Australian Open: clamoroso ritiro di Djokovic dopo un set, terza finale Slam per Zverev. “Abbiate rispetto per Novak” [VIDEO]
[2] A. Zverev b. [7] N. Djokovic 7-6(5) rit.
Nella maniera più inattesa e inaspettata, Alexander Zverev raggiunge a quasi 28 anni la sua terza finale Slam dopo US Open 2020 e Roland Garros 2024. Decisivo il ritiro di Novak Djokovic dopo un’ora e ventidue minuti al termine del primo set, vinto dal tedesco al tiebreak 7-5. Rimarrà nella storia la volée a rete del serbo seguito immediatamente dalla bandiera bianca, un abbandono che è stato sommerso dai fischi della Rod Laver Arena, placati dallo stesso Zverev che ha chiesto maggior rispetto. Ora il tedesco attende di conoscere il proprio avversario nell’ultimo atto dell’Australian Open tra Jannik Sinner e Ben Shelton.
Primo set: maledizione break, ma vince Sascha
Un inizio che fa capire subito il peso specifico della quantità e qualità dei colpi che andremo a vedere: Djokovic infatti mantiene il servizio in un game ricco di scambi estenuanti e ad alto ritmo. Anche il tedesco comincia col piede giusto, assicurandosi a suon di seconde il gioco dell’1-1. Problemi in battuta per Nole che con una statistica vicina al 20% di prime, resta avanti ma non prima di aver sventato quattro palle break. Gravi errori comunque di Zverev che più di una volta si era trovata in un’ottima situazione per chiudere il punto, salvo poi sbagliare sul più bello. Rischia di trasformarti in una beffa per il tennista di Amburgo, che a sua volta ha dovuto sostenere tre breakpoint consecutivi a causa di un inizio shock e uno 0-40 che poteva costar caro.
Anche questa volta però il poco cinismo dall’altra parte della rete grazia il tennista in battuta. Man mano che andiamo avanti con il set, Djokovic e Zverev riescono a trovare più costanza a servizio e a dimostrarlo sono i soli dieci “15” concessi nei successivi quattro turni di battuta. La svolta rischia di arrivare al nono gioco quando Djokovic deve fare gli straordinari per salvare la sua quinta palla break dell’incontro. Continua dunque la maledizione del break, ancora a secco dopo un’ora nonostante otto occasioni nitide. La gara volge nel più classico dei tiebreak, dove però non viene concesso alcun minibreak se non quello finale, un grave errore di Djokovic a rete che consegna il set a Zverev.
Zverev chiede rispetto per Djokovic
Nell’intervista post partita con Jim Courier, Zverev ha cercado di placare un pubblico particolarmente caldo, che ha fischiato Djokovic all’uscita dal campo del serbo. Di seguito le sue parole: “La prima cosa che voglio dire è questa (riferendosi al pubblico): ragazzi, per favore, non ricoprite di ‘buuuu’ un giocatore quando si ritira. So che avete pagato i biglietti e avreste voluto vedere una battaglia al quinto set, ma Novak Djokovic ha dedicato tutta la sua vita a questo sport negli ultimi 20 anni. Ha vinto questo torneo con uno strappo addominale e uno strappo al tendine del ginocchio: se non può continuare a giocare a tennis vuol dire che davvero non può continuare a giocare. Quindi, per favore, siate rispettosi e mostrate un po’ di amore nei confronti di Novak“.
Sul set giocato e sul suo rapporto con Djokovic: “Penso sia stato un primo set di molto livello. Poi sì, forse nel tie-break non si muoveva bene come durante il set, però abbiamo avuto scambi molto duri… Certo, sono felice, sono in finale all’Australian Open. Però devo essere sincero, non c’è una persona che io rispetti di più nel tour di Novak. È uno dei miei più cari amici, uno di quelli a cui posso sempre sempre chiedere un consiglio nei momenti di difficoltà. L’anno scorso a Shanghai sono rimasto a parlare con lui per ore e ore quando ero in difficoltà a livello mentale dopo la sconfitta ai quarti dello US Open. È una persona che ha sempre aiutato tanto, ho un enorme rispetto nei suoi confronti. Mi ricordo quando l’ho affrontato qui nel 2021, quando aveva lo strappo addominale… e mi ha fatto 28 ace. Oggi ho giocato credo uno dei migliori set del mio torneo e l’ho vinto 7-5 al tie-break con lui infortunato… forse non sono così bravo, forse Novak è troppo forte per questo sport“.