Facebook censura i tatuaggi post-mastectomia: la protesta
Un enorme gonfiabile a forma di seno, davanti agli uffici di Facebook a Londra. Lo ha installato Vicky Martin, una tatuatrice medica inglese, che disegna i capezzoli alle donne che hanno subito la mastectomia, per protestare contro il colosso dei social, che censura le sue foto come si trattasse di pornografia. Insieme a lei, altre 50 donne, molte delle quali sono clienti di Vicky Martin, si sono radunate davanti al quartier generale di Facebook per sostenere la tatuatrice, che ha contribuito con un prezioso tassello a farle stare meglio. «Si tratta solo di un tatuaggio, ma l’effetto è sorprendente», ha spiegato Amy Griffin, sopravvissuta al cancro: il suo capezzolo è quello che Martin ha scelto di mettere sul seno gonfiabile usato per la protesta.
Vicky Martin sa che i suoi tatuaggi aiutano le donne a sentirsi di nuovo «complete», dopo un lungo e difficile viaggio per riconquistare la salute. Ha spiegato che è particolarmente importante condividere le immagini su Facebook perché solo vedendole molte donne trovano finalmente il coraggio di contattarla. Ma, se il social continua a bloccarla, Martin non può rispondere alla loro richieste. Le donne non si rendono conto del blocco, e si sentono ignorate. La tatuatrice, inoltre, ha sottolineato che le immagini del suo lavoro vengono pubblicate esclusivamente all’interno delle pagine che trattano di mastectomia, e che sono gruppi chiusi.
Facebook non ha permesso a nessuno di parlare con Martin durante la sua protesta. Però ha rilasciato una dichiarazione alla Bbc che rivela che l’account è stato bloccato per errore. «Il profilo di Vicky non avrebbe dovuto essere bloccato: è stato un errore e ci dispiace per il disagio che ha causato. Sebbene la nudità non sia consentita, facciamo eccezioni per i post che sono chiaramente intesi come medici o educativi».
Ma, per Martin, le scuse non bastano. La tatuatrice vorrebbe lavorare insieme a Facebook per studiare nuove regole che aiutino le donne nella loro lotta contro il cancro al seno. «Facebook è una piattaforma straordinaria. Se usata correttamente, potrebbe dare molto a così tante donne: questo è tutto ciò che vorrei», ha detto Martin.
Al momento, le immagini di capezzoli femminili non sono generalmente considerate appropriate per la pubblicazione da Facebook, sebbene le foto di capezzoli maschili siano consentite.
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