Roland Garros: Vekic vince una battaglia con Blinkova, Zheng controlla Pavlyuchenkova. Out Kostyuk
Dopo i comodi successi in avvio nelle prime ore di domenica di Svitolina e Sabalenka, la prima giornata prosegue con tante certezze, ma anche qualche sorpresa. Di seguito il racconto dei match.
[8] Q. Zheng b. A. Pavlyuchenkova 6-4 6-3
Passa il turno come da pronostico Qinwen Zheng ai danni di Anastasia Pavlyuchenkova, ma l’adattamento ai campi e alle palline va approfondito nei prossimi turni, perché qualche problema la campionessa olimpica in carica lo ha denunciato, soprattutto sulla parte destra del campo.
La favorita numero otto del torneo, decisamente in crescendo di risultati con i quarti di Charleston e la semifinale a Roma, riesce prendere in velocità la rivale sin da subito con il suo palleggio profondo; la tennista cinese scambia con buonissimi tempi di reazione e per l’atleta russa non è possibile manovrare come più le piace, ovvero con gli appoggi comodi. Per Zheng il break nel secondo game arriva nel cuore di una serie di nove punti consecutivi per la giocatrice asiatica, al termine della quale Pavlyuchenkova si porta sull’1-3. La finalista dell’edizione 2021 si affranca dai timori di inizio match cercando di avvicinare in risposta la linea di fondocampo e in generale di spingere di più.
Anastasia è brava a sorprendere la rivale, costringendola a compiere un passo indietro e recuperando il punteggio fino al 4-4, ma quando deve servire per rimanere nel set sul 4-5 Zheng torna a vivacizzare lo scambio accorciando e chiamando la russa a rete, zona per lei proibita sia per questioni di tocco che soprattutto di scarsa mobilità laterale. C’è quindi un nuovo break, Zheng coglie tutti e otto i punti seguenti il 4-4 e chiude il parziale al decimo game.
La tennista di Shyian dà l’impressione di poter prendere in rapidità la rivale e nella seconda frazione la coglie ancora impreparata e la punisce pungendo con il rovescio, colpo che porta con migliore tempismo rispetto al dritto. C’è dunque anche qui un break che favorisce il 3-1 per Zheng, che però non dà seguito all’impresa e si fa subito rimontare, per poi tornare ad alzare il ritmo e a ritrovare il break di vantaggio sul 4-2.
Servizio e dritto non stanno assistendo la favorita del match come nei giorni migliori e lasciano spazio alle speranze di Anastasia, che con un dritto lungolinea sfrutta la palla-break del 3-4, quarto game consecutivo contro il servizio nel set. Pavlyuchenkova continua però a servire male; la prima palla cade nel rettangolo giusto appena più di una volta su due e di nuovo Zheng le toglie la battuta. Sul 5-3 però il braccio della tennista di Cina non trema e le facilita il passaggio al turno successivo, dove trova la colombiana Arango.
D. Yastremska b. [WC] D. Aiava 7-5 6-1
Dayana Yastremska si impone facilmente ma non prima di aver lottato duramente per tutto il primo set contro l’australiana Destinee Aiava e si qualifica per l’incontro di secondo turno, che la vedrà impegnata con Diana Shnaider. La tennista ucraina spinge sull’acceleratore senza riserve come la sua natura le suggerisce e alterna errori a soluzioni egregie, che marcano una importante differenza in termini di efficacia dei colpi e le consentono il break nel quinto game. Yastremska manca due palle-set nel nono gioco e nel game successivo cede la battuta alla rivale.
L’atleta di Odessa rimette ordine nel suo tennis e torna a prevalere nel palleggio, cogliendo un nuovo break nell’undicesimo game e chiudendo il parziale poco dopo: per lei tre ace e tre doppi falli, quindici colpi vincenti e quattordici errori non forzati. La seconda frazione trascorre con molti meno pensieri per la favorita dal momento che Aiava scende di livello e prende a sbagliare con maggiore frequenza; Yastremska prende il largo con due break e si chiude la pratica al settimo gioco.
[11] D. Shnaider b. [Q] A. Sobolieva 7-6(3) 6-2
Diana Shnaider passa il turno ma fatica più del previsto contro la coetanea ucraina Anastasia Sobolieva, atleta leggera ma dotata di movimenti fluidi e di indiscutibile coraggio. Sobolieva mostra presto di poter contare su due colpi di rimbalzo ficcanti, sia in profondità che il diagonale; molto spesso in realtà escono dalle righe, ma è interessante l’impavidità e la spregiudicatezza con cui li scaglia, accettando la sfida aperta con la rivale, certamente dotatissima in termini di potenza. Come detto, per l’ucraina ci sono soprattutto errori, ma dopo cinque game persi Sobolieva inquadra il campo e cerca senza paura lo sfondamento contro la numero 11 del seeding. Anastasia è così protagonista di un recupero straordinario che la porta a servire per il set sul 6-5, dopo aver annullato due setpoint nel decimo game e soprattutto dopo aver ribaltato il peso del palleggio, costringendo sulla difensiva Shnaider che a sua volta sbaglia per nervosismo alcune soluzioni che agevolano ulteriormente la rimonta della sua avversaria.
Sobolieva si concede anche un paio di applausi per sottolineare altrettante prodezze della russa; Shnaider si porta sullo 0-40 e contemporaneamente cade per una storta alla caviglia destra. Questo non le impedisce di conquistare il tie-break e di vincerlo con intelligenza e coraggio, raccogliendo dapprima alcuni errori della rivale, in probabile fase di pausa dopo il recupero, e spingendo poi con il dritto dal centro verso destra: 7-3 in un’ora e due minuti.
Solo tre settimane separano le due ventunenni, che in classifica sono divise da 219 posizioni, essendo Sobolieva al numero 230. La qualificata di Dnipro non smette di credere alle sue chance e spinge con rinnovato coraggio; Shnaider dal canto suo non mostra di soffrire conseguenze dopo la caduta nel primo set e non si nasconde. Il match è piacevole ed emozionante e il primo break giunge sul 2-2 a premiare l’umiltà della russa, che resiste alle stoccate della rivale e di rimessa opera la differenza: la palla-break è uno magnifico cross di dritto stretto in reazione a un dropshot. La sconfitta parziale non sembra causare lesioni all’umore della giovane ucraina, ma le resistenze fisiche sono forse in calo e da quel momento in poi il pallino dello scambio passa completamente nelle mani di Diana, che infila altri tre game e passa il turno; il prossimo match la vedrà impegnata con un’altra atleta ucraina, Dayana Yastremska.
E. Arango b. A. Eala 6-0 2-6 6-3
La colombiana Emiliana Arango, segnalatasi in quanto finalista a Merida contro Emma Navarro (punteggio finale 6-0 6-0), fa buon esordio a Parigi superando in tre set Alexandra Eala, da due giorni ventenne e capace di raggiungere la semifinale di Miami. Dopo un primo parziale dominato e vinto in soli 6 game, Arango deve fronteggiare la reazione della ragazza filippina, che serve meglio la prima palla e angustia maggiormente in risposta l’atleta sudamericana; Eala si aggiudica la frazione per 6-2 lasciando solo quattro colpi vincenti ad Arango.
La colombiana parte senza freni del set decisivo e si aggiudica i primi nove punti; Eala non crolla e ricuce il punteggio sull’1-2 ma Arango è brava a non concedere che qualche punto nei propri turni di servizio, cogliendo un 89% di trasformazione con la seconda battuta. La giovane tennista asiatica non trova modo così di recuperare alle difficoltà di inizio set e si arrende concedendo un secondo break, quello che fissa il punteggio del parziale sul 6-3. La prossima avversaria di Arango sarà la favorita numero otto del torneo Qinwen Zheng.
[18] D. Vekic b. A. Blinkova 7-5 6-7(4) 6-1
Sascha Bajin, coach di Vekic, chiede alla sua pupilla di spingere di più in risposta, dopo che Blinkova ha operato il break nel quarto gioco. La tennista croata esegue e ritrova l’equilibrio nel conto dei break, ma non le riesce il bis perché l’atleta russa si disimpegna bene disinnescando alcune palle corte e spingendo a sua volta in contropiede. Più compassata Donna, più frenetica, anche tra un punto e l’altro, Anna, l’atleta croata sta disputando una prova più che egregia alla battuta e raggiunge il 5-5 con nel carniere sei ace e alcuni servizi vincenti: Vekic ha concesso in cinque turni alla battuta solo cinque punti, quattro dei quali quando ha subito il break.
La tennista di Osijek esagera con la palla corta di rovescio, che avvantaggia la rivale in avanzamento, ma il servizio di Blinkova si rivela insufficiente a tenere lontano Donna, che conquista quattro palle-break e converte l’ultima; per lei un inizio di dodicesimo game con un dropshot vincente, perfetto nella misura. Il 40-15 arriva nella stessa elegantissima maniera e il set si completa con un servizio vincente: 7-5 in 55 minuti, 25 colpi vincenti a 8 per chi ha vinto. Il cammino di Vekic sembra alla svolta con il break che la porta sul 2-1 nel secondo parziale, ma qui l’atleta croata soffre di un sensibile calo nella risorsa che aveva determinato la sottile differenza tra le sfidanti nella prima partita: il servizio perde efficacia, gli ace da sei passano a uno solo e i doppi errori sono ben cinque, fallo commesso solo in una occasione nella frazione d’esordio. Il set arriva al tie-break perché Donna ritrova il colpo di inizio gioco e può così riparare nel tredicesimo game: l’atleta croata sale fino al 3-0 ma da qui in poi smarrisce il filo del suo tennis, mentre Blinkova si incita sempre più rumorosamente e vince sette degli ultimi otto punti, spostando la decisione finale al terzo set.
Vekic racimola un po’ di verve supplementare e si procura le prime due occasioni di break nel secondo gioco, ma il braccio le trema quanto basta per incoraggiare i tentativi di rientro di Blinkova; nel quarto c’è un’altra coppia di chance e stavolta Donna toglie il servizio ad Anna. È il momento decisivo del match perché la giocatrice croata prende a giocare con meno fretta e paura, mentre Blinkova cala dal punto di vista fisico: Vekic chiude 6-1 e sfida la vincente tra Garcia e Pera.
[Q] S. Bejlek b. [26] M. Kostyuk 6-3 6-1
La gran sorpresa di giornata arriva dalla qualificata ceca Bejlek, che lascia solamente quattro game a Marta Kostyuk. Ed era pure partita bene l’ucraina, brava a portarsi subito sul 2-0 vincendo un game fiume ad inizio partita. Con il passare dei minuti però la ceca è entrata nel match, ottenendo uno dopo l’altro tre break consecutivi, che le hanno permesso di strappare 6-3 il primo parziale. Ancora più a senso unico il secondo, con Kostyuk che finisce subito sotto 2-0, si sblocca ma vede poi la sua avversaria infilare altri quattro giochi di fila. Finisce 6-3 6-1 per Bejlek, che sfiderà Cristian o Birrell prima di un eventuale terzo turno contro – molto probabilmente – Iga Swiatek.