Australian Open, l’orgoglio di Sonego: “Nessun rimpianto. Posso migliorare, la strada è quella giusta”
È l’Happy Slam non per caso. Magari non con un sorriso a trentadue denti, ma Lorenzo Sonego saluta l’Australian Open senza amarezza, con una rinfrancata consapevolezza che nel corso di questa stagione potrebbe togliersi grandi soddisfazioni. La sua corsa al primo Major dell’anno è stata stoppata in quattro set da Ben Shelton che vola in semifinale con il punteggio di 6-4 7-5 4-6 7-6(4). Una rimonta senza lieto fine, con il piemontese che in conferenza stampa si presenta disteso e senza che possa rimproverarsi nulla. Una serenità che lo accompagna anche nell’analisi del match con l’americano e nel fissare gli obiettivi per il proseguo della stagione.
D. Complimenti per il torneo fatto. Adesso la classifica è nettamente migliorata, intorno ai 35. Come vedi i tuoi prossimi impegni ?
Sonego: “Adesso parleremo dei prossimi impegni…Dovrebbero essere Rotterdam e Marsiglia, c’è la stagione indoor dove mi trovo sempre bene a giocare e arrivo carico e preparato”
D. Cosa ti ha dato questo torneo? Di cosa sei felice e quali indicazioni, invece, nel dettaglio ti ha dato per poter migliorare?
Sonego: “Sono contento dell’atteggiamento, dell’attitudine in campo e di come l’ho vissuto. Ho provato a mettere tutte le mie forze in ogni partita e non ho nessun rimpianto, e questo è molto importante. Ho fatto tanti miglioramenti, nella risposta, nel rovescio, ho preso più consapevolezza del mio tennis. Il mio gioco non è perfetto, ma siamo sulla strada giusto perché si può ancora migliorare dal punto di vista tattico per farmi trovare sempre più competitivo.”
D. (dal nostro inviato Vanni Gibertini) : Si può dire che oggi la partita è stata più sulla tua racchetta che sulla sua? È stata decisa maggiormente per quello che hai fatto tu e non per il gioco espresso da lui
Sonego: “Diciamo che tolto il servizio, il gioco l’avevo io. In tutta onestà, oggi Ben ha fatto meno errori del solito e ha sbagliato pochissimo rispetto alle altre volte che l’ho visto giocare. È stato molto solido, non mi dava mai ritmo perché giocava a volte in back, a volta una palla un po’ più alta, altre volte una pala veloce quindi era difficile entrare in ritmo. Quando poi nel terzo set ho iniziato a colpire un po’ in più, ad essere più propositivo sicuramente la partita è cambiata.”
D. Nonostante tu non abbia rimpianti, c’è stato un momento in cui potessi tornare indietro puoi rimproverarti qualcosa?
Sonego: “Non tantissimo. Ci sono dei dettagli a livello tattico sicuramente, all’inizio attaccavo troppo in maniera schematica sul suo dritto invece lui era preparato a quello, lo sapeva. Riusciva a capire cosa volevo fare e giocava di anticipo.”
D. Hai parlato del suo gioco prima. Come hai trovato la sua risposta rispetto al passato?
Sonego: “È migliorato tanto. Rispondo tanto e meglio. Ovviamente quando uno ha un servizio così, va molto più tranquillo poi alla risposta. Devo dire che si è messo a rispondere lontano dalla linea di fondo per far partire lo scambio con una palla alta e carica che magari ti toglieva quella frazione di secondo per cercare di far male con il colpo successivo. È migliorato tanto.”
D. Se Jannik dovesse superare il turno, incontrerà Shelton. Che consiglio gli daresti ?
Sonego: “Jannik saprà cosa fare dato che ci ha giocato e vinto tante volte. Sicuramente riuscire a neutralizzare il servizio ti fa partire con un vantaggio e Sinner è uno dei migliori del mondo in risposta.”