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Australian Open, Machac rimonta Opelka e si guadagna Djokovic. Per Alcaraz c’è Borges

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Come annunciavano le previsioni, la pioggia è tornata su Melbourne nel pomeriggio australiano rallentando così il programma. Nella mattinata (notte italiana) però le cose sono filate lisce. Questi i risultati in campo maschile oltre alle vittorie di Djokovic e Alcaraz.

[26] T. Machac b. R. Opelka 3-6 7-6(1) (5)6-7 7-6(4) 6-4

Ad aprire il programma del Day 4 sulla 1573 Arena si è consumata una palpitante sfida di tre ore mezzo tra Thomas Machac e Reilly Opelka. Il gigante del Michigan è uscito sconfitto al quinto set nonostante abbia perso un solo turno di servizio, peraltro in dirittura d’arrivo nel penultimo game dell’incontro, sui 28 disputati e sebbene sia stato in grado di scagliare un’inaudita (non per gli abituati standard di un Big Server come il nativo St. Joseph) cifra di ace: 40 scaraventati nella metà campo ceca.

E’ pur vero, però, che escludendo il turno di battuta ceduto il finalista del torneo di Brisbane si è ritrovato ai vantaggi per ben 5 volte, offrendo anche due palle break di cui un set point – poi cancellato prima di perdere nettamente la frazione al tie-break – sul 6-5 del secondo. Inoltre, Reilly non ha solamente messo a referto una carrellata di punti diretti con il fondamentale d’inizio gioco, ma è anche caduto nella trappola dei doppi falli: ben 16, ossia il medesimo numero di ace centrati da Thomas. Come sempre Opelka ha cercato di abbreviare il più possibile gli scambi: sostanzialmente ha evitato costantemente che prendessero corpo giocando in maniera estrema sul piano dell’aggressività anche a costo di essere maggiormente falloso. Così si spiegano i 43 vincenti ottenuti e allo stesso modo lo spropositato bottino di gratuiti registrati, 73.

La partita, in pratica, si è aperta e si è chiusa con due break: quello del quarto gioco del primo set che è valso la frazione d’apertura allo statunitense, e successivamente lo strappo finale di Machac piazzato sul 5-4 del 5° set. In mezzo tre tie-break consecutivi, con il ventiquattrenne di Beroun abile a rimontare, in svantaggio 2 parziali ad uno, vincendo un delicatissimo game dopo aver avuto la freddezza di frantumare due palle break consecutive sul 4-4 che avrebbero dato l’opportunità al 27enne americano di servire per accedere al terzo turno del torneo.

Ai sedicesimi Thomas Machac avrà l’improbo compito, ma altresì il privilegio di affrontare un palcoscenico principale con tutti gli occhi punti addosso condividendo il campo con il 10 volte campione dell’Open d’Australia Novak Djokovic, che non ha avuto problemi a superare il portoghese Faria pur concedendo un set come già accaduto all’esordio contro Basavareddy.

N. Borges b. [27] J. Thompson 6-3 6-2 6-4

Un altro portoghese prosegue invece il proprio viaggio cavalcando le onde del primo Major 2025 così come fece un anno fa: parliamo di quel Nuno Borges che proprio all’Australian Open 2024 si scoprì Top 50 – oggi è Top 40 – andando per la prima volta in carriera oltre il 2°T in uno Slam per spingersi sino agli ottavi con vittorie, fra gli altri, su Davidovich e Dimitrov prima di essere frenato, non senza dare battaglia, dal futuro finalista Medvedev.

Quest’anno il ventisettenne di Maia, al debutto vittorioso su Muller dopo aver perso la prima frazione al tie-break, ha dato seguito con una prestazione estremamente convincente che gli ha consentito di eliminare nettamente uno degli idoli di casa: la testa di serie n.°27 Jordan Thompson. L’australiano si è arreso 6-3 6-2 6-4 in poco meno di 2 ore di partita con il portoghese capace di estrarre 31 vincenti e un +5 di plus/minus rispetto ai non forzati. Decisamente sottotono la performance del 30enne di Sydney, di 6 posizioni più alto in classifica, che ha commesso 29 gratuiti a fronte di appena 14 winners: sembra soffrire molto la pressione e la tensione che deriva dal giocare sul suolo natio. Non è infatti un caso che lo Slam casalingo sia l’unico in cui il baffuto Jordan non sia riuscito ad abbattere il muro del secondo turno (il suo miglior risultato Slam in singolare sono i recentissimi ottavi di New York dello scorso anno).

Nuno dal canto suo vorrebbe invece continuare a stupire come un anno fa, ma adesso diventa veramente dura: il prossimo avversario si chiama infatti Carlos Alcaraz.

[24] J. Lehecka b. H. Gaston 6-3 3-1 [RIT.]

E’ durata a malapena un’ora, la giornata di lavoro per Jiri Lehecka che continua a fare man bassa di ritiri altrui. Dopo aver trionfato a Brisbane – difendendo con successo la cambiale del titolo di Adelaide conquistato nel 2024 – raccogliendo gli abbandoni a match in corso di Dimitrov e Opelka tra semifinale e finale, il tennista ceco ha potuto usufruire del ritiro di Hugo Gaston quando era già abbondantemente avanti nel punteggio: sotto set e break, il mancino francese ha alzato bandiera bianca spalancando le porte del terzo turno a Jiri, sedicesimi dove troverà un altro transalpino ovvero Benjamin Bonzi che ha posto fine alla favola del lucky lucky Passaro.




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