Sabalenka e Pegula attaccano il “sistema” per il caso Sinner: “Ho troppa paura”; “Nessuno si fida più”
Presenti entrambe negli Emirati Arabi Uniti per il Dubai Duty Free Tennis Championships 2025, Aryna Sabalenka e Jessica Pegula sono state intercettate dal ‘The National’, prestigioso quotidiano emiratino. Tema centrale del loro intervento è stata la sospensione di Jannik Sinner, argomento che in generale ha tenuto banco negli ultimi giorni in tutto il mondo del tennis. La statunitense in modo particolare ha attaccato il sistema.
“La mia reazione è che, che uno pensi che lo abbia fatto o meno o da qualunque parte si stia, il sistema sembra essere completamente come non dovrebbe essere. Sembra che dipenda semplicemente dalle decisioni e dai fattori che vengono presi in considerazione e di conseguenza stabiliscono la propria decisione. Non capisco davvero cosa sia giusto per gli atleti e per i giocatori quando c’è così tanta incoerenza. Che tu sia pulito o no il processo è completamente rotto. Penso che sia un aspetto da esaminare e considerare. Sento che hanno così tanto potere da rovinare la carriera di qualcuno, penso che sia necessario fare qualcosa a riguardo perché sembra davvero ingiusto. Credo che nessuno dei giocatori si fidi del sistema in questo momento. Zero. È semplicemente un aspetto orribile per questo sport”.
Aryna Sabalenka, invece, non ha risposto direttamente, ma ha comunque ammesso di essere diventata più prudente ed attenta: “Prima al ristorante non mi importava di lasciare il mio bicchiere d’acqua sul tavolo e andare in bagno. Adesso invece sono molto più attenta e prudente e, ad esempio, da quello stesso bicchiere non bevo più. Ti rendi sempre più conto di certe cose, che poi entrano nella tua testa. Se qualcuno usa una crema su di te e poi risulti positivo, poi ti daranno contro e nessuno ti crederà. Ho troppa paura del sistema, non vedo come io possa fidarmi”.