Pink e il dolore di un aborto: «È come se il tuo corpo ti odiasse»
Pink, 39 anni, oggi è una donna risolta. Un marito Carey Hart, due biondissimi figli: Willow, 8 anni e Jameson Moon, 2, una stella appena conquistata sulla Walk of Fame, una carriera ventennale nella musica. I traumi del passato, però, la cantante non li nasconde. Nel suo ultimo album, Hurts 2B Human, appena rilasciato c’è infatti una canzone molto particolare, Happy. «Da quando avevo 17 anni, ho sempre odiato il mio corpo/e sembra che anche il mio corpo mi abbia odiato», recita una strofa. E a Usa Today l’artista ha spiegato le sue parole: «La ragione per cui l’ho scritto è che ho sempre avuto questo corpo da ginnasta molto forte e da maschiaccio, ma non è solo per questo: a 17 anni ho avuto un aborto. E stavo per avere quel bambino».
E ancora: «Quando succede a una donna o una ragazza, senti come se il tuo corpo ti odiasse, come se il tuo corpo fosse rotto, e non fa quello che dovrebbe fare». Da allora Pink ha avuto altri aborti, ha imparato come affrontare il dolore: «Penso che sia importante parlare di ciò di cui ti vergogni, di chi sei veramente e del dolore che provi». Lei da anni va in terapia e questo l’aiuta ad affrontare i suoi lati più bui, nonostante siano «scomodi e dolorosi».
Un’altra cosa che aiuta, ha aggiunto, è avere un «sano senso dell’umorismo», specialmente quando le cose vanno male. Lei e Carey Hart, 43, hanno da poco festeggiato 13 anni di matrimonio. E praticamente da sempre seguono la terapia di coppia. Nel 2008 avevano annunciato la separazione, ma un anno dopo ce l’hanno fatta, sono ancora qui. «Veniamo da due famiglie distrutte, e non avevamo alcun modello per “come si tiene insieme una famiglia”. Non c’è un libro che dice: “Ecco come si fa”. Quindi andiamo in terapia, e funziona».
A lui ha dedicato molti dei suoi successi: «Mio marito è così carino, è la mia musa, e se non mi facesse incazzare di tanto in tanto non avrei molto da dire. Non sarei qui se non fosse per te. Non cambiare mai», ha dichiarato di recente. Quel che più conta, ha spiegato, quando si intraprende una carriera è non darsi mai per vinti: «C’è un grande potere nel credere in se stessi. Potresti non essere il migliore, potresti non essere il più bello o più alto, il più divertente o talentuoso ma se sei testardo, non ti arrendi e lavori sodo, nessun altro potrà essere quello che sei tu».