Sinner sempre più su: quante settimane ancora al n. 1? Di certo fino alla terra (e arrivano altri record)
Jannik Sinner inaugura il suo 2025 con lo splendido successo a Melbourne, grazie al quale ha già raggiunto il terzo Grand Slam della carriera. La vittoria in finale su Alexander Zverev – rientrato dall’Australia con lo stesso volo dell’azzurro – consente al numero uno di dormire sonni tranquilli per un bel po’ circa la situazione ranking, che attualmente lo vede saldo al comando con 11.830 punti, ben 3.695 di vantaggio sul finalista tedesco, che insegue a quota 8.135.
Difendere la cambiale di un titolo Slam non era fatto banale, ma Sinner ha rispettato egregiamente i pronostici. Anche se il teutonico, dietro di lui, ha migliorato il risultato dell’anno precedente (semifinale, sconfitto da Medvedev), accorciando le distanze di 500 punti. Jannik si accinge ad incominciare la sua 34° settimana da numero uno del mondo, mettendo nel mirino le 36 di Carlitos Alcaraz (che supererà sicuramente), al momento a distanza siderale dall’altoatesino, pagando ben 4.820 punti di dazio. Per il momento, il murciano non può impensierire più di tanto Sinner in classifica, anche se quest’ultimo si rendesse protagonista di una debacle totale nei prossimi mesi.
Fino a quando, dunque, potrà durare con certezza il regno di Jannik Sinner? Consideriamo i possibili (piuttosto apocalittici) scenari.
Il nativo di San Candido, appena poche ore dopo la conquista del trofeo a Melbourne, ha annunciato il forfait in vista dell’ATP di Rotterdam, vinto lo scorso anno, dove avrebbe dovuto difendere 500 punti. La dura (e proficua) trasferta australiana ha indirizzato il team italiano verso tale decisione conservativa, a causa dell’eccessivo dispendio di energie fisiche e mentali dell’azzurro, che perderà leggermente terreno in classifica (i suoi punti diventeranno 11.330 dopo Rotterdam) nei confronti del teutonico, che invece ha in serbo un programma ben più ricco.
Sascha volerà infatti in Sudamerica, dove parteciperà ai tornei dal manto rouge di Buenos Aires e Rio de Janeiro. In caso di doppio trionfo otterrebbe 750 punti, salendo virtualmente a quota 8.885. A questi, tuttavia, vanno scartati i 100 punti di Los Cabos ottenuti l’anno scorso (che si gioca in contemporanea con la gira sudamericana e che quindi sicuramente il n. 2 non potrà difendere). Inoltre, in caso di bottino pieno tra Argentina e Brasile, andranno scartati anche i 50 punti di Monaco, poiché in questo momento Zverev ha esaurito il numero di countable tournaments, come li definisce l’ATP. Prima di Indian Wells, dunque, Sascha si troverebbe con 8.735 punti.
Considerando, nella migliore delle ipotesi (per lui), che Zverev si ritrovasse con i suddetti punti al termine della sua tournée sudamericana, e Jannik uscisse invece all’esordio a Doha, Indian Wells – dove non ha alcun punto da difendere – e a Miami, dove invece ne difende ben 1000, l’azzurro si ritroverebbe nel mese di marzo con 10.350 punti in classifica (11.330 – 0 + 10 – 1000 + 10 = 10.350).
Il campione olimpico di Tokyo 2021, invece, difende quarti di finale a Indian Wells (200 punti) e semifinale a Miami (400). Se anche riuscisse a trionfare nella doppia tappa statunitense, guadagnando 2000 punti ma dovendone scartare 600, raggiungerebbe quota 10.135 punti. In conclusione, il regno di Jannik Sinner rimarrà aritmeticamente saldo, almeno, fino alla fine torneo di Miami, arrivando a toccare la quota di 42 settimane consecutive in vetta al ranking. L’azzurro sarà quindi certamente protagonista della sesta striscia di settimane più lunga di sempre per coloro che sono diventati n. 1 del mondo per la prima volta, superando le 40 di Nastase e le 41 di Murray.
Verosimilmente, tuttavia, è quasi impossibile pensare che Sinner possa uscire all’esordio in tre tornei di fila. Per Jannik ci sono nel mirino le 46 settimane consecutive di Nadal da quando è diventato n. 1 per la prima volta e le 53 di Djokovic: superare Nole vorrebbe dire essere ancora sul trono ATP il 23 giugno, una settimana prima del torneo di Wimbledon. TAS permettendo, considerando che Sinner sulla terra non ha troppi punti da difendere, l’obiettivo sembra ampiamente alla portata.