Australian Open: Sabalenka non brilla, ma elimina Pavlyuchenkova. Sfiderà Badosa in semifinale
[1] A. Sabalenka b. [27] A. Pavlyuchenkova 6-2 2-6 6-3
Non perdeva un set a Melbourne dalla finale del 2023, Aryna Sabalenka, costretta agli straordinari da un’ottima versione di Pavlyuchenkova, rinsavita nel secondo parziale, dopo un primo del tutto sottotono. L’intensità imposta dalla russa ha persino messo alle corde la numero uno del mondo, che si è trovata un break in svantaggio anche nel set finale. Un match certamente più complicato del solito, terminato però nelle mani della bielorussa, che prenota un posto in semifinale per il terzo anno consecutivo. Ad attenderla, un’arrembante Paula Badosa.
Primo set: Sabalenka comanda. Russa troppo fallosa
Si scambia poco, anzi pochissimo, nei primi scorci del secondo quarto di finale femminile dell’Australian Open, tra Aryna Sabalenka e Anastasia Pavlyuchenkova. La russa resiste soltanto un paio di giochi, prima di essere sovrastata dal dominio della numero uno al mondo, incontenibile, come sempre, col suo chirurgico rovescio. La numero 27 del seeding fatica negli spostamenti, ma riesce a far male alla feroce avversaria quando trova la palla vicino al corpo. La bielorussa preme sull’acceleratore, ma d’altra parte, Pavlyuchenkova concede tanto, commettendo una quantità ingente di doppi falli, che consegnano senza troppa fatica il primo set ad Aryna, terminato 6-2.
Secondo set: Pavlyuchnekova si trasforma e travolge Aryna
I colpi si fanno più vividi e intensi, e proprio quando la russa sembra sul punto di accaparrarsi uno scambio sanguinoso, Sabalenka ci mette sempre lo zampino, inventandosi un colpo ancora più potente. Certamente più continua e meno fallosa la numero 27 del seeding, che resta sul pezzo, attendendo il passo falso della numero uno, che dopo quaranta minuti di assoluta perfezione, cede il primo servizio del match. La versione rigenerata della russa rende molto più godibile il match, opaco e privo di lotta nel primo parziale.
Pare sia avvenuta un inversione dei ruoli, con Pavlyuchenkova che spinge all’impazzata da fondo campo, e la numero uno al mondo costretta a remare, in palese difficoltà. Non basta un solo break alla russa, che ne ottiene un altro a seguito di un colpo insolito giocato da Sabalenka, con la racchetta dietro la schiena in puro stile “Kyrgios”. Aryna, parecchio innervosita dalla situazione di punteggio, riesce a dimezzare lo svantaggio grazie ad uno slice elegantissimo, ma è soltanto un’illusione di rimonta. La russa è devastante, e rimanda tutto al set decisivo, mettendo in cassaforte il secondo parziale per 6-2.
Terzo set: Sabalenka rischia grosso, ma raggiunge la semfinale
Pavlyuchenkova è un fiume in piena, e ottiene il break nel primo gioco del finale, Sabalenka, nel frattempo, inizia a vedere i primi mostri. La russa sembra prendere definitivamente il comando delle operazioni, ma la tensione prevale decisamente da ambedue le parti, e il terzo set si trasforma in un festival del break. Pavlyuchenkova somiglia più a quella vista nel primo set, e Sabalenka, con coraggio ed esperienza, riesce portare a casa una partita diventata complicatissima, conquistando il set finale per 6-3.