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Rassegna stampa – Berrettini-Musetti, si può sognare

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Strada in discesa (Massimo Brizzi, La Gazzetta dello Sport)

Lampi di azzurro squarciano il cielo di Indian Wells. Lì nel deserto californiano a circa 200 chilometri a est di Los Angeles le frecce tricolori regalano speranze. Parliamo delle nostre teste di serie del tabellone maschile, Matteo Berrettini, numero 28 del seeding, e Lorenzo Musetti, numero 15, brillantemente approdati al terzo turno del primo Masters 1000 stagionale sul cemento. Per prestazioni fornite, rendimento e porzioni di tabellone da affrontare, i loro percorsi potrebbero portarli lontano. Il vero colpo della giornata però lo porta a segno Matteo Arnaldi, che dopo aver battuto lo statunitense Kovacevic al 1° turno, elimina la testa di serie numero 7 del tabellone, il russo Andrey Rublev in due set: 6-4 7-5. Prova notevole del giocatore sanremese, n.35 al mondo, che nel secondo set, sul 4-4, si risolleva da 0-40 per chiudere i conti e approdare al 3° turno. Berrettini ha battuto per la terza volta in carriera, ma la seconda nel giro di due settimane, l`australiano Christopher O`Connell. Un solido 6-2 7-6 che ha evidenziato la capacità di leggere bene le fasi calde del match. «Mi sono trovato subito avanti, ma nel secondo set lui ha alzato il livello e io ho dovuto organizzarmi – dice il tennista romano -. Sono stato bravo, sul 4-3, a tenere il servizio e cancellare una palla break che lo avrebbe portato a servire per il set. Mi sento in forma, è un febbraio positivo e cerco di essere sereno: vediamo se si può far bene». Adesso il prossimo ostacolo è di quelli insidiosi, Stefanos Tsitsipas, che la settimana scorsa ha vinto il torneo di Dubai dopo un`astinenza che durava da Montecarlo 2024. […] L`esame è di quelli più duri: nei 6 precedenti Berrettini ha battuto il greco solo una volta, sulla terra di Gstaad l`anno scorso, e sul cemento ha sempre perso. Tsitsi però è un giocatore incostante che vive di fiammate e le sventagliate di dritto anomalo dell`italiano potrebbero creargli difficoltà sul lato sinistro. Matteo deve crederci perché sta giocando un buon tennis e l`occasione è ghiotta: da quella parte di tabellone è infatti uscita la testa di serie n. 1, Alexander Zverev, eliminato da Griekspoor, e si potrebbe sfruttare il varco per sognare. L`altro azzurro presente al 3° turno è Lorenzo Musetti, che ha raccolto il testimone da Berrettini, chiudendo le sue fatiche un paio di ore dopo. Successo in tre set sul bizzarro russo Roman Safiullin con il punteggio di 7-5 5-7 6-2, tenendo bene di testa nel terzo set, quando ha sfoderato qualche sventagliata di rovescio da far spellare le mani e con una discreta condizione fisica, considerando il polpaccio destro fasciato. «Il bendaggio è più di aiuto a livello mentale che fisico: la vittoria dopo tre settimane di inattività è un buon segnale – dice Musetti -. È stata dura, ma ho alzato il livello quando serviva». Adesso Lorenzo, che sta cambiando notevolmente il movimento al servizio, più composto, stabile e con lancio di palla e posizione di partenza delle braccia differenti, avrà lo scontro con Arthur Fils. Il francese, n. 21 al mondo, ha perso l`unico precedente con il giocatore di Carrara, l`anno scorso sulla terra di Montecarlo. […] Anche per Musetti l`occasione è da sfruttare: dalla sua parte di tabellone è uscito il norvegese Ruud, potenziale macigno del turno successivo.

Berrettini e Musetti, speranze azzurre (Lorenzo Ercoli, Corriere dello Sport)

A Indian Wells è ufficialmente partita l`avventura di Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini. Con Jannik Sinner assente, l`Italia si affida agli altri pezzi da novanta. Teste di serie numero 15 e 28, Lorenzo e Matteo hanno sfruttato il bye al primo turno e poi esordito con vittorie solide due notti fa: Musetti ha superato Safiullin 7-5 5-7 6-2, mentre Berrettini ha regolato O`Connell 6-2 7-6. Da oggi però il banco di prova si farà ben più impegnativo. Per Musetti, che contro Safiullin ha vinto un terzo set rocambolesco rimontando due volte un break di svantaggio prima di scappare sul 6-2, l`ostacolo sarà il classe 2004 Arthur Fils. L’unico precedente è a favore dell`azzurro, che l`anno scorso lo ha battuto sulla terra di Montecarlo. Ma sul veloce sarà una sfida diversa. Matteo andrà invece a caccia di una rivincita, dato che già al terzo round sarà chiamato alla sfida con Tsitsipas. Il greco, rinato dopo il cambio di racchetta, la scorsa settimana ha sconfitto il romano in tre set nei quarti di Dubai prima di vincere il torneo. Matteo però sta crescendo fisicamente e proverà a rifarsi. Nella giornata di ieri si è invece conclusa l`ottima avventura di Matteo Gigante, che dopo essersi qualificato e aver passato il primo turno, si è arreso con onore al numero 4 del mondo Fritz con il punteggio di 6-3 7-5. Tra le donne avanza Lucia Bronzetti: sconfitta 6-3 7-5 la polacca Frech. Dopo un febbraio disastroso, sono andate in fumo le speranze di riscatto di Alexander Zverev. Anche in California, il tedesco è uscito subito di scena, dicendo così quasi addio al sogno di diventare numero 1 prima del rientro di Sinner. La matematica gli lascia ancora uno spiraglio, ma richiederebbe una perfezione che, tra Buenos Aires, Rio, Acapulco e Indian Wells, non ha mai mostrato nelle ultime settimane. «All`inizio diventare numero 1 era un obiettivo. Adesso di meno, perché sto giocando malissimo. Per superare Sinner devo vincere tornei e da febbraio non ho più superato un secondo turno», la delusione del teutonico dopo il 4-6 7-6(5) 7-6(4) incassato contro Tallon Griekspoor. Diventeranno almeno 45 le settimane di Jannik Sinner in vetta al ranking mondiale. Nessuno potrà superarlo prima della conclusione del Masters 1000 di Montecarlo, e in generale la strada dei rivali è in salita. Oltre a Zverev in difficoltà, Alcaraz dovrebbe raccogliere 3620 punti tra Indian Wells e Madrid, passando per Miami, Montecarlo e Barcellona. Un`impresa tutt`altro che semplice. […]

Berrettini formato Sinner. E Zverev gioca per Jannik (Daniele Azzolini, Tuttosport)

Nuovi riti si consumano tra le quinte di un Masters che l`anno scorso dipingeva di arancione volti e parrucche, dando forma alla prima conventicola delle Carota Lady, emanazione femminile dei primigeni Carota Boys, i tifosi di Sinner con tessera ad honorem. I riti facilitano la vita, si sente dire, ma non sempre sono di facile delineazione se manca la materia prima. Nella scafatissima California dei trumpiani più ricchi di Trump e degli attori tutti o quasi schierati contro, servono messaggi forti, che spalanchino le porte della passione. Un anno fa l`ammirazione assoluta per il giovane dai capelli rossi che aveva da poco vinto il primo Slam e giungeva da queste parti forte di un`imbattibilità di 12 incontri filati, poi saliti a 16, mantenne alto il fuoco della curiosità. Tutti volevano conoscerlo, ammirarlo, misurarne la crescita. Quest`anno il piatto è più freddo, ma può funzionare addentrarsi nelle pieghe del torneo, per scoprire un manipolo di americani che vuole essere protagonista e un Berrettini che gioca in grazia delle divinità tennistiche, con tutto quel che di sospirosa evocazione d`inaudite trasgressioni c`è nel suo nickname di hammer il martello umano. Applausi partecipati quando si cambia la maglietta, fischioni alla Trapattoni da parte dei più sfacciati (uomini e donne), e promesse di nuovi sogni a venire quando Matteo avverte Tsitsipas, prossimo avversario, di avere un conto aperto con lui. Si tentano anche sondaggi via web sui russi del torneo, per scoprire quanto piacciano agli americani ora che la politica mondiale sembra portare a nuove vicinanze, se non addirittura ad alleanze mai praticate, ma il responso è tiepido, seppure non ve ne sia uno, tra di essi, che abbia voluto la guerra in Ucraina. Medvedev, Rublev, Khachanov, Safiullin finito per le terre contro Musetti, sono tutti giocatori capaci di dispensare del buon tennis, ma facili a soccombere sotto il peso dei loro problemi personali irrisolti. Questo pensano di loro i californiani che vivono sulla faglia di San Andreas. Anche Sascha Zverev è un russo. Non di nascita, dato che è di Amburgo. Ma di famiglia. E di indole, incline a sentirsi straripante di vigore fisico ma facile alle rotture prolungate, come nel trotto i purosangue più fragili. La sua imperizia nel coltivare gli obiettivi che si propone è degna di aneddoti. Quando dice frasi come «questo è lo scopo» e «conosco la via» state sicuri che otterrà l`esatto opposto. Era il più titolato per dare fastidio a Sinner, non proprio vicino come punti ma l`unico a poterci provare, e ha scelto la strada della terra rossa sudamericana per preparare il cemento di IW e Miami, un Sunshine Double che ora rischia di costargli parecchio. Doveva scalare 200 più 400 punti, i quarti in California, le semifinali in Florida, e i primi 200 li ha giù salutati perdendo in secondo turno con Griekspoor, ovviamente dopo
aver dominato il primo set e rimontato il secondo con quattro game filati. Ma quando è giunto a giocarsi la vittoria, sul proprio servizio, non ne ha più azzeccata una. «Forse ho sbagliato qualcosa» ha ammesso Sascha in conferenza stampa. Poteva preparare il Sunshine Double nei tornei in cemento europei, peraltro vicini a casa. Invece ha rimediato un quarto di finale a Buenos Aires e due sconfitte da dimenticare. Ora la terza… Era a 3.195 punti da Sinner finirà a 3.385. Potrebbe ancora farcela, ma dovrà rimediare 2.495 punti da qui al 21 aprile, al netto dei punti da scalare che saranno 500. I tornei in calendario gli mettono a disposizione 2.700 punti. rirnpresa, come si vede, è tutt`altro che facile. «Più che pensare al n. 1 devo capire come tornare a vincere» è l`ultima massima da tenere a mente… […] Altro tipo di russo Roman Safiullin, avversario di un Musetti in campo con gambaletto protettivo alla gamba destra per evitare ricadute al polpaccio. Quasi un giocatore classico, Roman, rispetto ai connazionali, ma anch`egli alle prese con infortuni e non esattamente un cuor di leone. Match a conduzione sincopata, subito 3-0 avanti Musetti, con una palla per il 4-0. Persa quella, ecco Safiullin recuperare e avere lui una palla per il 5-3. Conclusione al dodicesimo game, ripetuta da capo nel set successivo, con la vittoria di Musetti nel primo e di Safiullin nel secondo. Terzo set aperto alle più svariate istanze, ma di fatto subito chiuso dagli errori del russo. Musetti avrà Fils nel prossimo turno (1-0 per l`italiano). «La verità è che non ci ho mai giocato sul veloce – dice Lorenzo -. Lui è rapido, aggressivo. Sarà un bel test. Sto lavorando molto sul servizio e devo continuare a farlo». Gioca bene Berrettini, che nasconde la palla a O`Connell nel primo set. L’australiano – già incontrato e battuto a Dubai – è di quelli che a un tie break ti costringono sempre. Poi lo perde (4 su 4 con Berrettini), ma fa la sua figura, da bravo operaio specializzato della racchetta, tipico di uno che si prese un anno sabbatico per lavorare nei cantieri di rimessaggio barche a Sydney. Berrettini lo apprezza molto, perché lo fa sudare, e alla fine gli fa sempre dei gran complimenti. Di certo c`è che il livello raggiunto da Matteo è molto vicino a quello degli anni trascorsi in Top10, e dopo aver dominato il primo, quando l`australiano ha tentato la riscossa, ha saputo annientare i pericoli giocando di forza e con grande coraggio i punti più difficili. […]




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