Acconcio giugno 2021 – anno XXXI n-2
BOLLETTINO SEMESTRALE DI INFORMAZIONE SCACCHISTICA
a cura del CS Spassky di Lecco ad uso gratuito per soci e simpatizzanti
in redazione le Eminenze Grigie
Gli scacchi ai tempi del coronavirus (parte terza la speranza)
In questo periodo, che ormai dura da troppo tempo, abbiamo avuto modo di riflettere su quello che riteniamo per noi più importante. Qualcosa è cambiato e anche se inseguiamo un ritorno a quella che riteniamo sia la nostra “normalità”, ci rendiamo conto che abbiamo fatto seppur involontariamente un tuffo nell’umiltà. Siamo tutti uguali di fronte a questa pandemia, ora abbiamo la speranza che la vaccinazione di gran parte della popolazione ci porti fuori da questa situazione, quindi la ripartenza di tutte le attività umane (studio, lavoro, socializzazione). Anche per quanto concerne l’attività scacchistica, dovremo avere una visione diversa, che tenga conto dei vari protocolli stilati dalle Federazioni Sportive con l’approvazione del Ministero della Salute e, al contempo, della realtà attuale. Al momento non è possibile programmare l’attività agonistica, di conseguenza il nostro impegno è stato e sarà rivolto nei prossimi mesi alla divulgazione del gioco degli scacchi soprattutto nell’ambito amatoriale. A tale proposito vogliamo pubblicamente ringraziare il socio Luca Ungaro Rosini come relatore e programmatore del bellissimo video-corso on line Alfieri e Regine che è consultabile sul nostro sito leccoscacchi.it. Per chiudere con i ringraziamenti, vogliamo lodare l’encomiabile lavoro svolto da Bobby Sironi, il nostro inossidabile webmaster. Per concludere: ripartiamo con prudenza ma pieni di buona volontà.
Torneo dei Candidati vince Nepomniachtchi
Il torneo dei candidati 2020-2021 è terminato. Dopo una vicissitudine in due tempi, dovuta ai problemi creati dalla pandemia, si è finalmente concluso il torneo che ha designato lo sfidante al titolo Mondiale. Lo ha vinto Ian Nepomniachtchi, il trentenne russo che sfiderà il suo coetaneo Magnus Carlsen campione in carica. Il norvegese difenderà per la quarta volta il suo scettro iridato dopo averlo vinto nel 2013 contro l’indiano Viswanathan “Vishy” Anand e mantenuto sempre contro Anand nel 2014, contro il russo Sergey Karjakin nel 2016 e infine contro l’italoamericano Fabiano Caruana nel 2018. Già noti i dettagli: si giocherà a Dubai, dal 24 novembre al 16 dicembre, sulla distanza delle 14 partite più eventuali spareggi, con il grande ritorno del tempo di riflessione per eccellenza, le 2 ore per le prime 40 mosse, con un’altra per le successive 20 e 15′ per finire. Vedremo come finirà questa promettente sfida.
L’Italia vince la Mitropa Cup sia maschile che femminile
Grande risultato dei nostri atleti che portano le due squadre azzurre a conquistare l’edizione 2021 della Mitropa Cup nella nuova versione “Hybrid”. Due parole sulla Qlash House di Treviso dove ha avuto luogo la manifestazione on line per l’Italia che è una delle gaming house più grandi d’Europa ed è attrezzata per gli allenamenti e le competizioni dei videoamatori; in pratica una anticipazione di quello che sarà il prossimo futuro, cioè gli eSport.
Attacchi d’arte
Gli attacchi d’arte scaturiscono da posizioni nelle quali esiste il germe della combinazione ma per concepirli ci vuole un grande talento, una naturale ispirazione artistica e una fredda capacità di esecuzione. Vediamo qualche splendido esempio che l’infinita storia degli scacchi ci ha regalato:
Opocensky-Hromadka Kosice 1931
- Txd5+!
Incredibile mossa, come sarà incredibile tutta la sequenza 1)…cxd5 2) Cd3+! Sempre più incredibile: dopo la Torre anche il Cavallo 2)…exd3 3) f4# Incredibile matto
Tal-Dilettante simultanea 1974
1) Axh7+ Rxh7 2) Th3+ Rg8 E adesso?… A Dh5 segue f6 e se Te1 e5 ed il bianco non ottiene nulla: ha solo sacrificato un pezzo per un pedone…ma Tal è il mago di Riga… 3) Cf5! Ovviamente il cavallo non si può prendere per la scoperta sulla Donna 3)…Dg5 Sembra che questa mossa tenga tutto… 4) Dh5!! Eccolo l’attacco d’arte! se 4…Dxh5 allora 5) Ce7+ Rh8 6) T:h5# e se 4)…f6 5) Ce7# 4)…Abbandona. Un finale spettacolare con il matto di Anastasia nel primo caso e quello Affogato nel secondo. Indipendentemente dalla forza dell’avversario è bello constatare l’aspetto estetico della sequenza di mosse giocate. Ma insomma, anche in simultanea Tal è sempre Tal .
Alekhine-Vasic Banja Luka 1931 simultanea difesa Francese [C15]
1) e4 e6 2) d4 d5 3) Cc3 Ab4 la variante Winawer 4) Ad3 Axc3+ 5) bxc3 h6? difficile capire il senso di questa mossa. 6) Aa3 Cd7 7) De2 dxe4 8) Axe4 Cgf6 9) Ad3 b6?? l’idea di sviluppare l’alfiere campo chiaro in b7 e rafforzare la spinta c5 qui non è opportuna: bisognava subito giocare 6)…c5 o 6)…Cd5
10) Dxe6+ fxe6 11) Ag6# 1-0 Alekhine ci mostra come si dà il matto di Boden.
Tarrasch-Alleati Napoli 1914 partita in consultazione
Ac7!! 1-0 La mossa giocata da Tarrasch è un attacco d’arte di difficile comprensione tanto da venire poi definita da tutti come una delle più belle mosse mai giocate sulla scacchiera. Si tratta in pratica di un sacrificio di deviazione doppia. Vediamo il seguito: se 1) …Txc7 2) Db7+ e se 2)…Txb7 3) Txc5#. Se invece 2)…Rxa5 3) Ta1#. Se 1) …Dxc7 2) Txc5+ Dxc5 3) Db7+ Rxa5 4) Ta1#. Semplicemente strepitoso!
Lo “Spallista”
Desideravo da tempo scrivere una storia sul mondo degli scacchisti, ma il “saper scrivere” non è una cosa semplice e alla portata di tutti. Ma finalmente, preso coraggio e superato questo primo non indifferente ostacolo, tento di scrivere qualcosa sperando di non essere troppo monotono. L’ idea è quella di dare forma e nome ad una maniera comportamentale abitudinaria di noi scacchisti. All’interno dei circoli, nei tornei e anche nelle manifestazioni ho notato il concretizzarsi di una fantomatica figura che assume delle forme e dei lineamenti sempre diversi a seconda delle circostanze. Arriva all’improvviso spuntando alle spalle del giocatore intento nella sua partita, a volte si moltiplica, a volte vocifera, altre volte prevede, altre ancora commenta, ed è padrone della verità assoluta… eccolo: è lo “Spallista”.
Ora analizziamo questa mutevole e sfuggente figura che cambia a seconda delle occasioni. Ovviamente nei tornei a tempo lungo assume forma muta e silenziosa anche se sporadicamente bisbigliando con un suo simile si becca lo “zittimento” sparato da qualche giocatore in grave affanno. Ma nei tornei a tempo veloce si modifica, pronto ad entrare con un commento appena la partita finisce, impartendo anche lezioni di maestria scacchistica agli astanti. Nelle simultanee poi il suo ruolo diventa sempre più attivo tanto da partecipare con passione alle partite in corso e proponendo poi diverse soluzioni in contemporanea su alcune scacchiere. Ma la domanda è: cosa spinge lo “Spallista” ad assumere questo ruolo? Senza dubbio la passione, magari la voglia di dimostrare il proprio sapere a tutti, o infine il desiderio innato di primeggiare che porta il suo sguardo scrutatore a trovare qualche volta la variante vincente. A tal proposito vi racconto un paio di aneddoti che potranno cercare di chiarire la situazione. Nel primo, vi confesso che avendo fatto per anni l’arbitro mi sono trovato diverse volte con l’ultima scacchiera del torneo contornata da un muro impenetrabile di “Spallisti”, ed essendo io di piccola statura non riuscivo né con lo sguardo né con la forza a raggiungere la scacchiera per il controllo. L’altro è una simultanea tenuta anni fa da Michelone Godena, allora Campione Italiano, presso il padiglione della Lario-Fiere di Erba. Un immenso salone tipo hangar dove i tavoli della simultanea, ben 30, si perdevano nella volumetria di uno spazio enorme, tanto che durante tutta la manifestazione, essendo già pochi gli “Spallisti” presenti dietro gli animosi sfidanti, c’era un senso di poco interesse e solo la presenza da parte di qualche amico o di qualche parente dei partecipanti dava almeno un poco di dignità alla manifestazione. Ma quando si arrivò all’ultima scacchiera ecco il “miracolo”: il solito capannello di “Spallisti”, tra i quali gli sfidanti già fuoriusciti e alcuni appassionati, ad attorniare l’”Ultima” e dal fondo dell’hangar ecco drappelli di persone che, notando l’assembramento, si avventarono correndo verso il luogo, creando un vero e proprio tumulto all’insegna del “tutti possono vedere e io no!”.
Ora la sintesi: cosa anima lo “Spallista”: tutto quello che ho già menzionato o è solo la semplice ed eterna curiosità? Confesso che, essendo stato anch’io in più di un’occasione uno “Spallista”, preferisco lasciare ai miei venticinque lettori l’ardua sentenza e qualcuno non me ne voglia per aver scomodato qualche illustre personaggio per una questione di così poco conto.
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