Ucciso a pugni durante una rissa, tragedia a Bitonto. Fermato un 20enne
Un 41enne ha perso la vita battendo la testa dopo essere caduto a terra svenuto. L’uomo lascia una figlia di 5 anni. Fermato il presunto colpevole. Il sindaco: «La città ha già sofferto troppo»
Preso a pugni, sino a perdere i sensi e cadere sull’asfalto, urtando la testa. È morto così il 41enne Paolo Caprio. Il presunto assassino sarebbe stato già fermato. Tutto è accaduto prima dell’alba di oggi, intorno alle 5, in un’area di servizio a Bitonto, in provincia di Bari, sulla via che conduce a Modugno.
Una banale lite, per futili motivi, finita in tragedia. Sembra per uno sguardo di troppo, ma il movente è ancora tutto da accertare. Prima la discussione, poi si è arrivati alle mani e agli spintoni. E, proprio una caduta all’indietro, ha causato la morte sul colpo dell’uomo. Inutili i soccorsi degli operatori sanitari del 118 che hanno disperatamente tentato di rianimarlo.
Il pm della procura di Bari, Ignazio Abbadessa, ha disposto l’autopsia per verificare le cause del decesso. Indagini in corso da parte dei carabinieri. Determinanti sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza del distributore di benzina già recuperate dai militari. In quei video sembra ci siano la dinamica dell’omicidio ed elementi utili a verificare l’identità del possibile autore si è poi presentato spontaneamente in caserma, accompagnato dal difensore: si tratta di un 20enne. L'accusa nei suoi confronti non è stata ancora formalizzata ma si va verso l'ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale. Il ragazzo, al momento, si trova in caserma.
I militari, da subito, erano sulle sue tracce. A confermarlo è il sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio: «Il presunto colpevole è in contatto con le forze dell'ordine». Poi il primo cittadino commenta ancora sulla sua pagina Facebook: «Senza armi la fine di una esistenza umana è stata decretata da violenza per motivi, sembrerebbe, non legati a questioni criminali. Prepotenza e barbarie stanno attraversando tutto il Paese consegnando l'immagine di una società sempre più sola ed abbandonata. Ma Bitonto ha già sofferto troppo per sopportare altre tragedie come questa. La vittima ed il presunto carnefice sono molto giovani per non lasciarci altro pensiero».
L’autore sarebbe un ventenne già noto alle forze dell’ordine, per piccoli reati come spaccio e furti. Adesso è in stato di fermo. La sua versione dei fatti sarà da confrontare con i video delle telecamere di sorveglianza presenti sul luogo dell’omicidio e con le testimonianze dei tanti presenti. A quanto risulta, infatti, i due uomini non erano soli. La vittima, Paolo Caprio, lascia una figlia di 5 anni.