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Australian Open: clamoroso Siegemund, elimina Zheng! Sabalenka da rivedere, rischia Andreeva. Bentornata Osaka

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L. Siegemund b. [5] Q. Zheng 7-6(3) 6-3

A prendersi la copertina della notte italiana è Laura Siegemund. La tedesca, 0-7 prima di stasera negli Slam contro avversarie top 10, firma l’upset del torneo e la vittoria della carriera eliminando la finalista uscente e n.5 al mondo Qinwen Zheng. Una partita solida della tedesca, molto regolare da fondo e brava ad approfittare della luna storta della cinese, che conferma le sensazioni non ottimali già mostrate nel primo set del primo turno contro Anca Todoni. Se il braccio della romena aveva tremato, non è stato lo stesso per l’esperta tedesca, giocatrice più anziana ancora presente in tabellone, che attenderà al terzo turno una tra Pavlyuchenkova e Potapova.

E dire che non ci sono stati eccessivi non forzati dalla cinese, che paga però troppe poche prime in campo (meno del 60%) e una sorta di passività da fondo che l’ha vista tentare troppo poco di prendere in mano l’inerzia dello scambio, lasciando a Siegemund il comando delle operazioni. La tedesca, giocatrice di ottima manualità e intelligenza tattica, ha così sfruttato i corridoi lasciati dall’avversaria, anche chiamandola a rete e passandola, ma soprattutto tentando di muoverla da fondo, così da impedirle colpi comodi e accelerazioni. Una vittoria decisamente a sorpresa, che priva il torneo di un’importante protagonista. Per la prima volta dal 1990, tra l’altro, la finalista dell’anno precedente (lo scorso anno Blinkova eliminò Rybakina) saluta l’Australian Open al secondo turno in due anni consecutivi. Per la terza volta in carriera, a due anni dall’ultima volta, Siegemund giocherà il terzo turno a Melbourne.

Di seguito le emozionate parole a caldo nell’intervista in campo dopo la vittoria: “Ho giocato a un livello più alto del mio miglior tennis, non avevo niente da perdere e ho giocato libera. Lei è una delle migliori giocatrici ad oggi, ma so che posso giocare bene e volevo mostrarlo. Stavo dominando da fondo nel primo, specie nel tie-break, lei invece dominava al servizio, quindi dovevo vincere nello scambio. Sono stata con il mio piano di gioco, poi è diventata dura fisicamente, ho dovuto correre molto, mi ha aiutato la mia pre-season“.

[1] A. Sabalenka b. J. Bouzas Maneiro 6-3 7-5

Non delude invece Aryna Sabalenka, che centra la sedicesima vittoria consecutiva in quel di Melbourne contro un’avversaria non banale come Jessica Bouzas Maneiro. Se infatti il primo set è stato poco più che un allenamento agonistico, nel secondo la giovane spagnola ha sfoderato un ottimo tennis per prendere le misure e mettere in seria difficoltà la n.1 al mondo, trovandosi addirittura avanti 4-1 e andando a servire per il set sul 5-4. Lì però si è vista tutta la differenza tra una giovane in rampa di lancio e una campionessa come Sabalenka, brava ad alzare il ritmo e a costringere Bouzas Maneiro a giocare. Nello scambio chiaramente il bandolo della matassa è stato fermamente in controllo della bielorussa, che ha infilato quattro game consecutivi dal 3-5 per andare a chiudere con 25 vincenti e 27 non forzati. Numeri non eccellenti come al servizio (61% di punti vinti con la prima) che forniscono però un dato importante: le campionesse vincono anche quando non giocano bene. L’aura da favorita si fa sempre più ampia attorno a Sabalenka, che affronterà Clara Tauson.

N. Osaka b. [20] K. Muchova 1-6 6-1 6-3

Naomi Osaka sembra davvero essere pronta a tornare al suo livello, o quantomeno ad uno status molto vicino. Dopo un primo set in cui la fluidità e le giocate di Karolina Muchova l’hanno dominata, l’ex n.1 al mondo ha ritrovato l’ispirazione giocando un secondo e un terzo set con il pilota automatico, lasciando il proprio rovescio libero di cantare e di lasciare spesso ferma, se non quasi senza racchetta, la ceca. Il parziale decisivo è stato di buon livello, la partita di per sé, come si evince dal punteggio, ha vissuto di fiammate ma ha infine premiato una giocatrice che manca come l’aria al circuito femminile. Arriva così, dopo tre anni, un nuovo terzo turno Slam, che sarà anche il primo da mamma per Osaka, che affronterà un’altra giocatrice rediviva come Belinda Bencic, che ha battuto in scioltezza 6-1 7-6(3) l’olandese Lamens. Se la giapponese però giocherà come negli ultimi game, specie sul match point, si farà decisamente dura per la svizzera.

[14] M. Andreeva b. M. Uchijima 6-4 3-6 7-6(8)

Rischia grosso, ma riesce a venirne a capo con successo, anche Mirra Andreeva. La giovane russa, abbastanza imprecisa da fondo con ben 53 non forzati (i 39 vincenti sono una coperta troppo corta) la spunta solo dopo 2 ore e 21 contro Moyuka Uchijima. La giapponese dal canto suo sfodera la prestazione della vita, solida e continua da fondo, sempre attenta a muovere il gioco per non dare riferimenti alla russa, e molto propositiva in risposta. Nel terzo set si trova infatti due volte avanti di un break, arriva a servire per il match e addirittura si porta sull’8-6 nel tie-break. L’istinto da campionessa salva però Andreeva da queste scomode situazioni, e mettendo ordine nel proprio gioco alzando il ritmo dello scambio da fondo, variando di rovescio lungolinea, riesce infine a venirne fuori. Affronterà Magdalena Frech, che ha battuto Anna Blinkova con il curioso punteggio di 0-6 6-0 6-2.




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