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Australian Open, Laver: “De Minaur può vincere il titolo, l’unico grande ostacolo è Sinner”

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Quello che da molti, in particolar modo in patria, viene ritenuto il più grande tennista australiano di tutti i tempi, nonché colui a cui è dedicato il campo centrale di Melbourne Park, si è lasciato andare in previsioni piuttosto pittoresche ai microfoni del quotidiano locale Herald Sun. Stiamo naturalmente parlando di Rod Laver, la leggenda australiana è convinta che in quest’edizione dell’Australian Open ci siano tutte le possibilità affinché il tennis dei canguri ritorni a ruggire a livello maschile nello Slam di casa. Sono infatti trascorsi 49 anni dall’ultimo trionfo di un uomo aussie nel tabellone di singolare: correva il 1976, la stagione migliore di Adriano Panatta con i successi a Roma e Parigi, quando Mark Edmondson superò in una finale tutta australiana, peraltro in rimonta, John Newcombe.

Dunque un ultimo trionfo che si perde nel tempo, sostanzialmente un’altra era per il tennis: basti solo pensare che all’epoca l’Open d’Australia si disputava su una superfice e in un impianto differenti da quelli odierni, sull’erba di Kooyong. Per l’unico uomo capace di compiere per ben due volte il Grande Slam, e che per 3 volte si laureò campione Slam in casa, il volto che riporterà i padroni australiani ai gloriosi fasti corrisponde al demone Alex De Minaur: capace nel 2024 di issarsi in Top 10 e qualificarsi per le ATP Finals di Torino.

Rod ha così motivato il suo pronostico: “Alex continua ad essere all’altezza del suo potenziale e sfruttare al meglio il suo notevole talento. Ha lavorato molto duramente per arrivare ad esprimere questo livello. Possiede un’implacabile rapidità negli spostamenti ed è piuttosto impavido quando il momento scotta“. Diversi grandi esponenti dell’ultimo trentennio di tennis australiano non sono riusciti nell’impresa di riaffermare l’Australia nel suo giardino prediletto, neppure ad esempio un selvaggio ed indomito lottatore come Lleyton Hewitt. Uno che in carriera è stato n. 1 al mondo e 2 volte vincitore Major, a Melbourne perse la finale del 2025 contro Safin. Ma Laver non ha dubbi su De Minaur: “Penso che con il pubblico australiano alle sue spalle e la crescita che ha avuto negli ultimi 12 mesi, ha sicuramente le carte in regola per arrivare fino in fondo“.

Qualora le sue attese storiche dovessero trovare effettivo riscontro sul campo, comunque, l’ottantaseienne di Rockhampton non potrebbe viverle in prima persona nel suo posto privilegiato in tribuna d’onore nel campo che porta il suo nome. Questo perché Laver ha deciso per la prima volta dopo più di 10 anni di presenza fissa, di non viaggiare dalla sua abitazione negli States in direzione Melbourne: “Sono molto dispiaciuto di non essere presente quest’anno. È sempre stato un momento clou del mio anno venire a Melbourne, ma pur non essendo lì di persona sto guardando tutto quello che accade dalla TV e mi sto godendo il torneo molto più di quanto facessi dal vivo”. La decisione di non recarsi a Melbourne per l’Australian Open per la prima volta in così tanti anni aveva in un primo momento fatto sorgere alcuni timori circa potenziali problemi di salute, ma fonti a lui vicine hanno confermato che gode di ottima salute. Se Laver è assente a Melbourne Park, è invece regolarmente presente l’altra grande leggenda australiana Margaret Court.

Ricordiamo che Rod, che qualche settimana fa ha pianto il suo grande amico Neale Fraser, nella sua straordinaria carriera ha vinto 11 titoli Slam in singolare. Perciò – per quanto si trattasse di fatto di un altro sport considerati gli ingenti cambiamenti di attrezzature, preparazione fisica e livello medio competitivo avvenuti nel tempo – sa come si fa. Non è proprio inesperto in materia e avendo visto abbastanza partite del numero 8 al mondo De Minaur si dice convinto che la stella nata a Sydney abbia una reale possibilità di vincere il titolo. “Il punto di forza più grande di Alex è il suo atteggiamento, abbinato alla velocità e alla resilienza di cui dispone. Inoltre nell’ultimo anno è diventato molto più forte al servizio, l’ha trasformato in un’arma importante.

Non si arrenderà mai, questo è certo. Ha poi un team molto forte intorno a lui ed è anche estremamente popolare. Perciò, in ogni caso, sarà sempre il beniamino del pubblico e attingere a quell’energia è un’opportunità che gli altri non hanno“. Per Laverl’unico grande ostacolo” sulla strada di De Minaur verso il titolo è il campione in carica Jannik Sinner, “che deve trovare un modo per superare dopo aver perso tutti i nove incontri precedenti contro il numero 1 al mondo. Ma questo è un torneo del Grande Slam e lungo il percorso possono succedere un sacco di cose“. Jannik potrebbe incontrare De Minaur ai quarti di finale.

Chiaramente, anche due come Carlos Alcaraz e Novak Djokovic possono vestire i panni dei guastafeste e scombinare i piani di Rod. Tuttavia sul serbo qualche dubbio serpeggia dentro Laver: “Novak è una minaccia enorme. Non puoi darlo mai per spacciato, però gli è capitato ha un sorteggio difficile e gli altri orami lo hanno recuperato in termini di livello assoluto“. De Minaur intanto ha sconfitto il qualificato statunitense, n. 136 ATP, Tristan Boyer 6-2 6-4 6-3 e al terzo turno affronterà Francisco Cerundolo per continuare a far vivere il sogno di Rod.




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