ATP Roma, Sinner: “Avrei dovuto giocare un paio di punti diversamente. Di solito non sbaglio certe scelte”
Da Roma, il nostro inviato
Jannik Sinner ha giocato un grandissimo torneo, e un ottimo primo set in finale, ma non ce l’ha fatta. Ad uscire con il trofeo degli Internazionali BNL d’Italia 2025 è stato Carlos Alcaraz, protagonista di un’ottima finale, soprattutto di un grande secondo set, dove l’azzurro è un po’ mancato. Ma, al di là della partita finale, rimane la grande soddisfazione dell’ultimo atto raggiunto subito, dopo 3 mesi di stop, proprio a Roma. E sono tante le cose positive da portare con sé, come spiega nella conferenza stampa post match.
“L’anno scorso a Parigi era diversa la situazione, la condizione”, spiega l’azzurro parlando della semifinale dello scorso Roland Garros, “per cambiare livello devo cambiare piccole cose. Sicuramente il movimento, anche capire dove stare a volte è un po’ diverso tra cemento e terra. Ma in generale era un buon test per vedere dove sono sulla terra battuta, buono giocare prima di due Slam contro di lui. Dobbiamo migliorare, è la superficie dove faccio più fatica. però è il primo torneo, la superficie che mi piace di meno…fare finale è buono. Devo alzare l’intensità per Parigi e e tenerla per più tempo possibile“.
Sicuramente, come al solito, ci sono delle cose da migliorare, dettagli su cui lavorare…come le scelte: “Sono molto felice di questo torneo, spero di poter giocare bene anche a Parigi. Dopo 3 mesi questo significa molto per me e il mio team. Questa è una buona lezione per Parigi. Esperienza meravigliosa giocare in Italia, a Roma. Mi hanno trattato come un bambino, il supporto era incredibile. Sono più vicino di quanto mi aspettassi al mio livello, i match sono stati buoni ma potrebbe andare meglio. Alcune scelte a volte, tornando indietro avrei giocato un paio di punti diversamente. Li avrei giocati in maniera diversa, ho giocato alcuni match davvero buoni. Ora un paio di giorni per riposarmi, e guarderò avanti“.
Sinner commenta anche quanto sia importante riabituarsi e migliorare sulla terra: “L’andare avanti o essere più aggressivo è un dettaglio. Ma in generale devo migliorare come muovermi sulla terra, perché così vedi queste occasioni, lo step successivo è in automatico. Mi mancano un po’ di partite, di questi punti importanti come 15-40, 6-5. Ed è difficile che sbagli la scelta…ma può succedere, è il bello e brutto del tennis che momenti del genere ti possano cambiare la partita. Oggi era una bella lezione, a volte ci è girata non benissimo come il dritto poco fuori sul 40-40. Abbiamo giocato bene, ora l’obiettivo è ripartire bene a Parigi“.
Riguardo alla partita di oggi e al fronteggiare Carlitos: “Oggi ci siamo preparati benissimo per la partita, un po’ come ci aspettavamo. Il mio gioco quando gioco bene dà fastidio ad Alcaraz, quando gioca bene lui dà fastidio a me, ed ha gestito meglio alcune situazioni. Poi appena cali un pochino contro giocatori del genere è difficile recuperare. Lui sa far più cose, si muove meglio, però proprio su quelle robe lì devo migliorare, anche durante il torneo a Parigi, perché serve un po’ di tempo. Ma siamo a un buon punto per essere al primo torneo“.
In chiusura quanto hanno fatto bene il pubblico e le emozioni qui a Roma, anche guardando a Parigi: “Rientrare a Roma mi ha dato tanto sulle emozioni, coraggio e confidenza. Parigi sarà diverso e così le emozioni, saliranno le tensioni. Lo Slam per me è ancora più importante, ma mi piace. Ho sempre voluto giocare gli Slam e far bene lì. Turno dopo turno (speriamo ci sarà a Parigi, ride), giorno dopo giorno diventa sempre più difficile. Come qua perché sono più difficili gli avversari ma cambia anche la tensione“.