Indian Wells, Coco Gauff: “Io mentore delle più giovani? Cerco solo di fare al meglio”

Coco Gauff affronta con entusiasmo il ritorno a Indian Wells, pronta a competere in uno dei tornei di casa. Alla sua quarta presenza nel torneo californiano, difende la semifinale dello scorso anno, dove si è arresa soltanto al terzo set a Maria Sakkari.“Sono super felice di essere qui e di giocare davanti al pubblico di casa. Spero di avere due buone settimane”.

Un’esperienza da Oscar

Non poteva di certo mancare una domanda sulla sua partecipazione alla cerimonia degli Oscar; la giovane americana ha raccontato un’esperienza unica. “È stata una giornata lunghissima e bellissima, iniziata alle 9:30 e finita a mezzanotte. Miu Miu mi ha vestita con un look personalizzato ed è stato carino da parte loro. La sorpresa più grande? Samuel L. Jackson! È venuto a salutarmi, ha scattato una foto con me e poi mi ha presentato Whoopi Goldberg. Ho anche incontrato Ben Stiller, che già sapevo essere un fan del tennis, e gli ho detto che deve venire a una mia partita, non solo a quelle dei ragazzi!”. Sul vestito scelto per l’evento, Gauff ha rivelato di aver partecipato attivamente al processo creativo. “Mi hanno mostrato una serie di bozzetti e colori tra cui scegliere. Alla fine abbiamo optato per quel modello. Non avevo mai indossato un abito con un intero strascico e camminare non è stato facile, con tutti che ci finivano sopra! Per il party di Vanity Fair, invece, l’abito era più pratico e infatti l’ho preferito”.

Il momento d’oro del tennis americano: tra risultati e aspettative

Quando le è stato chiesto del grande inizio di stagione delle tenniste statunitensi, tra tutte la vittoria di Madyson Keys ai recenti Australian Open, Gauff ha spiegato che il merito è anche della sana competizione tra di loro. “Ci spingiamo a vicenda a fare meglio. Ci sosteniamo sempre, ovviamente quando non giochiamo l’una contro l’altra. È bello vedere così tante americane vincere”. Riguardo al fatto che alcune tenniste under 23 la vedano come un punto di riferimento, Gauff ha sorriso. “Non ci penso molto. Non mi vedo come una sorta di mentore, sono solo me stessa. Cerco solo di fare del mio meglio e vivere il momento”. Parlando della possibilità di riportare il titolo in casa americana, la 20enne ha ricordato che nessuna tennista statunitense ha vinto Indian Wells dal 2001. “Ogni anno ce lo ricordano! Siamo tutte motivate, lo scorso anno sono arrivata in semifinale e speravo di essere io a spezzare il digiuno. Magari sarà quest’anno. Se non sarò io, spero sia comunque un’americana a vincere”.

Dopo le difficoltà in Medio Oriente, è tempo di voltare pagina

Sulla sua recente flessione nei tornei arabi, Gauff ha minimizzato le preoccupazioni. “Ho perso due partite, non è la fine del mondo. È il tennis, succede. Le condizioni lì non mi favoriscono molto, ma non è una scusa. Alcuni tornei ti vanno meglio di altri. Ho 20 anni, 21 tra poco, e so che mi capiterà ancora di perdere due partite di fila”.

Un’icona anche fuori dal campo

Infine, sulla sua collaborazione con Carol’s Daughter, Gauff ha parlato dell’importanza della versatilità dei capelli naturali. “Amo cambiare acconciatura e sperimentare. Agli Oscar, con un’unica base, ho avuto tre look diversi: uno per il red carpet, uno per Vanity Fair e poi le treccine per tornare in campo. Carol’s Daughter è un brand che ho sempre usato, e ora poter collaborare con loro è davvero speciale”. Questa è oggi Coco Gauff. Ha fatto quel passo in avanti che l’ha portata ad essere una star a 360°, mettendo i piedi finalmente fuori dal campo e raggiungendo quell’interesse che prima di lei avevano raggiunto in poche tra le tenniste americane. Due su tutte: Serena e Venus. Potrebbe essere parte del sogno americano, se di sogno è ancora lecito parlare.