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2025

Coppa Davis, Argentina – Norvegia 3-2: Navone evita lo psicodramma albiceleste

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Argentina-Norvegia 3-2

(ARG) H. Zeballos/A. Molteni – (NOR) C. Ruud/ V. Durasovic 6-2 7-5
C. Ruud (NOR) b. T. M. Etcheverry 6-3 6-3
M. Navone (ARG) b. N. Budkov Kjaer 4-6 6-3 6-4

Dove eravamo rimasti? A Oslo, nella giornata di giovedì 30 gennaio, Norvegia e Argentina, hanno chiuso la prima parte del tie con un punto a testa, grazie alle rispettive vittorienei due match di singolare – di Etcheverry su Budkov Kjaer, e di Ruud su Mariano Navone. L’innovativa formula della Coppa Davis 2025, prevede ben tre incontri (due singoli, un doppio) nella seconda giornata.

Capitan Frana punta tutto sui due esperti doppisti, Zeballos e Molteni, che conquistano agevolmente il secondo punto del tie, passeggiando su Ruud e Durasovic, mai in grado di impensierirli. Prossimo incontro: Etcheverry – Ruud.

H. Zeballos/A. Molteni (ARG) – C. Ruud/ V. Durasovic (NOR) 6-2 7-5 (di Pietro Sanò)

L’albiceleste ingrana subito la quarta con i due navigatissimi doppisti Molteni e Zeballos, che mostrano subito la loro abilità nei pressi della rete contro beniamini di casa, Ruud e Durasovic. I norvegesi perdono immediatamente il servizio e la bussola, spaesati dall’invalicabile muro argentino. Nemmeno il numero 5 del ranking, da fondo campo, riesce ad incidere più di tanto, consegnando rapidamente il primo parziale al duo sudamericano, con lo score di 6-2.

Sia Zeballos che Molteni, con l’andare del match, non lasciano trapelare punti deboli, e nei turni di servizio, tengono sempre ben distanti i due avversari. Il pubblico della Fjellhamar Arena sostiene – ininterrottamente – a gran voce Ruud e Durasovic, nonostante l’opaco incontro, ed è proprio Casper il primo a smuovere – apparentemente – la situazione, trovando un’eccezionale risposta nel corso dell’ottavo gioco del secondo set, che quasi li avvicina a palla break. Si procede on serve, ma il primo vero squillo del secondo parziale è ancora una volta argentino; Durasovic serve un buon kick esterno, ma Molteni pesca l’angolo più remoto del corridoio ed ottiene il break fatale, che regala il secondo punto all’albiceleste.

Sul punteggio di 2-1, ci pensa Casper Ruud a ristabilire nuovamente l’equilibrio superando Thomas Martin Etcheverry per 6-3 6-3 in un’ora e ventiquattro minuti. Tutto dunque rinviato al quinto e decisivo rubber. Non ci sono scombussolamenti rispetto alle formazione annunciati, i due Capitani Anders Haseth e Javier Frana mandano in campo i due n.°2 già visti all’opera giovedì. Entrambi sconfitti in prima giornata, si giocano l’opportunità di diventare eroi nazionali per un giorno vincendo l’incontro che decreterà chi fra Norvegia e Argentina si qualificherà al successivo turno eliminatorio di settembre – che precede la fase finale a Bologna con i quarti di finale – di fatto un ottavo di finale.

A sorpresa e contro i pronostici dettati dalla classifica e dall’esperienza, spinto dal pubblico di casa Nicolai Budkov Kjaer (n.°506 ATP) è stato autore di una straordinaria performance che ancora una volta ha dato testimonianza della scarsa adattabilità alla superfici rapide di Mariano Navone. Ciononostante, come Icaro al sole, Nicolai ad un passo dallo scrivere un’incredibile pagina di Coppa Davis, avanti 3-0 nel terzo set si è sciolto in preda al panico agonistico e mentale dettato dall’enorme posta in palio. Kjaer era stato anche il primo ad avere palle break nel secondo set. Alla fine si salva Mariano, evitando lo psicodramma portandosi a casa 6 degli ultimi 7 games della partita: 4-6 6-3 6-4 in 2h33‘, recita lo score finale. E soprattutto evita che il neo capitano Frana finisca subito nell’occhio del ciclone della critica mediatica, vista la non convocazione di Baez – che sul cemento qualche garanzia in più di Navone la dà – unita all’assenza forzata di Cerundolo.

Dunque, una grandissima soddisfazione soltanto sfiorata per il giovanissimo norvegese: diciottenne nato il primo settembre 2006. Un’emozione indelebile che avrebbe potuto portarsi dietro per il resto della carriera. Alla fine, pur raccogliendo un KO, si è rivelata corretta la scelta di Haseth di affidarsi a lui preferendolo al più quotato e chilometrato Viktor Durasovic (molto più avanti di Kjaer in classifica, n.°292 ATP, ma anche di nove anni più anziano).




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