Australian Open, Tiafoe non ha gradito giocare in sessione diurna: “Ho dovuto pranzare con riso e pollo avanzati”
Lo statunitense Frances Tiafoe, numero 17 del mondo, dopo essere sopravvissuto per un pelo alla maratona di primo turno con Rinderknech, si è detto “non troppo contento” di essere stato programmato in apertura di giornata alle 11 di mattina. Il due volte semifinalista dello US Open ha difatti lottato per l’intero incontro – durato ben oltre 4 ore – contro il proprio fisico, in particolare con il suo livello d’idratazione.
Il ventiseienne del Maryland ha vinto i primi due set, dopodiché è rapidamente crollato sotto l’infernale caldo della 1573 Arena. Giunti infine alla quarta frazione, l’americano ormai stremato ha finito per vomitare prima di ricevere le cure mediche del caso.
Quando perciò sembrava che sarebbe arrivata per lui una sconfitta e la conseguente eliminazione dal torneo, Tiafoe è riuscito a riprendersi in tempo ed imporsi sul francese per 7-6(3) 6-3 4-6 (4)6-7 6-3: al secondo turno, in programma mercoledì, se la vedrà con l’ungherese Fabian Maroszan.
“Probabilmente ero troppo idratato. Alle 11 può capitare. Poi abbiamo giocato per quattro ore… Ho dovuto pranzare alle 10 del mattino, ho mangiato riso e pollo conservato da domenica sera perché non sapevo se il ristorante sarebbe stato aperto. Ho vomitato solamente liquidi, quindi non era un problema relativo a ciò che avevo ingerito“.
L’ex TopTen d’Oltreoceano ha definitivamente chiarito la sua preferenza oraria in conferenza stampa, anche in relazione al prossimo incontro dichiarando tuttavia di non aver fatto nessuna richiesta speciale agli organizzatori del torneo per poter giocare più tardi nel corso della giornata. Non ha infatti fatto mente locale, sul fatto che le emittenti televisive statunitensi avrebbero potuto chiedere al torneo di programmarlo in sessione diurna per una contemporaneità oraria che potesse soddisfare i suoi connazionali. Infatti le 11 del mattino di Melbourne corrispondono alle 19 della sera precedente (in questo caso domenica) a New York. “Non ho chiesto nulla… ma penso che voi ragazzi lo sappiate. Sono più un nottambulo. Mi piacerebbe essere programmato nella terza partita, ma alla fine questo è un aspetto che non compete a noi giocatori. Devi giocare quando vieni programmato, ma il quando non è importante. Non ho pensato minimamente al fatto di poter giocare quando negli Stati Uniti è prima serata … Parlerò con ESPN – che detieni i diritti di trasmissione dell’Australian Open negli States – Questo è un ottimo spunto. Allora mi viene da dire ‘Fanc*lo ESPN‘ (sorridendo)”.