ATP Indian Wells, qualificazioni: Gigante completa l’opera e sconfigge uno svogliato Van de Zandschulp
M. Gigante b. [3] B. Van de Zandschulp 7-5 6-0
Una vittoria per rilanciarsi. Matteo Gigante ha conquistato il tabellone principale del BNP Paribas Open di Indian Wells, primo 1000 stagionale. Il successo inaspettato è arrivato al secondo turno del tabellone cadetto e a inciampare è stato l’ex numero 22 al mondo Botic Van de Zandschulp, arresosi dopo un’ora e ventuno minuti di gioco con lo score di 7-5 6-0. Di fatto, la partita è durata solo un solo parziale, che si è risolto a favore del 23enne di Roma dopo aver cancellato con coraggio due set point. Break e contro break hanno caratterizzato la frazione, ma a venirne a capo – nonostante i 21 gratuiti – è stato l’italiano, che sfruttando il misero 32% di prime messe in campo dall’avversario ha potuto indirizzare i turni di risposta come ha voluto lui.
Il 29enne orange, parecchio svogliato e demoralizzato, ha mollato completamente la presa a inizio secondo set, lasciandosi dominare dallo sconforto fino alla sconfitta con un eloquente 6-0, dopo diciannove imbarazzanti minuti – giocava a caso – in un parziale in cui ha vinto solo cinque punti. Inaspettato, quasi inspiegabile. Per lui, arriva la prima sconfitta contro un tennista fuori dalla top 200 dallo scorso luglio, quando al Challenger di Luedenscheid perse contro il giovane belga Raphael Collignon, entrato la settimana scorsa in top 100.
Seconda vittoria in carriera per Matteo su un top 100 – la prima era arrivata in due set, nel maggio del 2022, ai quarti di finale del Challenger di Forlì contro Tomas Martin Etcheverry – e secondo main draw 1000. Difatti, il tennista romano aveva partecipato agli Internazionali BNL d’Italia lo scorso anno grazie a una wild card. Lì, dopo aver sconfitto l’amico e connazionale Giulio Zeppieri, si era arreso alla solidità dell’argentino Francisco Cerundolo. Questa volta però il tabellone principale se l’è conquistato con il sudore, dopo un periodo abbastanza difficile che aveva seguito l’ottima trasferta australiana, culminata con la qualificazione per il main draw dell’Australian Open e la sconfitta contro Ugo Humbert in tre combattuti set. Ma ora c’è da scrivere un’altra storia. E Matteo ha voglia di essere il protagonista.
Primo set: dalla fiera dei break Gigante esce a testa alta dopo aver annullato due set point
Primo game in scioltezza per Van de Zandschulp, che apre il secondo match in programma sullo Stadium 5 tenendo a 0 il proprio servizio. Ricambia ai vantaggi Gigante, giocando profondo e proponendo battute in kick difficili da addomesticare. È però frettoloso pochi minuti dopo. Tenta soluzioni avventate – specialmente con il rovescio – che terminano abbondantemente fuori e l’olandese non fa altro che ringraziare e mettersi in tasca il break. Break che però restituisce subito. Si scioglie un po’ Matteo nel quinto gioco. Dritti incisivi, rovesci in costruzione e l’attuale numero 85 ATP non riesce a trovare una quadra, cedendo così la battuta. Torna però a irrigidirsi il 23enne romano, che mette a segno due doppi falli consecutivi nel game seguente porgendo di nuovo all’avversario il break.
Ma ecco che tutto si capovolge un’altra volta. L’italiano trova buoni colpi aprendo il campo e il 29enne nato a Veenendaal – che dopo il punto perso sul 40 pari distrugge una racchetta calpestandola – finisce spesso per sbagliare. Ennesimo break, che finalmente porta pochi minuti dopo al pareggio, 4-4. Gratuiti dettati dalla foga catapultano Van de Zandschulp a doppio set point. Qui, però, Gigante ritrova lucidità: cancella il primo costruendosi a regola d’arte il punto e il secondo lo annulla con una buona prima. Sul 5-5 il tennista orange perde le staffe. Commette un errore dietro l’altro – spesso lunghi di metri – e regala il break a 30 a Matteo, che dopo il cambio di campo può servire per incamerare la prima frazione. Con il primo vero servizio vincente dell’incontro l’italiano annulla la palla che avrebbe allungato il parziale al tie-break. Poi, battendo ancora in maniera precisa, sigilla il primo set 7-5 dopo un’ora di gioco.
Secondo set: Van de Zandschulp crolla a livello nervoso e si trascina fino alla sconfitta
Svogliato, lento e poco propositivo l’olandese in apertura di secondo parziale. Gigante non fa altro che rimandare la palla dal lato opposto del campo, con un Van de Zandschulp in vena di elargire doni. Difatti, break azzurro e 2-0 dopo un turno di servizio tenuto a 15. Va di fretta il terzo favorito del seeding cadetto, poco intenzionato a rimanere ancora per molto tempo in campo. Giocando a caso concede un altro break a Matteo, che avanza sul 3-0 pesante. Di lì a poco è “game, set and match”Gigante con il punteggio di 7-5 6-0, dopo un secondo parziale durato diciannove minuti in cui l’olandese ha vinto solo cinque punti.