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ATP Doha: Berrettini sfonda Griekspoor alla distanza e ritrova la top 30. Ora Draper ai quarti

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M. Berrettini b. T. Griekspoor 7-6(4) 6-7(6) 6-4

La vendetta è servita. Dopo la sconfitta per una manciata di punti persi a Rotterdam, questa volta è Matteo Berrettini a spuntarla contro Tallon Griekspoor. Il successo, al secondo turno del Qatar ExxonMobil Open, è arrivato con lo score di 7-6(4) 6-7(6) 6-4 dopo due ore e mezza di gioco. Così com’era successo pochi giorni fa in Olanda, anche in questa sfida entrambi si sono aggiudicati un tie-break dopo due parziali dominati dai servizi. Ma in quest’occasione è stato il giocatore romano a strappare l’unico break della partita nel terzo parziale. Break che, confermato a suon di prime, gli ha regalato vittoria e top 30.

Matteo rientra infatti tra i primi 30 tennisti al mondo – nella classifica live –, ovvero in una sezione di ranking in cui non presenziava da giugno 2023. Si conferma quindi a seguito del successo strepitoso su Novak Djokovic al primo turno e, anche se in questo match non si è potuto assistere a molti scambi, si può dire che la sua prestazione è stata altrettanto soddisfacente, specie con il servizio e il dritto. D’altronde, contro uno come l’olandese, spesso se si gioca sul cemento le partite si indirizzano verso il dominio dei servizi. Ma questa volta è stato Matteo a uscirne meglio, con ben 23 ace, il 75% di prime in campo con l’89% di conversione, il 67% di trasformazione con la seconda palla e nessuna palla break concessa. Semplicemente, ‘The Hammer’.

Dopo la sconfitta di Luca Nardi contro Carlos Alcaraz, è quindi l’azzurro a portare in alto il tricolore a Doha, prenotando il 34° quarto di finale nel tour, il 14° su cemento. Qui lo attende un giocatore che, nell’unico precedente, gli ha strappato di un soffio il titolo ATP di Stoccarda 2024 : il mancino inglese Jack Draper.

Primo set: poco tennis, tanti servizi. Al tie-break è Berrettini ad acciuffare il minibreak cruciale

Mostra subito il carattere Berrettini, già dal primo game. Il tennista romano gioca profondo, Griekspoor si fa sorprendere e cede palla break. Con un buon dritto, però, l’olandese cancella l’occasione avversaria e poi chiude il turno di servizio battendo con precisione. Liscio come la seta, invece, il primo gioco al servizio dell’azzurro. Dritti, servizi, ancora dritti e a 0 conquista l’1-1. Nessun punto concesso anche nel suo secondo turno in battuta. Il numero 51 ATP non è da meno: anche lui resta solido affidandosi alle prime e tiene così in mano il timone del set avendo il vantaggio di battere per primo.

Dopo dieci punti vinti consecutivamente, Matteo perde il primo 15 in un suo gioco al servizio. Quest’arma però continua a regalargli frutti e gli permette di rimanere incollato allo sfidante nello score. Esige di più Berrettini dai suoi game in risposta. Non è facile però: Griekspoor è preciso nei piazzamenti e, se lo scambio inizia (raramente), è molto bravo a trovare profondità specialmente con il dritto. La diretta conseguenza di tutto ciò è che si rimane on serve senza vedere molti scambi. Non di certo una sorpresa. Nell’undicesimo gioco Berrettini ha l’opportunità in risposta di entrare e sfondare con il dritto. Appena può è bravo a sfruttarla, ma l’avversario allo stesso tempo non abbassa il livello, insiste sul rovescio di Matteo, che fatica a spingere sui suoi back e lascia quindi andare il game nonostante arrivi ai vantaggi.

Il tie-break è il giusto epilogo – è il terzo consecutivo tra questi due giocatori – e arriva dopo poco più di quaranta minuti. Anche qui è la battuta che ricopre il ruolo di protagonista. I due sono molto attenti al servizio, mentre in risposta faticano parecchio. Si gira sul 3-3 in perfetto equilibrio. Il primo a scardinare questa stabilità è Matteo, che nell’ottavo punto indovina un ottimo passante lungolinea di rovescio e mette in tasca un minibreak. Poi, con il servizio, è una sentenza. Due prime in perfetto stile ‘The Hammer’ e dopo cinquantuno minuti l’azzurro archivia il primo parziale 7-6(4), avendo perso solamente due punti in battuta in tutto il set.

Secondo set: la storia si ripete, ma questa volta è di Griekspoor il rush finale del tie-break

Quattro “15”, però, il 28enne di Roma li perde solo nel game d’apertura della seconda frazione. Sempre con il servizio è però bravo a salvarsi e parte 1-0. Griekspoor, poi, ricambia a suon di prime che gli regalano l’1-1. Non si gioca nei game successivi: le prime fanno troppo la differenza e, se non sono definitive, ci pensa il primo colpo dopo il servizio a chiudere i conti. Si va avanti con questo leitmotivper svariati minuti, fino a che l’olandese diventa più falloso nel sesto gioco. Berrettini riesce a entrare nello scambio, Griekspoor sbaglia e il game si estende ai vantaggi. Ma anche questa volta niente da fare. Il 51° tennista al mondo ritrova le sue armi migliori e conquista il 3-3.
Nel cambio di campo l’olandese chiama a sorpresa il medical timeoute si fa trattare il piede sinistro. Al rientro nel rettangolo da gioco inizialmente si fa trafiggere da un passante in corsa di dritto dell’azzurro, ma poi torna sui suoi passi e afferra il 4-4. Il dritto sbarella tra le fila olandesi al momento di servire per rimanere nel match. Berrettini arriva a due punti dal successo, ma Griekspoor è cinico e accurato nella scelta dei colpi, che gli permettono quindi di agganciare ancora una volta l’azzurro.

Ecco che quindi è di nuovo il tie-break a decretare chi si porterà a casa questo parziale. A differenza del primo set, Matteo strappa prima un minibreak all’avversario. Nel terzo punto risponde profondo e l’olandese è lento in uscita dal servizio. Restituisce però subito e con gli interessi l’italiano, che sbaglia uno smash in arretramento e in seguito si fa sorprendere da una risposta anticipata di Griekspoor, veloce poi ad avanzare a rete e chiudere con una volée di rovescio. Si gira sul 4-2 per Tallon. Tiene magistralmente i suoi due turni di servizio Berrettini – volée eccezionale di rovescio e prima vincente -, che successivamente risponde nei pressi della riga per poi chiudere di dritto e conquistare il pareggio. Arriva però a set point l’olandese (prima vincente), ma qui la combinazione servizio-dritto non tradisce il romano. È 6-6, si gira. Berrettini strappa con il dritto nel 13° punto. Concede quindi minibreak e secondo set point. Griekspoor non se lo fa ripetere: altra battuta vincente, set sigillato con il punteggio di 7-6(6) e dopo un’ora e cinquantadue minuti si va al terzo.

Terzo set: Berrettini scorge l’opportunità e l’afferra. Servizio e dritto gli consegnano la vittoria

Da manuale il gioco di Griekspoor che apre la frazione decisiva. Quattro prime e l’1-0 è cosa fatta in pochi secondi. Matteo ruggisce e ripaga con la stessa moneta per l’1-1. Sembrano voler proseguire rapidi i due tennisti, ineccepibili in battuta e statuine in risposta. I primi cinque game terminano a 0 in favore del servitore e anche in seguito la tendenza rimane quella. No scambi, sì servizi. Nel nono gioco Berrettini riesce a entrare nello scambio e con due ottimi dritti conquista due punti. Un terzo glielo regala lo sfidante con un dritto in avanzamento che termina in rete e poi di nuovo è questo colpo a tradire Tallon che, in rincorsa, non tiene il ritmo imposto dal romano. Break importantissimo per Matteo e opportunità di servire per il match dopo il cambio di campo. Occasione che l’italiano non manca servendo alla grande. Successo meritato per 7-6(4) 6-7(6) 6-4 dopo due ore e mezza di tennis, top 30 ritrovata e ora quarti di finale contro Jack Draper.




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