ATP Rotterdam, l’approfondimento: le sfide di De Minaur ad Alcaraz e Sinner
Si sono da poco posati i coriandoli a Rotterdam e ci è venuta in mente un’idea. Visto che il povero De Minaur ha avuto la sfortuna di imbattersi in finale nei due talenti generazionali nati nel nuovo millennio, perchè non analizzare come sono andate le due finali 2024 e 2025?
Per chi non lo ricordasse nel 2024 Rotterdam è stata terra di conquista di Jannik il rosso, mentre nel 2025 a trionfare è stato il gladiatore ispanico. Vediamo un po’ similitudini e differenze. Vi diamo però subito un’anticipazione che probabilmente stupirà i più. De Minaur ha perso entrambe le finali per avendo incassato la maggior parte degli scambi da fondocampo
Il cammino verso la finale
Il cammino di Jannik nel 2024 è stato abbastanza lineare, con un solo set perso per strada, contro Monfils.
Non a caso i giocatori che variano e sono più creativi sono quelli che hanno qualche speranza in più contro Sinner. Non a caso Alcaraz che quando è in giornata è la fantasia al potere sia stato l’unico a battere Sinnr per più di una volta nel 2024.
Per Carlitos invece il cammino è stato decisamente più accidentato: lo spagnolo quest’anno ha lasciato ben 3 set per strada. Il primo contro VdZ, che a quanto pare risulta sempre essere un cliente un po’ indigesto (anche se non come nell’edizione 2024 dello Us Open). Il secondo contro Hurkacz, che indoor può sempre essere un avversario abbastanza intrattabile; infine ultimo parziale concesso al Demone De Minaur che nel secondo parziale ha prodotto il massimo sforzo, salvo poi finire il match in riserva.
Nonostante un andamento un po’ altalenante le metriche ATP prima della finale parlavano di un Alcaraz comunque solido e favorito contro De Minaur.
Per una panoramica sulle metriche rimandiamo al sito ufficiale ATP.
Chiavi di confronto
Andando a vedere nel dettaglio come si sono svolte le due finali possiamo vedere le differenze nelle performance espresse dai due vincitori.
Source: Analysis by TennisViz; Data provided by Tennis Data Innovations
Se ci limitiamo alla finale, quello che emerge è che nei principali colpi di gioco la performance espressa da Sinner sia stata sistematicamente migliore rispetto a quella di Alcaraz. Mentre nel corso del torneo la qualità espressa dallo spagnolo è stata tutto sommato paragonabile a quella dell’italiano, in finale la performance di Carlos è scesa. Nei colpi a rimbalzo colpisce il degrado delle performance sul dritto e sul rovescio. In particolare mentre Sinner l’anno scorso ha dimostrato di trovarsi a meraviglia nello scambiare con De Minaur sul rovescio, Alcaraz ha avuto parecchi grattacapi da gestire. Anche qua, va ricordato come De Minaur sia un avversario strutturalmente più difficile da gestire per Alcaraz rispetto a Sinner. Mentre Sinner vanta un record ormai imbarazzante contro l’australiano, anche in termini di percezione del gap, altro discorso vale per Alcaraz. Lo spagnolo ha si vinto i confronti diretti con l’australiano, ma spesso penando e non poco. Per mettere in prospettiva ricordiamo che nel 2022, anno del primo allora a Barcellona dello spagnolo, in semifinale contro Alex, Carlitos dovette addirittura annullare match point.
Source: Analysis by TennisViz; Data provided by Tennis Data Innovations
Andando oltre, un altro aspetto che colpisce è come Alcaraz abbia faticato parecchio sotto il profilo della capacità di soffiare l’inerzia del gioco al suo avversario, lo steal score. Sia De Minaur che Alcaraz erano arrivati in finali forti di grandi prestazioni in questo aspetto; durante il torneo del 2025 sia l’australiano che lo spagnolo sono riusciti nel 40% dei casi a sovvertire l’inerzia dello scambio, in linea con quanto fatto l’anno scorso da Sinner. Ricordiamo che empiricamente il 40% è il gold standard, ovvero quella soglia che tipicamente solo l’elite dei migliore riesci a sfondare. Oggi in pratica solo Sinner, Alcaraz, De Minaur, Djokovic e Medvedev (quello dei giorni miglori) riescono a posizionarsi su queste cifre.
In finale tuttavia Carlos ha visto questa metriche andare a picco , come se soffrisse le accelerazioni piatte del suo avversario: mentre Sinner risultava del tutto inscalfibile di fronte alle soluzioni proposte da De Minaur, Alcaraz invece in finale ha sofferto quando De Minaru ha cercato di togliergli il tempo.
Chiavi del match Alcaraz-De Minaur
La finale del 2025 è stata sicuramente più combattuta di quella del 2024 e finchè de Minaur ha avuto benzina da spendere è stata dura per lo spagnolo. Per Alcaraz oggi è stato importante trovare in alcuni momenti chiave dei punti facili al servizio; la percentuale di punti non risposti da De Minaur è stata del 38%. L’australiano in pratica è stato parecchio aggressivo, cercando di far partire lo scambio da posizione di attacco, anche se al prezzo di esporsi e non riuscire sempre a far partire il punto. Nel resto del torneo per Alcaraz la percentuale di punti non risposti è stata del 31%.
Inoltre la seconda chiave di lettura che indicheremmo come importante nello spiegare la vittoria di Alcaraz è stata la capacità di neutralizzare le discese a rete dell’australiano. Per un De Minaur aggresivo e in palla come quello di oggi era un imperativo categorico togliere tempo e spazio ad Alcaraz, cercando laddove possibile di chiudere a rete gli scambi. Ed è probabilmente questo l’aspetti nel quale Alex non è riuscito a fare quell’ultimo step: Alcaraz, è stato strepitoso nel fare giocare volee difficili o riuscire in recuperi miracolosi. Si tratta di punti che hanno fatto particolarmente male all’australiano, perchè erano situazioni a suo favore che non è riuscito a concretizzare. Il dato insomma parla chiaro: la media dei giocatori ATP riesce a trovare il punto quando l’avversario approccia la rete solo nel 35% delle volte, Alcaraz nel torneo ha avuto una media del 42%, mentre contro De Minaur in finale ha raggiunto la cifra astronomica del 54%. In pratica De Minaur è stato ricacciato con perdite più delle metà delle volte in cui si è affacciato a rete. Con questa abilità straordinaria Alcaraz è riuscito a controbilanciare un dato, quello degli scambi da fondocampo, che per due set su tre è stato deficitario.
Set n. | Alcaraz – % Punti vinti da fondocampo |
1 | 40% |
2 | 37% |
3 | 55% |