Berrettini e Paolini guidano l’Italia al Quirinale: “Un grande orgoglio”; “Il cuore mi batteva a mille”
Tra i tanti volti che hanno preso la parola durante la cerimonia tenutasi presso il Quirinale al cospetto di Sergio Mattarella, spiccano senza dubbio Matteo Berrettini e Jasmine Paolini. I due, infatti, sono stati scelti come rappresentanti del tennis italiano maschile e femminile, ed hanno avuto l’onore di poter tenere un discorso di fronte al Presidente della Repubblica. La n° 4 del mondo, in particolare, ha da subito mostrato la propria emozione: “Che onore e privilegio! Siamo qui al Quirinale e lei ha riunito tutta la famiglia del tennis azzurro: non potremmo esserne più lieti. È un grande orgoglio essere qui tutti insieme, l’Italia del tennis femminile e maschile. Abbiamo condiviso due traguardi straordinari, è stato un momento storico per il nostro Paese“.
Poi un passaggio sulla perseveranza che serve in questo sport: “Lo sport ci ha insegnato a perseverare quando le cose non vanno come vorremmo, a non arrenderci mai e a celebrare ogni singolo traguardo. Abbiamo superato le difficoltà insieme, ognuno ha dato il suo contributo: gli atleti, lo staff medico, la federazione e tutti coloro che hanno compiuto questo viaggio insieme a noi. A tutti va la nostro gratitudine, ma un grande grazie va anche agli italiani, che stanno amando il nostro sport come mai prima d’ora. Abbiamo sentito l’Italia cantare con noi l’inno di Mameli prima di ogni partita e sappiamo quanto Lei, signor Presidente, sia appassionato e competente nel nostro sport. Grazie per averci accolto oggi, è un giorno che porteremo sempre nel cuore“.
E a ‘Super Tennis’ ha parlato così: “È stato un momento carico di emozione, mentre leggevo il cuore mi batteva a mille. Ero molto più emozionata di quando scendo in campo! Ho parlato a nome di tutti i ragazzi, di tutta la squadra, è stata una giornata che mi ricorderò per sempre“.
Berrettini: “C’è un ragazzo altoatesino che ci ha aiutato un pochino”
Poi ha preso la parola Matteo Berrettini, che non si è preparato un discorso, ma ha parlato a braccio: “L’anno scorso qui ero in vesti un pochino diverse, ma grazie a questi ragazzi e queste ragazze ho preso ispirazione per poter tornare e riportare nuovamente a casa questa grande coppa. È difficile per me parlare, ci sono tantissime emozioni che mi frullano in testa, ma la più bella è quella di felicità. Il tennis è lo sport che ho sempre amato, ringrazio la mia famiglia e coloro che ci hanno aiutato in questo percorso così lungo. Abbiamo una squadra molto lunga, ci sono ragazzi che non possono essere qui e c’è un ragazzo altoatesino che ci ha aiutato un pochino. Grazie a loro siamo riusciti a riportare la coppa qui al Quirinale”.
Poi un paio di ringraziamenti speciali: “Ci tengo a ringraziare specificatamente Filippo Volandri per la fiducia che mi ha sempre dimostrato, nonostante i risultati non arrivassero. E anche Tathiana Garbin, che ci ha dimostrato che lottare fino alla fine vale sempre la pena. L’obiettivo non è semplice da fissare ora, è stata un’annata molto speciale e ricca di successi, ma noi ci proveremo e faremo del nostro meglio. La cosa principale sarà portare gioia ed emozione nelle case degli appassionati“.
Infine un estratto delle sue parole a ‘Super Tennis’: “Il discorso non è stato difficile, ma emozionante sì. Essere scelto è motivo di orgoglio, stanno succedendo tante cose insieme. Per me è la prima Coppa Davis. La cosa più importante è ammettere le proprie debolezze e le proprie paure“.