Da Buffon a Valentino Rossi, quelli che non mollano
Della serie: noi siamo infinito, per l’infradito c’è tempo. Highlander dello sport. Razza a parte, gente speciale. Campioni che spostano sempre più in là la fine della carriera. Non guardano indietro, pur sapendo di trovare bacheche piene di trofei. Guardano al futuro, oggi per loro è già domani. Voglia di smettere? Zero. Prendete Gigi Buffon. Potrebbe starsene a casa, in pantofole, sdraiato sul divano a giocare con i figli. Macchè.
«Ho messo un limite: il 2023, giugno», ha rivelato in un’intervista al Guardian. L’anagrafe del Gigi Nazionale parla di anni 43, più della metà spesi nella cornice di una porta di calcio. Nei suoi ventisei anni di carriera Buffon ha vinto tutto, scudetti in serie, coppe varie, soprattutto un Mondiale: ma quel tutto non è ancora abbastanza. Per il portiere della Juventus segreto del successo – e della resistere così a lungo ad altissimi livelli – sta in una frase. «Ricordo come ero e so come sono ora: è importante che a volte le cose vadano male. Come quando sbaglio qualcosa in una partita e mi abbatto: mi aspetto sempre il massimo da me stesso».
È l’ambizione la molla. La stessa di un altro campione eterno, Valentino Rossi. Il pesarese, 42 anni, alla stagione n.26 nel motomondiale, in Petronas con moto Yamaha M1, non pone limiti a se stesso: «Sono in forma, mi sento al top. Il Mondiale però dipende da troppi fattori». Ha ragione: Valentino – l’unico pilota nella storia del motomondiale ad aver vinto in quattro classi differenti – il Mondiale MotoGp non lo vince dal 2009.
Dodici anni fa. Una vita, per altri. Un pezzo di vita, per lui. Che sta in sella ad una moto da quando era bambino. E che non intende mollare. «Deciderò se continuare nel 2022 durante l’estate. Ora penso a questo Mondiale e dico che sarà bellissimo sfidare mio fratello Luca Marini».
Trovare sempre nuovi stimoli, per sentirsi sempre pronti a nuove sfide. Come Zlatan Ibrahimovic – impegnato in questi giorni a Sanremo. Il centravanti del Milan di anni ne ha 39. E per lui l’ultima stagione non è mai l’ultima. Lasciare il calcio? Non se ne parla. Anche se le tentazioni sono molte. Prima fra tutte il mondo dello spettacolo. Sul palco dell’Ariston Ibra se la sta cavando egregiamente. «Potrebbe essere il mio nuovo lavoro». L’ha buttata là, poi si vedrà.
Buffon, Rossi, Ibrahimovic. E come loro Tom Brady, che poche settimane fa, a 43 anni, ha colto il settimo tronfi nella NFL; e Roger Federer, King Roger che a 39 anni non vuole scendere dal poster. Campioni no limits, smettere non è un verbo che appartiene al loro vocabolario.