Tony Godsick: “Sinner in Laver Cup e torneo in Italia? Al momento no, in futuro può essere”
Tony Godsick è tra le figure più importanti del tennis recente. Oltre ad essere stato il manager di Roger Federer durante la sua carriera, è stato tra i creatori della Laver Cup. Lo statunitense ha rilasciato un’intervista a Stefano Semeraro per La Stampa e la prima domanda è stata proprio sulla possibilità di vedere la competizione tra Europa e Resto del mondo in Italia. Godisck ha rivelato che non è programma, ma che in futuro tutto potrebbe succedere.
Sulle possibilità di vedere Sinner in Laver Cup, Godsick spiega: “Non credo quest’anno a San Francisco. Noi lo abbiamo sempre invitato, ma stortunatamente non gioca molti eventi speciali, è molto attento alla programmazione e fa bene perché lo ha portato dove voleva arrivare, al numero 1. Per lui le porte sono sempre aperte”. A proposito di Jannik: “Al momento come star globale non può sostituire Federer o Nadal. Ma è amato dalla gente, gioca un tennis che a me piace molto e sa dare il meglio nei momenti che contano. Non so se potrà diventare una leggenda come Roger o Rafa, ma è sulla strada giusta; è serio, molto professionale, si comporta bene in campo e non fa sciocchezze fuori: in questo mi ricorda Roger“.
La Laver Cup è solo una delle competizioni a squadre insieme alla Coppa Davis e la United Cup. Sulle troppe gare con questa modalità, Godsick spiega: “Innanzitutto veniamo prima della United Cup. Questo è il nostro ottavo anno e abbiamo sempre fatto il tutto esaurito ovunque, scegliendo grandi città e gli stadi più prestigiosi, dal Boston Garden alla O2 Arena. Abbiamo il portfolio di sponsor più ricco al mondo, Mercedes, Rolex, Ubs, Moet & Chandon. E poi c’è il formato…“
Questo potrebbe essere l’ultimo anno di Djokovic, addio a cui va aggiunto anche quello di Federer e Nadal, ma Godsick non teme un calo di interesse da parte del pubblico: “La partecipazione è sempre andata in crescendo, Carlos Alcaraz ha già giocato a Berlino nel 2024 e ha confermato la sua presenza a San Francisco. I giovani amano le gare a squadre. Penso a Ben Shelton: è stato convocato la prima volta due o tre anni fa, ha avuto come capitano McEnroe, ha conosciuto Borg, quando era entrato nel circuito era già una stella più luminosa”.
Sinner e Alcaraz sono destinati a dominare il tennis: “Per ora sono i migliori, ma presto avranno una buona concorrenza. Fonseca, Michelsen, Tien, Mensik, Tommy Paul sono tutti forti. Dopo vent’anni dominati da tre giocatori, ci sarà più equilibrio. Il tennis produce sempre campioni e oggi gode di ottima salute. E quello italiano è in splendida forma“.