Australian Open, Zverev: “Sinner troppe forte per me. Mi ha detto che prima o poi vincerò uno Slam”

Della finale 2025 in Australia si ricorderà il dominio assoluto di Jannik Sinner e il fatto che il suo avversario, attuale n. 2 del mondo, sia divenuto normale, disinnescato proprio dall’azzurro. Sascha Zverev ha fatto il possibile, ma vere opportunità in finale non ne ha avute. Ha dato tutto sè stesso per vincere il secondo set, ma nel tie-break Sinner è stato devastante. Ricorderemo le lacrime del tedesco con il n. 1 del mondo a consolarlo poco prima della premiazione. Immagini di cui lo sport e il mondo in generale hanno pienamente bisogno. Dopo questo turbinio di emozioni, Sascha si è presentato in sala stampa per l’ultima conferenza di questo Australian Open.

D. È un momento estremamente difficile per te. Il secondo set era ovviamente fondamentale e dopo tu hai avuto un calo di tensione. Parlaci di cosa è successo in quella fase.

ALEXANDER ZVEREV: “E’ un momento poco felice per me. In generale, Jannik è migliore di me allo stato attuale. È tutto così semplice. Penso di aver servito meglio di Jannik, ma tutto il resto lo fa meglio lui. Quindi ha meritato di vincere. È il miglior giocatore sui campi in cemento in questo momento“.

D. In campo hai detto: “Non so se sarò in grado di sollevare il trofeo”. Una dichiarazione diversa rispetto a quelle precedenti, come mai questo cambio di prospettiva in corsa?

ALEXANDER ZVEREV: “Credo sia molto difficile commentare quanto detto in campo dopo aver perso una finale del Grande Slam. Sto facendo tutto il possibile per vincere uno Slam. Sto lavorando duramente come non ho mai fatto prima. Credo di fare tutte le cose giuste fuori dal campo, di allenarmi nel modo giusto. Ma ho perso 3-0 contro Jannik, i fatti sono questi. Non voglio finire la mia carriera come il miglior giocatore di tutti i tempi che non ha mai vinto un torneo del Grande Slam, questo è certo. Continuerò a fare tutto il possibile per sollevare uno di questi trofei“.

Q. Come giudichi la prestazione odierna rispetto agli altri precedenti avuti con l’azzurro?

ALEXANDER ZVEREV: “Oggi mi ha completamente dominato. Da fondo campo mi ha surclassato. Sto servendo meglio di lui, ma questo è tutto quello che faccio meglio di lui. Per il resto Sinner fa tutto meglio di me. Si muove meglio, colpisce il dritto meglio di me, colpisce con il rovescio meglio di me. Risponde meglio di me, fa la volée meglio di me. In fin dei conti, nel tennis ci sono cinque o sei colpi che sono dei fattori dominanti. Lui ne fa quattro o cinque meglio di me. Questo è il motivo per cui ha vinto e ha meritato di farlo“.

D. Hai giocato con tutti i Fab four al loro meglio. Hai giocato contro Carlos e Jannik al loro meglio. Secondo te, qual è il livello di Jannik rispetto a Novak o Rafa?

ALEXANDER ZVEREV: “Il livello di Jannik è molto simile a quello di Novak quando era al suo meglio. Non sbagliano quasi mai, quasi nulla. Ti fanno pensare che devi sempre fare un colpo in più per avere una chance nello scambio. È molto, molto difficile vincere un punto da fondo campo contro Novak e Jannik. Sono costantemente sulla linea di fondo e non ti lasciano campo, non ti danno tempo. In questo momento sono troppo bravi per me. Anche in questo caso farò tutto il possibile per poter competere con loro e sollevare il trofeo, ma oggi non è stato affatto sufficiente“.

D. Per quanto riguarda il gioco di Sinner, quale pensi che sia il divario tra il suo gioco al momento e quello del resto dei giocatori della Top10 sui campi in cemento?

ALEXANDER ZVEREV: “E’ di gran lunga il migliore e i fatti parlano da soli. Ha vinto tutti i Grandi Slam sul cemento dell’anno scorso e in totale ha perso tre gare su questa superficie. I fatti parlano da soli. In questo momento si trova in un universo diverso da quello di chiunque altro“.

D. Quanto ti sei preoccupato del tuo stato di forma nel corso della gara odierna?

ALEXANDER ZVEREV: “Sentivo di poter vincere il secondo set, per me era quello uno snodo fondamentale. Chiunque avesse vinto quel parziale avrebbe avuto un po’ di slancio per il prosieguo della gara. Essere sotto di due set a zero è stata una batosta per il mio morale, mentre la sua autostima saliva. Contro uno come Jannik la strada è lunga quando ti trovi sotto due set a zero. Sotto di un set potresti avere una possibilità, ma 2-0 è durissima anche se non ho smesso di lottare e di crederci. Poi nel terzo set il divario è stato più ampio dei set precedenti“.

D. Hai parlato di quanto Jannik sia dominante. Quanto è strano che possa ricevere una squalifica prolungata? Quanto questo crea incertezza tra gli altri giocatori?

ALEXANDER ZVEREV: “Non mi aspettavo questa domanda. Non so nulla della situazione in cui si trova. So che è stato scagionato una volta e che qualcuno lo sta esaminando ora. E’ un ragazzo fantastico e non ho assolutamente nulla contro di lui. Non so cosa succederà, ma lo vedremo nei prossimi mesi. Non mi aspettavo questa domanda, quindi non so come rispondere, a essere sincero“.

Q. Sembra che prima della cerimonia di consegna dei trofei ti abbia messo le mani sulle spalle e ti abbia detto qualcosa di incoraggiante. Può raccontarci qual è stata la conversazione?

ALEXANDER ZVEREV: “Ero molto giù di morale e provato. Credo che lui se ne sia accorto e mi ha detto che nella mia carriera solleverò sicuramente uno di questi trofei e che sono troppo bravo per non farlo. Queste sono state le sue parole. Era un momento molto delicato per me, nel pre-partita sentivo sensazioni positive e credevo di poter avere delle ottime possibilità. Sentivo abbastanza bene la palla e credevo di poter competere. E’ stato un momento difficile per me. Per la terza volta ho visto qualcun altro sollevare il trofeo. Non c’è nulla che desideri di più che vincere un torneo del Grande Slam”.