Australian Open, Rosewall: “Sinner è un ottimo ragazzo, vincerà tanto. In Davis i miei ricordi più belli”
Il direttore Ubaldo Scanagatta ha intercettato, nei corridori di Melborune Park, la leggenda del tennis australiano Ken Rosewall. Il palmarés di Rosewall conta 8 titoli Slam in singolare (più altri nove fra doppio e doppio misto), ma malgrado 4 finali gli è sempre mancato il successo a Wimbledon. Si è arreso a un passo dal trionfo nel ’54, ’56, ’70 e ’74. Sono stati 1.655 gli incontri vinti, fra tennis dilettantistico ed Era Open.
Mancino naturale, giocava a tennis con la destra, avendo iniziato così su spinta del padre. Rosewall, uno dei giocatori più longevi della storia, ha vinto il suo ultimo titolo ATP nel ’77, a 43 anni, smettendo con il professionismo nel 1980.
Ken Rosewall, uno che il torneo dell’Australian Open lo ha vinto, anche in in età avanzata, ci dice la sua sua Jannik Sinner. “E’ un ottimo ragazzo, un grande giocatore, ed è così giovane. Sta avendo tanto successo, il suo record parla per lui. Vincerà ancora tanti tornei“.
Scanagatta: Hai visto la sua partita contro De Mianur, che ha sconfitto per la decima partita consecutiva? Cosa ti aspetti dal suo incontro con Shelton in semifinale, e da una sua eventuale finale contro Zverev. Quale è il pronostico?
Rosewall: “Stai guardando troppo avanti. Sinner è molto dotato, molto aggressivo. Dovrà giocare un gran match con Shelton perché anche lui è un buon giocatore. Saranno due – eventuali – grandi partite”.
Scanagatta: Quali sono i ricordi migliori della tua carriera?
Rosewall: “Ho tanti buoni ricordi, ad esempio con la Davis Cup ci sono stati momenti memorabili, rappresentare l’Australia con gli altri compagni era qualcosa di ambizioso. Ma quelli legati all’Australian Open sono speciali, così come la finale WCT contro Laver è qualcosa di cui vado orgoglioso”.
Scanagatta: Ricordi su Nicola Pietrangeli che è di un anno più vecchio di te?
Rosewall: “Era bello da vedere giocare. Ho giocato contro di lui soprattutto in doppio, più che in singolare. Forse per il giocatore che era avrebbe potuto vincere di più, ma è stato un grande competitore”.