Non solo l’azienda di droni in Friuli: così i cinesi avevano deciso di mettere mano ad altre società
PORDENONE. Pechino non aveva puntato gli occhi sono su Alpi aviation, la società di San Quirino che produce e progetta ultraleggeri e droni, ma anche su altre due importanti aziende italiane. La guardia di finanza di Pordenone ha scoperto che società riconducibili al governo cinese si sono mosse per effettuare acquisizioni.
I dettagli delle operazioni emergono da un atto pubblico, il bilancio di esercizio chiuso il 31 dicembre 2017 da Ccui Europe srl, con sede legale in via di Porta Pinciana a Roma. Il 27 settembre 2017 la China corporate united investment international co. limited è diventata proprietaria al 100% della Ccui Europe srl.
Nella nota integrativa al bilancio di esercizio della Ccui Europe srl si dà conto dell’attività di «investment scouting» effettuata nel corso del 2017 e nei primi mesi del 2018. Per la copertura delle perdite per la fase di start up iniziale i soci hanno versato quasi 1 milione di euro. Amministratore unico della società era Riccardo Maria Monti, al quale è poi subentrata dal giugno 2018 per il triennio successivo la cittadina cinese Sun Xiao Lin, 53 anni.
All’assemblea ordinaria del 15 giugno 2018, durante la quale è stato approvato il bilancio, era presente Wei Jianhua, «in rappresentanza del socio unico», ovvero la controllante Ccui holding.
Peraltro il cittadino cinese figura come presidente del cda di Alpi Aviation srl nella visura camerale a Pordenone, dopo la cessione del 75% delle quote dell’azienda di San Quirino a Mars information technology, società di Hong Kong ed è anche presidente della China corporate united investment holding co. Quest’ultima, come ha spiegato sul suo sito Denton, uno degli studi legali più importanti al mondo, è una holding a proprietà mista, co-sponsorizzata da grosse imprese centrali, imprese locali di proprietà statale e celebri aziende private autoctone.
«La Ccui ha operato attraverso il suo staff per l’individuazione di diverse opportunità di investimento nei settori indicati dalla controllante e dai diversi soci della controllante presenti in Cina e interessati a fare investimenti nel mercato italiano – si legge nella nota integrativa al bilancio della società Ccui Europe srl –. In particolare la società ha sostenuto tutti i costi di viaggio e di advisoring, nonché di assistenza alle varie fasi negoziali per la valutazione del gruppo Green holding spa, azienda operante nel settore del trattamento rifiuti e generazione di energia da rifiuti, per la Alpi aviation srl, operante nel settore della produzione di velivoli superleggeri ed elicotteri e del gruppo Almaviva, operante nel settore It. Altre attività di scouting sono state svolte per l’individuazione di opportunità nel settore editoriale, alberghiero, immobiliare, residenziale e ricettivo». La ricognizione cinese non si è concretizzata però in acquisizioni per Green holding (ora Greenthesis spa, con sede a Segrate) e Gruppo Almaviva (Almaviva spa con sede a Roma). —
© RIPRODUZIONE RISERVATA