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Australian Open: Sinner ingiocabile, completato il back-to-back. Zverev si arrende a testa alta [VIDEO]

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[1] J. Sinner b. [2] A. Zverev 6-3 7-6(4) 6-3

Vince il suo terzo Slam in altrettante finali giocate Jannik Sinner, che supera 6-3 7-6(4) 6-3 Alexander Zverev all’Australian Open 2025, costretto a rimandare ancora una volta l’appuntamento con il primo Major della carriera. Un ultimo atto giocato a livello molto alto da parte di entrambi, con il teutonico che, però, ha pagato un paio di passaggi a vuoto, coincisi comunque con momenti di spinta del suo avversario. L’altoatesino completa così il back-to-back dopo aver vinto 12 mesi fa a Melbourne Park contro Daniil Medvedev, aggiornando una lunga lista di record, che lo vede diventare il primo giocatore dal 1973, prima pubblicazione del ranking, a riportare 10 vittorie di fila senza perdere set contro top 10 e il quinto giocatore (con McEnroe, Lendl, Federer e Djokovic) a vincere tre Slam di fila sul cemento.

Primo Set: passaggio a vuoto di Zverev, Sinner ne approfitta

A dare lo start alla finale dell’Australian Open 2025 è Jannik Sinner, che pronti via mette subito a segno quattro servizi vincenti, senza dare quasi mai la possibilità ad Alexander Zverev di avviare lo scambio. Il tedesco, però, risponde con la stessa moneta. Anche perché dall’altra parte del campo il n° 1 del mondo fatica a trovare le sue solite risposte incisive. E, soprattutto, commette diversi errori quando prova a cambiare direzione per uscire in qualche modo dalla diagonale. Mai dubitare però del campione, che nel successivo game comincia a mettere pressione al suo avversario, attaccandolo sulla seconda, e si conquista le prime due palle break dell’incontro. A quel punto la testa di serie n°2 del tabellone si affida al fondamentale migliore che ha a disposizione, ed esce da una situazione complicata.

L’incontro, comunque, si sviluppa già dai primi scampoli ad un ritmo alto e a buonissimo livello da parte di entrambi. Sul 2-2, avanti 40-15, l’altoatesino affronta il primo momento difficile, sbagliando due dritti in lunghezza e una volée a rete non così impossibile, facendo rientrare nel game Alexander Zverev. Per fortuna, però, il 27enne di Amburgo ha fretta di uscire dallo scambio cercando il vincente e questo lo spinge a commettere diversi errori. I turni di battuta vanno via lisci con il teutonico che sul 4-3 e cambio di campo si mette a discutere con il padre: tema principale, probabilmente, il numero di racchette da incordare. Un dialogo che, forse, lo distrae, al punto da ritrovarsi sotto 15-40 sia per demeriti suoi che per meriti di Jannik Sinner, autore di un passante lungolinea in allungo delizioso.

E ancora una volta il n° 2 del seeding esce dalle sabbie mobili aggrappandosi al suo potente servizio, annullando le due palle break al suo avversario. Non demorde – e non ne abbiamo mai dubitato in realtà – il 23enne italiano, che se ne procura una terza con un altro passante lungolinea, il secondo del game, questa volta però sulla sinistra. La quarta vien da sé, come si suol dire, ed è quella decisiva per il primo break del match. A quel punto, trovandosi a servire per il set, Jannik Sinner lo fa senza grossi patemi e si porta così in vantaggio, dando anche dimostrazione delle sue qualità da doppista.

Secondo Set: Zverev in crescita, ma Sinner vince l’ennesimo tie-break

Prima di rientrare per il secondo parziale, Alexander Zverev si fa un giro fuori dal campo, ma non sembra ritrovare del tutto la concentrazione. La dimostrazione arriva nel primo game al servizio, quando commette un paio di errori evitabili, tra cui uno smash piuttosto semplice sparacchiato fuori di metri. La stessa trama si ripete anche in risposta, dove sbaglia tre volte di seguito con il rovescio, nel tentativo di uscire presto dallo scambio con Jannik Sinner. E non finisce qui, perché nel successivo turno di battuta succede il patatrac. Volée e dritto a rete, servizio che si inceppa all’improvviso, doppio fallo e 15-40. Con un pizzico di fortuna, evidente quando gli rimane in campo per centimetri uno smash, il tedesco si salva ancora una volta affidandosi ad un serie di prime pesnti.

Comincia a dare evidenti segnali di tensione e nervosismo Alexander Zverev, che simula il lancio della racchetta a terra dopo un ’15’ perso in risposta. La rete, nel game successivo al servizio, gli è ancora amica e mette in difficoltà Jannik Sinner dopo che quest’ultimo aveva trovato un lob al bacio in allungo. Non si scompone l’altoatesino che alacremente e con pazienza attende il momento giusto per spingere a caccia del break. Intanto, però, usa il tempo a sua disposizione per provare soluzioni mai esplorate in precedenza, quali un paio di smorzate. Il tutto sotto gli occhi attenti dei nuotatori Alberto Razzetti e Leon Marchand, primatista mondiale dei 400m misti. Anche nel successivo turno in risposta il n° 1 del mondo non riesce a spingere abbastanza per infastidire il suo dirimpettaio.

Anzi, prima di sedersi nuovamente a bordo campo si tocca il bicipite femorale. Per fortuna non sembra essere nulla di che, e l’altoatesino torna a martellare in battuta, nonostante la crescita progressiva del suo avversario. Sul 5-4 Sinner si trova a servire per allungare nel set, ma commette due errori consecutivi, uno di dritto ed uno di rovescio, frutto di due seconde attaccabili. Da campione qual é, anche in questo caso ne esce al meglio, ritrovando improvvisamente la prima. Con cui, per altro, ha vinto il 100% dei punti in questo secondo parziale. A quel punto il tie-break diventa l’unico modo – e forse il più giusto – per decidere un set tanto equilibrato. E arriva al termine dello scambio della partita, vinto chiaramente dal n° 1 del mondo.

Si arriva quindi nella ‘terra di Jannik Sinner’, che però è il primo a subire il mini-break con una dritto troppo lungo. Colpo che, immediatamente, si rivela fatale per Alexander Zverev, che ne sbaglia due sul proprio servizio e torna ad essere divorato dalla tensione. Non ne approfitta subito il 23enne italiano, che strappa ancora una volta nel tentativo di uscire dallo scambio logorante con il suo avversario. Sul 4-4 il punto di rottura, con il n° 1 del mondo che trova una risposta profonda e un nastro favorevole, che smorza la palla e la fa cadere nel campo del n° 2 del nativo di Amburgo. Poi con un servizio vincente e una riga pizzicata si porta a casa anche il secondo set.

Terzo Set: Sinner alza ancora il livello, Zverev perde a testa alta

Altro parziale perso e ulteriore momento di tensione per Alexander Zverev, che lo dimostra piuttosto platealmente. Il ritorno in campo, per altro, non è dei migliori. Anche perché il primo a servire è proprio Jannik Sinner, che non palesa alcun problema e continua a dare spettacolo. Per la verità anche il n° 2 del mondo riesce ad amministrare al meglio il proprio turno di battuta. E così i primi scampoli del set volano via in men che non si dica. Sul 2-1 a favore dell’altoatesino, ‘Sascha’ si ritrova sotto 0-15, ma rischia il tutto per tutto e spinge anche sulle seconde: scampato pericolo. A fronte di un Jannik Sinner che rischia poco o nulla, però, dall’altra parte del campo il teutonico è costretto ad andare all-in. Il rischio non paga fino in fondo e sul 3-2 e servizio, la forza n° 2 del tabellone si ritrova sotto 15-40. Prima palla break salvata con un rovescio lungolinea delizioso, ma sulla seconda non c’è nulla da fare a fronte della risposta incisiva dell’azzurro. Ancora una volta Alexander Zverev si gioca il tutto per tutto, costringendo il suo dirimpettaio ai vantaggi, ma non basta per il contro-break. Trovatosi a servire per il match il n° 1 si comporta come tale e da campione in carica completa il back-to-back, divenendo il terzo giocatore (dopo Federer a Wimbledon 2003 e Nadal allo US Open 2017) a non concedere neanche una palla break in finale Slam.




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