ATP Challenger Bergamo: Maestrelli trionfa e vola in alto come non mai
La ventunesima edizione del Trofeo FAIP-Perrel, storica tappa del circuito Challenger, si è conclusa nel modo più auspicabile per il tennis italiano: il trionfo di Francesco Maestrelli. Il pisano, classe 2002, ha conquistato il suo quarto titolo Challenger in carriera e terzo nel 2025, chiudendo una stagione in crescita con una vittoria che vale oro.
La performance della finale, ma anche la forma superba dimostrata nell’arco dell’intera settimana, gli è valsa anche il nuovo best ranking alla posizione numero 138 ATP. Si tratta di appena 19 gradini più in alto rispetto a quanto citava l’entry list del torneo. Francesco era vice-campione dell’edizione del torneo giocata l’anno precedente a Rovereto (perse in finale 6-1, 6-3 da Luca Nardi). A Bergamo, invece, la vittima dell’ultimo atto è stata il tedesco Marko Topo, in tre set, con il punteggio finale di 3-6, 6-3, 6-1.
La vittoria alla ChorusLife Arena, di fronte agli oltre 2.500 spettatori, non è solo un trofeo. È la conferma di una continuità che ha permesso a Maestrelli di tornare a competere ai massimi livelli della categoria Challenger. Sui campi dell’arena il rimbombo delle battute sopra i 220 chilometri orari del pisano lo ha alzato sul gradino più alto del podio. E il suo rovescio, potente e preciso con cui sopperisce ai possibili miglioramenti sul lato del dritto, lo ha tenuto al sicuro anche in uscita dal servizio.
Tuttavia, il suo cammino in terra bergamasca non è stato affatto semplice, con ostacoli significativi fin dal primo turno. Il match più teso, infatti, lo ha avuto contro Emil Ruusuvuori, superato solo al tie-break del terzo set. Il resto del percorso è stato piuttosto semplice sulla carta, anche se in realtà molto intenso. Basti pensare che il set vinto per 6-3 del match tra Francesco e il belga Gadamauri è stato rimontato partendo sotto di due break.
Nella finale, il giocatore a comandare nel gioco è sempre riuscito a imporsi anche nel punteggio. Dopo un secondo set in cui Topo ha tentato di tenere le redini della partita, è stato rapidamente disarcionato dall’italiano. Il terzo e decisivo set si è infatti trasformato in un monologo del pisano, che ha messo a Topo una pressione costante, finendo per sgretolarne la resistenza. Con un break immediato in apertura e la sua successiva conferma, Maestrelli ha preso il largo, chiudendo rapidamente il set per 6-1.
Il 2026 potrà rivelarsi l’anno giusto per entrare a far parte della Top 100 mondiale. Le armi per arrivarci ci sono, i miglioramenti per restarci, e salire ulteriormente, pure. Come lo stesso Maestrelli ha dichiarato ai microfoni del torneo:“Mi sento più completo rispetto a 1-2 anni fa, però sono ancora un cantiere aperto. Questo successo mi dà grande fiducia perché, nonostante l’altezza, mi sono sempre considerato un giocatore da terra battuta. Per questo, vincere in condizioni sulla carta ostiche vale tantissimo”. Da lunedì, Francesco Maestrelli sarà numero 1 nella Race verso Torino: magari non durerà molto, ma è pur sempre n. 1.
