Vavassori: “Sinner non ha fatto nulla di sbagliato. Colleghi ignoranti, non capiscono quello che leggono”
Tra i tanti illustri pareri in merito al caso Clostebol e alla sospensione di Jannik Sinner per tre mesi, in accordo con la WADA, c’è stato anche quello di Andrea Vavassori. Il torinese, infatti, ha rilasciato una breve intervista ai microfoni del quotidiano La Gazzetta dello Sport, nell’edizione in edicola questa mattina, difendendo sin da subito il n° 1 del mondo.
“L’ho conosciuto come persona e sono sempre stato sicuro al cento per cento che non avesse fatto nulla di sbagliato. Dispiace la mancanza di empatia da parte dei tennisti e di tante persone sui social. Penso che ci sia molta ignoranza, perché troppi danno giudizi senza essere informati, senza sapere. Una volta che hai constatato che non c’è un caso di doping, ma di negligenza da parte di un membro del team, perché continuare ad accanirsi?”.
Sull’ignoranza e la partecipazione del solo Christopher Eubanks all’incontro dell’ITIA a Melbourne: “Per noi italiani la conoscenza della questione ormai è completa. Ma all’estero sono pochi coloro che hanno avuto la volontà di informarsi, molti basano i loro giudizi su notizie parziali o distorte. L’ignoranza è davvero fastidiosa. Si vede che molti tennisti, lo dico senza offesa, non hanno frequentato molto gli studi e quindi non sono in grado di capire cosa leggono“.
Sulla scelta di Sinner di accettare l’accordo proposto dalla WADA: “E se fossi stato in Sinner avrei fatto la stessa cosa: contro un colosso come l’Agenzia Mondiale Antidoping, che ha tanto potere, cosa avrebbe dovuto fare? Però questo caso sarà uno spartiacque e infatti dal 2027 molte norme ormai obsolete verranno cambiate. Non gli ho scritto, ho preferito lasciarlo in pace. In questi momenti penso che abbia bisogno di tranquillità. A Melbourne dopo la finale ha anche ricordato me e Simone. Ha pensato a noi in un momento di successo personale, la dice lunga di che ragazzo sia. Tornerà e sarà ancora più forte, ne sono sicuro”.