Beyoncé, la lezione di body positivity dopo il parto
In «Homecoming: a film by Beyoncé», il docufilm dal 17 aprile su Netflix, Beyoncé parla della sua dieta estrema con cui dopo il parto gemellare si è rimessa in forma per salire sul palco del Coachella l’anno scorso, il festival di musica indie-rock che si tiene a Indio, in California.
«Per riuscire a raggiungere l’obiettivo, non mangio pane, carboidrati, zucchero, latte, carne, pesce, alcol», dice la voce fuori campo di Beyoncé, «e ho fame».
Beyoncé parla in modo molto intimo del suo viaggio post-partum, iniziato meno di un anno dopo aver dato alla luce Rumi e Sir. Come aveva già rivelato nella cover story di settembre di Vogue America, è diventata vegana temporaneamente, ha rinunciato al caffè, all’alcool e a tutte le bevande alla frutta.
«Pensavo che non sarei più stata lo stessa fisicamente, che non avrei più avuto la stesa forza e la stessa resistenza», dice Beyoncé. «Ho dovuto ricostruire il mio corpo». Quella ricostruzione è arrivata dopo essere rimasta a letto per un mese per un taglio cesareo d’emergenza eseguito per preeclampsia, una sindrome che colpisce le donne incinte, detta anche gestosi e che ha causato l’arresto cardiaco di uno dei suoi due bambini. Aggiungete la cura dei gemelli appena nati, una bambina di sei anni, un matrimonio e un intenso programma di allenamento, e inizierete a capire la portata del compito da svolgere. «La mia mente non era lì. La mia mente voleva essere con i miei figli. Quello che la gente non vede è il sacrificio», spiega attraverso la voce fuori campo nel nuovo film.
Oltre alla dieta estrema di cui si sta parlando molto in rete, nel documentario emerge una lezione più importante che Beyoncé ha imparato e da cui possiamo prendere spunto. L’intensità della sua routine ha portato a una consapevolezza chiave per prendersi cura di sé stessa. «Mi sono decisamente spinta oltre quello che potevo, e ho imparato una lezione molto preziosa», dice. «Non mi spingerò mai più così lontano». Grazie a tutto questo, ha imparato un nuovo modo di apprezzare il suo corpo, come aveva già raccontato a Vogue. «Le mie braccia, le spalle, il seno e le cosce sono ancora più piene. Ho un po’ di pancetta da mamma, ma non ho fretta di liberarmene. Penso che significhi essere reali».
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