Australian Open: Bolelli e Vavassori beffati da Heliovaara e Patten. Le finali Slam restano un tabù
[6] H. Heliovaara/ H. Patten b. [3] S. Bolelli/ A. Vavassori (16)6-7 7-6(5) 6-3
Una sguarnita Road Laver Arena si spegne insieme all’entusiasmo di Simone Bolelli e Andrea Vavassori, sconfitti dai resilienti Heliovaara e Patten, al termine di una battaglia infinita, durata oltre tre ore. Gli azzurri, giunti alla loro terza occasione mancata per il titolo Slam, sono stati piegati dalla coppia finnico-britannica con lo score di 7-6 6-7 6-3, grazie al quale hanno conquistato il secondo Grand Slam della carriera, dopo il trionfo ottenuto a Wimbledon. Il folle primo parziale conquistato dal sinergico duo italiano, ha poi lasciato spazio alla rimonta degli avversari, impeccabili nel terzo ed ultimo set, eccetto che per l’ultimo gioco, dove Simone Bolelli ha dato una grossa mano ad Heliovaara e Patten, sbagliando un dritto ampiamente alla sua portata, il quale, avrebbe forse cambiato le sorti dell’incontro.
Primo Set: gli azzurri conquistano al tiebreak un set paranormale, durato un’ora e trenta minuti
Strepitoso inizio per Bolelli e Vavassori, capaci di mettere talmente tanta pressione agli avversari da far chiudere il primo gioco della finale con un doppio fallo da parte di Patten che vale il break in favore degli azzurri. Heliovaara e Patten si portano ad avere tre palle break; bravissimi però i nostri connazionali a consolidare il vantaggio dopo l’1-0 iniziale. Sempre con l’acqua alla gola, complice un altro breakpoint, Bolelli e Vavassori mantengono il break di vantaggio evitando guai peggiori. Al quinto gioco invece è la coppia britannica-finlandese a lasciare l’urlo strozzato in gola ai due italiani. Infatti Bolelli e Vavassori conquistano la seconda palla break dell’incontro, ma a differenza della prima non riescono a convertirla. (A cura di Christian Attanasio)
Tortuoso ottavo gioco, dove la coppia finnico-britannica si rende parecchio rognosa nei confronti dei “Vavalelli”, aggrappati alle ottime prime alla T di Vavassori e dal sua performance degna di nota in questo primo parziale. Scampato il pericolo della palla break, tocca a Bolelli chiudere il primo parziale al servizio, ma Vavassori commette due invasioni millimetriche, parecchio insolite, che cambiano sorprendentemente l’inerzia del set, quasi nelle mani del duo azzurro. I numeri 6 del seeding avvertono il momento psicologicamente complicato degli avversari, e prenotano il tiebreak senza fronzoli. La coppia italiana si ritrova incredibilmente sullo 0-40, ma tira fuori il coraggio necessario, e aiutati da Heliovaara e Patten, raggiungono gli avversari sul sei pari. Il tiebreak è ancor più folle e movimentato dei primi 12 giochi, e le due coppie mostrano una freddezza sovraumana salvando molteplici set point a sfavore, ma dopo 34 punti interminabili, Vavassori e Bolelli mettono in cascina il primo parziale, terminato dopo un’ora e trenta.
Secondo Set: gli azzurri sembrano spediti verso la vittoria, ma Heliovaara e Patten conquistano con rabbia il secondo parziale
L’avvio del secondo parziale somiglia molto al primo set, nel quale gli azzurri si sono presentati con maggiore verve rispetto a Patten ed Heliovaara. Simone e Andrea tentano di replicare fronteggiando subito un break point in loro favore, giocato, però, in modo magistrale dall’inglese, quest’oggi certamente il più appariscente del duo. Un set molto più tattico, il secondo, nel quale la presenza a rete di Vavassori continua ad essere eccellente, con un riguardo a non replicare la “dannata invasione” commessa in precedenza.
Bole e Vava mostrano, quando possibile, la loro superiorità in risposta e cinismo nei pressi della rete, ma è ancora Patten a tenere a galla la coppia britannico-finlandese, grazie all’insidiosa curva mancina e alle scelte magistrali che lo mettono certamente sul piedistallo, a fronte di un Heliovaara tutt’altro che spumeggiante. Le ottime percentuali al servizio da ambedue le parti rendono complicate le fasi di risposta, e sarà il secondo tiebreak di giornata a decidere le sorti della tiratissima finale Slam. I numeri sei del tabellone evitano scivoloni, trasformandosi in un vero e proprio muro, e portando a casa il tiebreak per sette punti a cinque.
Terzo Set: Heliovaara e Patten strappano subito il servizio e completano la rimonta, mettendo le mani sul trofeo
Gli spigolosi Heliovaara e Patten risalgono la china con grande veemenza, e gli azzuri sembrano perdere brillantezza e lucidità. All’ottimo inglese, si aggiunge un Heliovaara poco centrato nella prima fase, adesso rinsavito dall’inerzia dell’incontro, che li vede passare al comando nel set finale, dove è Bolelli il primo a cedere il servizio, a causa di un game eccellente in risposta del duo finnico-inglese. I Vavalelli faticano a ritrovare la retta via, e gli avversari volano sulla scia dell’entusiasmo, consci del crollo emotivo azzurro. La prima, flebile, speranza si presenta proprio negli scorci finali dell’incontro, quando Patten si prepara per chiudere il match al servizio. Bolelli e Vavassori approfittano di un momento di tensione degli avversari per portarsi sul 15-40, dinanzi a due occasioni per rimettere in piedi la finale di Melbourne. Dopo l’ace imprendibile dell’inglese, sul 30-40, Bolelli si divora un dritto su una palla lenta a metà campo, e dopo pochi istanti arriva il sigillo di Heliovaara e Patten. L’inglese e il finlandese conquistano il loro secondo torneo dello Slam, spuntandola sulla coppia italiana con un 6-3 finale.