Tragedia a Milano, precipita un aereo da turismo contro un edificio: otto morti
«Aveva un motore in fiamme, poi l’ho visto scendere giù in picchiata». I testimoni oculari, interrogati sul posto da autorità e giornalisti, provano a ricostruire la dinamica del tragico incidente aereo che ha sconvolto la domenica di Milano. Intorno all’ora di pranzo, infatti, un velivolo da turismo con a bordo sei persone è precipitato nel quartiere di San Donato, schiantandosi contro una palazzina adiacente al capolinea della metro.
Era un volo privato, un Pilatus PC-12 diretto in Sardegna, ad Olbia. A bordo, stando alle prime informazioni, c’erano otto persone, un famiglia francese, compreso un bambino, e il pilota, di origine tedesca. L’impatto è stato devastante, nessuno si è salvato: la palazzina di due piani – fortunatamente vuota, in ristrutturazione, adibita a uffici e parcheggio per autobus – ha preso fuoco in pochi secondi, creando una colonna di fumo.
L’aeroporto Forlanini, dal quale l’aereo era appena decollato dal terminal dei privati, è stato chiuso per una decina di minuti, su indicazione Enav, per capire cosa fosse accaduto e l’impatto sul traffico. Diversa la situazione a terra, dove i Vigili del Fuoco sono intervenuti prontamente per placare le fiamme e hanno recintato la zona intorno a via Marignano, chiudendo per precauzione anche il maxi parcheggio multipiano dell’Atm.
«Ero a casa, ho sentito un rumore sordo, forse del motore che non funzionava. Non ho fatto in tempo ad affacciarmi che c’è stato il botto», racconta un abitante della zona. «Sembrava un tuono, all’inizio non pensavamo fosse un aereo perché qui sopra ne passano a decine ogni giorno. Poi abbiamo visto il fumo». «Quando sono arrivata sul posto, la situazione era sconvolgente», ha riferito una commerciante, «ho chiamato subito i soccorsi».
Che purtroppo non hanno potuto fare nulla per salvare le vite delle persone a bordo.