Australian Open: un Sonego favoloso non basta. Trionfa Shelton in quattro set [VIDEO]
[21] B. Shelton b. L. Sonego 6-4 7-5 4-6 7-6(4)
Sfiora le quattro ore di gioco, la fantastica battaglia dei quarti di finale dell’Australian Open, che ha visto protagonisti Lorenzo Sonego e Ben Shelton, uscito vincitore da questo epico scontro. Lo statunitense è stato quasi impeccabile nei primi due parziali, nei quali Lorenzo, invece, ha faticato nel trovare continuità. La tenacia del torinese, però, è inconfondibile, e Lorenzo è venuto fuori pian piano, tirando fuori gli artigli nei momenti clou del match.
Sono i dettagli a fare la differenza, e il tiebreak del quarto set, da questo punto di vista, ha premiato il talentuoso tennista statunitense, che ha raggiunto a soli 22 anni già la seconda semifinale Slam della carriera dopo quella dello US Open del 2023. Ben è il secondo giocatore mancino ad aver centrato la semifinale in entrambi i Major sul cemento dal 1988 ad oggi: in mezzo, ovviamente, solo Nadal. Shelton ha affermato che è stato uno dei match preferiti della sua carriera e ora attende la grande sfida tra Sinner e De Minaur per conoscere il prossimo avversario a Melbourne, dove, purtroppo, è svanito il sogno “derby azzurro”.
Primo Set: un game incerto di Sonego indirizza Shelton alla conquista del primo parziale
Solita furia Ben Shelton con servizio e dritto, talvolta, così esplosivo da sparacchiarne fuori alcuni ampiamente alla sua portata. Più quadrato e reattivo e Sonego, che sceglie uno schema ben preciso, non intendendo far braccio di ferro con il giovanissimo statunitense, e fiondandosi spesso a rete per spezzare il ritmo. Il buon primo set dell’azzurro viene rovinato da un nono game poco lucido al servizio, dove Lorenzo perde il solito ottimo feeling col dritto, uscito in lunghezza di diversi metri sul break point in favore di Shelton, che impiega una manciata di secondi a chiudere il primo set nel turno di battuta successivo.
Secondo Set: Sonego non approfitta degli scivoloni dello statunitense, che porta a casa anche il secondo set
È già chiamato a compiere miracoli Sonny per fermare il tornado Shelton, parecchio ispirato e tutt’altro che teso. Il primo game inizia in salita e si fa più complicato del previsto, ma l’azzurro riesce ad accaparrarsi uno dei punti più belli del torneo, salvando un break point con una meravigliosa volée in tuffo che riporta la pallina nella metà campo di Sonego. Durano un battibaleno i turni di servizio dell’americano, sempre, abbondantemente sopra i 200 km/h, con picchi che sfiorano i 230. L’azzurro, invece, lotta e si affida alla ricerca ossessiva del serve & volley, che incomincia a mostrar le prime grosse lacune, dando una grossa mano a Shelton, che, già estroso per indole, lascia andare dei colpi fulminei che immobilizzano il piemontese.
Un perfetto mix di fortuna e talento regala a Ben Shelton un break apparentemente decisivo, ma Lorenzo ha piani differente e rimette in piedi le speranze di un secondo parziale ricco di alti e bassi. La tendenza si conferma a causa di un agevolissimo smash sbagliato dall’azzurro, che invece di prenotare il tiebreak, si condanna ancora una volta agli inferi, non approfittando di uno Shelton tutt’altro che eccelso. Lo statunitense conquista il set per 7-5, ad un passo dalla prima semifinale a Melbourne.
Terzo Set: l’azzurro approfitta di un Shelton meno sicuro, rimandando tutto al quarto parziale
Scorre veloce il terzo parziale dell’incontro, con molta più attenzione nei turni di servizio e meno colpi di scena. Sonego si riporta sulla retta via, riducendo gli errori maldestri commessi nel corso del match nei pressi della rete, e badando al sodo, attende un possibile passaggio a vuoto di Shelton. Lorenzo è paziente, e nel corso di un game quasi interlocutorio dello statunitense, quest’ultimo inizia a sentire un pizzico di tensione, commettendo degli sbagli insoliti che innescano un’allettante situazione di punteggio per il protagonista dell’Italdavis. L’esperienza di Lorenzo culmina nel decimo gioco, dove l’azzurro avverte l’importanza dello scambio e la paura del giovane Shelton, che non a caso, perde il servizio e il terzo set.
Quarto Set: Lorenzo sembra averne di più, ma Shelton chiude la pratica al tiebreak
Il numero 21 del seeding avverte un cambio di rotta del match, e prova a imbastire un’innovazione tattica, avvicinandosi anch’egli a rete, e trasformando la dinamica degli scambi. Lorenzo è in continuo crescendo – dopo l’iniezione di fiducia del terzo parziale – e decide di avvicinarsi in fase di risposta per cogliere di sorpresa Shelton, che si ritrova per un paio di volte la pallina tra i piedi. Passate le tre ore di gioco, la battaglia entra nel vivo, ed ogni punto ha un peso specifico abnorme. Sonego pare muoversi meglio dello statunitense, non più incisivo come i primi due parziali, ma il torinese incappa nuovamente in un terribile smash, terminato fuori di un abisso, rischiando di compromettere l’incontro. Un Lorenzo resiliente e da applausi, si consegna a Shelton al tiebreak, vinto per sette punti a quattro dallo statunitense, che approda per la prima volta in carriera in semifinale a Melbourne.