Australian Open, Raducanu:”Non maledico la sfortuna, Iga lavora più di me”; Swiatek:”Aver vinto tanto non vuol dire che vincerò sempre”
Contro Amanda Anisimova, al secondo turno Emma Raducanu ha vinto una partita sempre in salita con grande determinazione 6-3 7-5. La britannica è stata sotto 1-3 nel primo set e ancora 0-3 nel secondo parziale ma è sempre riuscita a completare la scalata senza guardarsi indietro. Con questa vittoria, Raducanu accede al suo primo terzo turno dell’Australian Open dove l’aspetta una scatenata Iga Swiatek.
La polacca ha lasciato 2 game a Rebecca Sramkova nel secondo turno, in appena un’ora di gioco. Raducanu e Swiatek si sfideranno per la quarta volta, nei precedenti ha sempre vinto la numero 2 del mondo, sia sulla terra rossa che sul cemento.
Vediamo i loro pensieri in vista della sfida al terzo turno.
D: Sia tu che Swiatek avete vinto gli Slam da teenagers e avete anche avuto degli infortuni. Mi chiedo se tu abbia mai avuto un po’ di invidia nei suoi confronti vedendola volare numero 1 del mondo e vincere altri Slam?
Raducanu: “Lei è sempre stata molto costante. Nella nostra prossima sfida io non ho grandi aspettative. Credo che ci sia sempre una pressione che metti a te stessa per provare a fare del tuo meglio e questo non cambierà, succede per ogni match alla fine. Vorrei provare a divertirmi, giocando in una bella atmosfera. Nelle ultime due partite, il pubblico è stato fantastico. Mi sentivo a casa. Il mio obiettivo è andare là fuori e testare il miglior tennis che posso giocare. Se giochi a tennis, vivi proprio per queste partite. Sarà una grande scarica di adrenalina per me”.
D: Hai mai guardato il suo percorso con risentimento e maledicendo invece la tua sfortuna negli ultimi anni?
Raducanu: “No, non necessariamente. Abbiamo fatto due percorsi molto diversi. Lei gioca da sempre tantissimo, da quando era molto piccola. Non posso certo paragonare le mie non so, 6 ore a settimana (ride) di quando avevo 17/18 anni. Eravamo su due traiettorie diverse. Oggi invece sto lavorando duro per costruire quelle fondamenta che servono”.
D: Oggi in campo ridevi molto. Mi chiedo se quest’anno per te rappresenti un po’ una nuova partenza? L’anno scorso c’è stata un po’ di negatività con la storia del ritiro dal doppio misto con Andy Murray. Come senti che andrà quest’anno, specialmente con il prossimo match in arrivo?
Raducanu: “Quest’anno voglio solo avere persone positive intorno a me. Non voglio più niente che non mi serva davvero. Voglio mettermi al primo posto e dare priorità a me stessa. Per tutto il resto non ho più tempo. Oggi ho visto Andy e mi ha fatto i complimenti. È stato molto carino. È una persona a cui faccio molto riferimento. Quindi è stato davvero bello avere questo riscontro”.
Domande a Iga Swiatek
D: La prossima avversaria è Emma Raducanu. L’hai incontrata e battuta tre volte. Quanto sei focalizzata sulla prossima sfida e su come prepararti contro un’avversaria che conosci abbastanza bene?
Swiatek: “Sarà una sfida tosta. Emma può giocare davvero un grande tennis e lo sappiamo tutti. Mi preparerò come prima di un qualsiasi altro match. Sicuramente guarderemo le partite precedenti, quelle dove ci siamo già sfidate. Non so se il mio coach le ha mai viste da quando lavoriamo insieme. In ogni caso mi preparerò e sarò pronta”.
D: Tu ed Emma avete entrambe vinto degli Slam da teenager. Ma lei dopo ha passato degli anni difficili. Ti ha sorpreso? Pensi che sia solo per gli infortuni? Forse uno sottovaluta quanto difficile sia vincere uno Slam e restare costante anche dopo?
Swiatek: “S’ certo, sicuramente è molto difficile. A volte mi capita di perdere dei match e realizzo che le persone da me si aspettano solo che io vinca. Ma non è solo perché ho già vinto tante partite che vincerò sempre. C’è un lavoro costante dietro e bisogna occuparsi di tante cose per farcela. Poi ogni storia è diversa e ognuno ha delle sfide diverse ma non importa. Quello che conta è che sul campo vince chi gioca meglio quindi cerco di concentrarmi solo sul tennis. Prima del match non penserò alle storie diverse che abbiamo noi due. Penserò a come gioca e basta”.