ATP Ginevra: Djokovic festeggia il compleanno vendicandosi di Arnaldi
[2] N. Djokovic b. [8] M. Arnaldi 6-4 6-4
Non c’è modo migliore per festeggiare il compleanno se non con una vittoria. Novak Djokovic ha spento trentotto candeline nella giornata di giovedì e con un doppio 6-4, dopo un’ora e trentotto minuti ai quarti di finale del Gonet Geneva Open, si è vendicato di Matteo Arnaldi, che a Madrid lo aveva sconfitto in due facili set.
Non è stata una prova del tutto positiva quella del ventiquattro volte campione Slam, molto nervoso per tutta la durata dell’incontro a differenza del primo turno dominato in scioltezza contro Marton Fucsovics. Molti errori da ambo i lati hanno scandito la partita, che solo nel secondo parziale ha acquistato un po’ di brio. Infatti, se nel primo set Nole si è portato avanti un break fino alla chiusura della frazione, nel secondo il 24enne sanremese è stato capace di salire sul 4-1, salvo poi subire la rimonta del suo sfidante. Cinque game consecutivi e successo intascato per la seconda testa di serie in tabellone, decisamente più incisiva del rivale quando si è trattato di mettere i piedi dentro il campo sulla seconda avversaria (43% di conversione con la seconda per Arnaldi, 78% per Djokovic).
Pass staccato per la semifinale quindi: la 194esima a livello ATP, la 51esima sulla terra rossa. Qui, per il tennista di Belgrado, il vincente del match tra Alexei Popyrin e Cameron Norrie. Chissà che il centesimo titolo, da lui tanto bramato, non arrivi proprio a Ginevra. Sarebbe di certo un bel biglietto da visita in vista dell’imminente Roland Garros.
Primo set: Djokovic non fa sconti. Conquista break e parziale
Arnaldi mette in mostra sin da subito tutte le sue qualità dal lato destro del campo. Tre vincenti lasciano fermo Djokovic, una smorzata sigilla il tutto e consegna al 24enne azzurro l’1-0. Nonostante sembri soffrire un po’ il freddo svizzero delle otto di sera, il neo-trentottenne di Belgrado (li compie oggi) smista bene le direzioni da fondocampo e anche lui a 30 tiene il primo turno di battuta. Insiste con le palle corte Matteo; ma dall’altra parte della rete Nole si fa trovare pronto, risponde bene sia di dritto che di rovescio e alla terza opportunità durante il terzo gioco conquista il break.
Il campo risulta un po’ pesante, ma ciononostante il numero 39 al mondo lascia andare il braccio senza freni inibitori. Le sue accelerazioni gli permettono di portare il serbo ai vantaggi. Il finalista di Miami però qui si dimostra più concreto e allunga così sul 3-1. La prima di servizio salva ancora Djokovic nel suo turno di battuta successivo. Lo stesso accade nel gioco seguente ma a parti invertite, con il giocatore sanremese che rimonta da 0-30 a suon di ottimi servizi che gli permettono di rimanere in scia.
Pare molto nervoso il secondo favorito del seeding, che continua comunque a mettere in mostra un gran tennis a tutto campo. E ci riesce anche al momento di chiudere la frazione. Recupera da 0-30 e dopo cinquantatré minuti si assicura il 6-4.
Secondo set: Djokovic si addormenta, ma si risveglia con cinque giochi consecutivi e vince la sfida
Cerca di scuotersi il semifinalista di Montreal a inizio secondo set. Con il colpo di inizio gioco l’allievo di Alessandro Petrone pare molto centrato al contrario di Nole, che commette qualche sbavatura e nel quarto game concede le prime due palle break del suo torneo. Il protetto di Dusan Vemic spedisce un rovescio fuori di pochi centimetri e spacca la racchetta per terra. Break Arnaldi. Quest’ultimo rimonta poi da 0-30 con carattere, ottime soluzioni e allunga sul 4-1. Pasticcia molto però nel gioco seguente in battuta. Offre tre palle break filate al semifinalista dell’Australian Open, che alla terza chance converte grazie a un doppio fallo azzurro e si riavvicina sul 3-4.
In scioltezza agguanta pochi istanti dopo la parità e nel nono game disegna angoli impressionanti con i colpi a rimbalzo che gli permettono di arrivare ancora una volta a palla break. Nelle prime due è bravo Arnaldi, ma nella terza un vincente di dritto regala a Djokovic break e possibilità di servire per mettere le mani sulla vittoria. Senza problemi il numero 6 al mondo arriva al traguardo dopo un’ora e trentotto minuti. Il successo è suo con lo score di 6-4 6-4.