ATP Challenge Coblenza: Luca Nardi conquista una meritata finale
È stato un derby teso e, in alcuni momenti magnifico, a regalare a Luca Nardi la sua prima finale stagionale, piegando l’ostinata resistenza di un Giulio Zeppieri che, rientrante dopo il lungo infortunio (al netto di un match di qualificazione agli AO), ha dimostrato di essere sulla buona strada per un pieno recupero.
Lo aveva dimostrato ancor di più nei quarti contro il tedesco Henri Squire, prima testa di serie del torneo. Infatti, dopo aver perso il primo set, si era ritrovato nel tie-break del secondo ad un passo dalla sconfitta, dovendo fronteggiare sul 6-7 un match point. E “Zeppo” l’aveva fatto nel modo migliore servendo slice esterno per poi chiudere col rovescio incrociato. Ennesima dimostrazione di come i mancini abbiano il grande vantaggio, su tutti i punti dispari, cioè quelli decisivi, di poter contare sul servizio ad uscire che normalmente è il loro colpo forte. Da parte sua nemmeno Nardi aveva passeggiato contro il 20enne svizzero Mika Brunold (n.334), superato in maniera forse meno drammatica (6-4 7-5), anche se non esattamente serena.
La semifinale si preannunciava incerta e con pochi punti di riferimento anche perché tra i due c’era un solo precedente, risalente al lontano 2020 quando Nardi vinse in tre set al Challenger di Parma. Davanti al discreto pubblico che affollava la EPG Arena, nonostante i beniamini di casa fossero stati tutti eliminati, Nardi prende subito il comando delle operazioni strappando il servizio (e sarà l’unico break della partita) all’avversario. Questo gli sarà sufficiente per portare a casa il primo set e cominciare in tranquillità la seconda frazione. Nella quale, già nel terzo game, ha due palle break che avrebbero potuto decretare la fine prematura della partita. Bravo è stato Zeppo ad aggrapparsi al servizio e a rimanere on serve, portando l’incontro al tie-break. Dove Nardi fa gara di testa e, grazie anche ad un episodio fortunato, arriva a procurarsi ben quattro match point consecutivi. Spreca sui primi due, ma trasforma con bravura il terzo, regalandosi la finale col punteggio di 6-4 7-6(4).
Partita tesa ed equilibrata, spesso anche molto bella, che ha messo in mostra tutto il talento di questi due ragazzi che per motivi diversi non frequentano ancora stabilmente i palcoscenici maggiori che pure ampiamente meritano. Nel caso del tennista romano hanno avuto un ruolo importante gli infortuni (l’ultimo l’ha tenuto fermo per ben sei mesi, con annesso intervento chirurgico al polso sinistro), rallentando un percorso da predestinato. Tutti ricorderete come fino a qualche tempo fa fosse considerato il ‘fratello di sangue’ di Musetti, di cui è soli tre mesi più grande. Poi da quando la sfortuna ha cominciato a bussare più volte alla sua porta il suo obiettivo dichiarato è sempre quello di raggiungere Lorenzo. Cosa tutt’altro che impossibile perché il talento è tanto, come anche oggi ha più volte dimostrato. E se quanto a talento Nardi non gli cede di certo il passo, il tennista pesarese aveva anche molte più partite nelle gambe e questo alla fine è stato decisivo. Infatti Zeppo non giocava quattro partite in una settimana dallo scorso mese di giugno quando al Roland Garros superò le qualificazioni e anche un bel primo turno a spese di Adrian Mannarino.
Nella finale di domenica Luca troverà il francese Ugo Blanchet (n.226) che nella sua semifinale ha battuto lo svizzero Jakub Paul 7-6 (6) 6-4. Il 26enne di Saint-Julien en Gevevois sarà l’ultimo ostacolo per Nardi verso la conquista del suo ottavo titolo Challenger. Un match in cui l’azzurro partirà decisamente favorito e che potrebbe anche segnare il suo commiato dal circuito Challenger, visto che a partire dal 10 febbraio dovrebbe essere in tabellone all’ATP 250 di Marsiglia.