Perché Danì Maison è l’unico ristorante italiano dei 10 più cool al mondo
È il ristorante Dani Maison di Ischia l’unico locale italiano entrato nella ristrettissima rosa dei 10 ristoranti più cool del mondo di Forbes. Il suo chef, Nino Di Costanzo, è bravissimo, la Michelin gli da due stelle, mentre invece non entra nella 50Best. Non è quindi il ristorante ai primi posti delle guide più note, ma esplorando il mondo, da Bangkok a Santiago del Cile fino a New York, secondo Forbes di italiano c’è solo lui. Perché?
Perché la classifica di Forbes non ha voluto selezionare (solo) la cucina più sublime, ma i luoghi che rappresentano la migliore esperienza culinaria del mondo. Per stilare la lista dei migliori 10, infatti, è stato chiesto a tre personalità autorevoli del mondo food internazionale – Kristian Brask Thomsen, ambasciatore culinario e regista pluripremiato; Gerhard Huber, una delle poche persone che ha cenato in tutti i ristoranti tre stelle Michelin del mondo; e Marco Invernizzi, primo discepolo non giapponese del miglior maestro di bonsai del mondo, con la passione di cercare e provare i ristoranti più innovativi – quali fossero gli indirizzi che li avessero colpiti di più. I 10 ristoranti dove mandare i loro amici una volta che si potrà tornare a viaggiare.
Il risultato? Sorprendente: «Nessuna delle scelte è particolarmente famosa», hanno commentato da Forbes, ma – aggiungono – hanno tutti una cosa in comune, la «grande bellezza». Ecco così che entra in scena Danì Maison che Forbes descrive come situato «in una delle isole più “dolce vita” del Mediterraneo». Qui noi vi raccontiamo perché provarlo almeno una volta nella vita.
CHI È NINO DI COSTANZO?
Affermatosi dopo diversi anni come chef al Manzi – ristorante con annesse terme ad Ischia – ha rinunciato a tantissime proposte solide per incoronare un sogno: rendere speciale la casa del padre, scomparso prematuramente. Così, nel 2016, apre Danì Maison che, nel giro di poco, ha raggiunto grandi successi. Ha guadagnato due stelle Michelin a pochi mesi dall’apertura, caso rarissimo. Da diversi anni, lo chef è organizzatore e promotore di «Ischia Safari» evento enogastronomico di beneficenza, e da poco è subentrato allo chef Gennaro Esposito nella direzione gastronomica dei ristoranti “IT” di Milano, Ibiza, Londra, inaugurando il nuovo a Tulum in Messico.
A CENA DALLO CHEF
L’esperienza da Nino di Costanzo, Dèpositaire Dom Perignon, appartenente al circuito Grandes Tables du Monde, è realmente indimenticabile. In una villa immersa in una giardino d’arte, dove sono esposte le opere dello scultore Lello Esposito, con una cantina che potrebbe far impazzire un qualsiasi appassionato di vini, con una carta ricchissima e un’ampia ricerca di etichette di territorio fino ad arrivare agli olimpi della viticoltura internazionale, qui, in questo contesto, lo chef porta in scena una cena che è un’opera d’arte.
«L’arte è ovunque al Danì Maison partendo dai piatti fino ad arrivare ai quadri sulle pareti. Dai dolci agli oggetti in giardino», dice Marco Invernizzi, uno dei tre «saggi» di Forbes. Anche la cucina di Di Costanzo è arte e seduzione. Parte dalla migliore materia prima e la trasforma in sogno, un’evoluzione moderna della tradizione campana con una lettura artistica. Così in uno dei piatti simbolo di Di Costanzo, la sua pasta e patate: trentotto diversi tipi di pasta e cinque differenti qualità di patate per un’esperienza unica in cui tutto è curato, in cui il mondo assomiglia a una favola, e il giardino in un luogo di meraviglia.
Quello che colpisce è la capacità di mantenere un filo conduttore unico in tutto il menù, il Mediterraneo. Proposto in maniera sottile e personale. Il mare e l’orto accostati con sensibilità gustativa, precisione tecnica e accuratezza estetica. Varcare l’ingresso del Danì Maison è come entrare nel Paese delle Meraviglie. Sfogliate la gallery per scoprire nel dettaglio i giardini e i piatti del Danì Maison