ATP Doha: Alcaraz viene a capo di un Cilic amarcord, Dimitrov ancora ko con Lehecka che trova Maroszan. Bene Draper
La giornata inaugurale del tabellone principale dell’ATP 500 di Doha ha regalato grandissime emozioni, tra conferme e ritorni inaspettati. In attesa di Novak Djokovic, Il comeback odierno è stato quello di Marin Cilic che si arrende con l’onore delle armi a Carlos Alcaraz che ha dovuto faticare più di quanto il doppio 6-4 in un’ora e quaranta di gioco possa suggerire. Stesso score per Jiri Lehecka che batte per la quarta volta di fila Grigor Dimitrov, con il bulgaro al ritorno in campo dopo un mese di stop. Il ceco troverò agli ottavi Fabian Maroszan, con l’ungherese che regola Aziz Dougaz 7-5 6-3. Soffre ma passa il turno anche Cristopher O’Connell che deve ricorrere a due tie break per spuntarla contro un coriaceo Hady Habib.
[1]C.Alcaraz b. [PR]M.Cilic 6-4 6-4
E’ stato un match complicatissimo dall’inizio alla fine per Carlos Alcaraz, con lo spagnolo bravo a venire a capo di un Marin Cilic formato amarcord che ha messo in campo un livello di intensità pazzesco. Una continuità di rendimento sorprendente per un giocatore di 38 anni che lo scorso anno ha giocato solo 20 partite. Il quinto incontro tra i due si risolve in favore dell’iberico che chiude con il punteggio di 6-4 6-4 in un’ora e quaranta di gioco. Al pronti via è il murciano a strappare il servizio, con il sentore che sia il preludio ad un parziale indirizzato facilmente. Niente affatto perché arriva l’immediato contro break con Marin che ringrazia i cali di tensione dell’avversario. L’ex numero 3 del ranking va sempre in spinta, un doppio fallo in quasi tutti i turni in battuta, e sul breve riesce a trovare soluzioni vincenti mentre quando lo scambio si allunga, complice la differenza di età, è il due volte campione di Wimbledon a prevalere. Nonostante qualche incertezza sulle chances di break, Carlos sale di livello e nel settimo game trova, alla quinta occasione utile, il guizzo per strappare la battuta. Zampata che risulterà decisiva, sul 5-4 è un ace a 178km a scrivere la parola fine sul primo set con un 6-4 in 55’ di gioco. Il primo game al servizio che non va ai vantaggi è oro colato per l’ex campione di Flushing Meadows che continua incessante a mettere in difficoltà la testa di serie numero uno a Doha, con Alcaraz che gigioneggia un po’ troppo nei momenti caldi. La sliding door del secondo parziale è di nuovo il settimo game: arrivano tre palle break per Cilic. Lo spagnolo sotto pressione dà il meglio, si affida al servizio e viene via dalla buca anche grazie a un errore grossolano del croato a campo aperto. Neanche il tempo di accarezzare uno spiraglio che è Cilic a fare i conti con la barra delle energie che lo tradisce, dritto senza gambe in rete e break subito. Ci sarebbe tempo per un canto del cigno, ma l’attuale numero 3 al mondo non è dello stesso avviso, palla break annullata e prima di servizio precisa ad uscire. Doppio 6-4 e game over.
C. O’Connell b. H. Habib 7-6(7) 7-6(3)
Soffre più del dovuto ma porta a casa il risultato. Dopo la sconfitta a testa alta con Tommy Paul nel primo turno dell’Australian Open, Cristopher O’Connell ritrova la vittoria nel tabellone principale di Doha, battendo in due set Habib nonostante qualche sbavatura di troppo. L’australiano ha qualche turbamento soprattutto nel primo set, con un parziale che rischiava di sfuggirgli dalle mani e che ha dovuto vincere più volte. Specialmente quando sopra 5-4 e servizio si distrae e concede al libanese l’opportunità di giocarsi le sue carte al tie break. L’asiatico è anche il primo ad avere set point, ma alla fine è il nativo di Sydney a spuntarla 9-7. Il secondo set è di pura barricata per l’underdog del confronto, con il numero 166 del ranking costretto a respingere l’assalto già dal turno inaugurale, dove salva due palle break. Campanello d’allarme sventato anche nel settimo game, mentre l’oceanico è solido al servizio. Nuovo tie break, stesso vincitore: Christopher stavolta la spunta con meno fatica, chiudendo 7-3. Al secondo turno può esserci il derby aussie con Alexei Popyrin, impegnato nella sfida con Jack Draper.
J.Lehecka b. [7]G.Dimitrov 6-4 6-4
Se due indizi fanno una prova, qui ce ne sono addirittura quattro. Considerando anche la sfida di Brisbane di inizio anno, dove il bulgaro si ritirò per problemi fisici, è la quarta volta di fila che Grigor Dimitrov viene sconfitto da Jiri Lehecka. Prova autoritaria del ceco che, a dispetto del punteggio, ha sofferto poco contro il rivale che non ha mai trovato le contromisure adatte per contrastare la potenza dei suoi colpi. Lo score del primo turno dell’ATP 500 di Doha recita 6-4 6-4 in 76 minuti di gioco. Eppure è il Maestro delle Finals 2017 ad avere le prime palle break nel terzo gioco, ma è la più vecchia regola del tennis: break fallito, break subito. Jiri neutralizza le due chance dell’avversario, per poi essere letale nel gioco successivo e mettere la testa davanti. Break di vantaggio che regge fino al momento decisivo, dove ancora una volta il classe 2001 non concede opportunità di scambiare e con un servizio vincente in slice fa calare il sipario sul primo set. Grigor è tramortito e continua ad incassare. Per un giocatore fermo da un mese non è un toccasana trovarsi un martello come Lehecka che continua a spingere e si guadagna subito tre palle break anche nel secondo set. Il rovescio di Dimitrov scappa via e la testa di serie numero 7 a Doha è costretta di nuovo a rincorrere. Nonostante alcune perle, il numero 15 del ranking non riesce a infastidire i turni di battuta del nativo di Boleslav. Di nuovo 5-4 e servizio, game copia carbone del set precedente: due vincenti e due ace e conti chiusi. Doppio 6-4.
F. Marozsan b. [WC]A. Dougaz 7-5 6-3
Un’ora e mezza per far valere la legge del più forte. Nessuna sorpresa tra Fabian Marozsan e Aziz Dougaz con l’ungherese bravo a colpire nei momenti giusti, rischiando il minimo indispensabile. La sola palla break concessa dal magiaro arriva nel primo set, quella che fa da preambolo al break che mette a segno nel dodicesimo game dopo averne sciupate ben sei nelle battute iniziali del parziale. Una volta fatto saltare il tappo dell’incontro è palpabile la differenza dei valori in campo, con il numero 57 del ranking che flirta con il break nel quarto gioco, ma in quella circostanza è bravo il tunisino ad arginare l’avversario. Una resistenza che ha vita breve perchè nel turno di battuta successivo il tennista africano cede per la seconda volta il servizio. Una resa che fa da apripista ad un comodo 6-3 con cui Fabian manda i titoli di coda su un esordio tutto sommato senza particolari patemi. Agli ottavi ci sarà uno sfidante di tutt’altra caratura: Jiri Lehecka.
[8] J. Draper b. A. Popyrin 6-2 7-6(4)
Jack Draper si qualifica al secondo turno del Qatar ExxonMobil di Doha dopo aver battuto nell’ultimo match della serata Alexei Popyrin (25 anni, numero 27 del ranking mondiale) con il punteggio di 6-2 7-6(4) in un’ora e 25 minuti di gioco. Il britannico, al rientro in campo dopo il ritiro – per via della stanchezza – all’Australian Open nel corso del match valido per gli ottavi di finale con Carlos Alcaraz, ha controllato senza problemi il primo set mentre nel secondo ha dovuto tenere a bada il tentativo di reazione dell’avversario: la testa di serie numero 8 ha infatti annullato un set point nel dodicesimo game mentre nel tie break ha recuperato un minibreak di svantaggio (3 a 4), chiudendo la pratica grazie a un parziale di quattro punti consecutivi e ad uno splendido servizio vincente. Per Popyrin, ancora a secco di vittorie nel circuito nel 2025, si tratta della quinta sconfitta consecutiva (la quarta stagionale, su quattro incontri disputati) mentre Jack al secondo turno affronterà il qualificato australiano Cristopher O’Connell (30 anni, numero 82 della classifica mondiale) per guadagnarsi un posto nei quarti di finale.