Il giocatore più bello del circuito: incoronato Matteo Berrettini
Habemus Papam. Il podcast “Nothing Major” condotto da quattro ex tennisti statunitensi, che come ci dice il nome del loro spazio intrattenitivo hanno in comune una medesima mancanza nel palmares delle loro carriere: l’assenza di titoli Slam. Il quartetto è composto da John Isner, Jack Sock, Steve Johnson e Sam Querrey, i quali hanno deciso di ironizzare sulle rispettive zero conquiste Major.
Nel corso delle trasmissioni settimanali, tenendo fede al proprio spirito scanzonato, tra il serio e faceto hanno deciso di istituire un concorso online per eleggere il tennista più bello del circuito ATP. Ogni puntata, hanno presentato alla community due diversi giocatori, tra cui gli ascoltatori avrebbero dovuto esprimere una preferenza tramite sondaggio, non prima di aver perfino redatto un tabellone tennistico con tanto di teste di serie.
Tanti i nomi prestigiosi in gara: tuttavia, solamente due sono arrivati fino in fondo sbaragliando tutti gli ostacoli palesatesi sul loro cammino. Nella metà alta del seeding, eliminati in successione Mikhail Kukushkin, Ben Shelton e Grigor Dimitrov; nella parte bassa gli appassionati hanno premiato Tommy Paul portandolo fino alla finalissima a discapito di bellocci del calibro di Thanasi Kokkinakis, Lorenzo Musetti e Casper Ruud
Perciò, main-draw da 16 giocatori con quattro sfide da dover conquistare per alzare al cielo il conteso riconoscimento. Ma non abbiano ancora svelato colui che ha maramaldeggiato nella parte superiore del draw: nessuna sorpresa, a dominare in lungo e largo è stata la testa di serie n° 1 Matteo Berrettini.
Nella giornata di martedì, altamente condizionata dalla pressante e sistematica pioggia, il sorriso a Tennis Paradise ce l’hanno regalato due dei protagonisti di “Niente Slam”: Johnson e Querrey che nel parcheggio dell’Indian Wells Tennis Garden hanno consegnato al tennista romano il trofeo per il vincitore del premio ‘Hottie Bracket 2025’.
La foto che immortala i nostri tre eroi, vede il premiato al centro attorniato dai due americani: oltre al trofeo vero e proprio, realizzato naturalmente in plastica, anche la fascia con la didascalia Winner assieme ad un curioso manifesto. In realtà, è un buono dal modico valore di 15 dollari da utilizzare presso la catena di ristoranti “Olive Garden”, probabilmente il meno autentico dei ristoranti italiani negli Stati Uniti. Il torneo in campo per Berretto si sarà pur concluso al terzo turno, ma come confermano i nostri inviati Luca Baldissera e Vanni Gibertini parlandoci delle attempate signore della California in totale brodo di giuggiole per Matteone nazionale o ancora il finalista sconfitto che a Tennis Channel si lascia andare ad una confidenza sognante: “Mi addormento ogni notte volendo essere Matteo“, insomma ci fanno capire che Matteo Berrettini in fondo può anche perdere a tennis ma avrà sempre vinto alla lotteria estetica.
Lo “gnocco più gnocco” del Tour è lui, ora l’Italia ha due numeri 1 al mondo.