Impalcature ovunque a Piombino: è boom del settore però manca il personale specializzato

Fagioli di Cna Val di Cornia: «Non si trovano maestranze. L’obiettivo? Rafforzare la sinergia con gli istituti scolastici»

PIOMBINO. Che le agevolazioni fiscali come il superbonus 110 per cento abbiano rappresentato un più che valido incentivo per approfittare dell’occasione, realizzando quei lavori che da tempo venivano rinviati, è poco ma sicuro. Basta guardarsi intorno per notare moltissime impalcature e lavori in corso, segnali di un settore come quello edile finalmente tornato a decollare. «Come associazione di categoria – dice Alessia Fagioli, responsabile sindacale Val di Cornia Cna – posso dire che il boom effettivamente c’è. Quello che manca da sempre alle imprese artigiane, e che purtroppo continua a mancare, è il personale specializzato. Non si trovano maestranze come ad esempio soggetti che possano lavorare nelle imprese idrauliche».

Ciò che può sembrare un enorme paradosso, cioè che l’offerta lavorativa non riesca a essere soddisfatta per mancanza di personale, invece, è una realtà. Il tentativo di superarlo c’è, ad esempio attraverso corsi da svolgere direttamente nelle aule scolastiche. «In passato – dice Fagioli – abbiamo intrapreso un rapporto di collaborazione con le scuole in cui io stessa mi recavo in aula a spiegare agli studenti cosa significhi essere imprenditore in modo da rendere il lavoro più vicino alla scuola, e viceversa. Ciò che intendiamo fare d’ora in poi, è rafforzare questa sinergia in modo da creare profili più vicini al mondo del lavoro. Teoria sì, ma con l’aggiunta di molta pratica». Sul piano tecnico, invece, alcuni dei cantieri che troviamo in città sono imputabili al 110 per cento se stanno facendo il cappotto termico, ma in molti casi può trattarsi soltanto del rifacimento della facciata al 90 per cento. «Il 110 per cento riguarda l’efficientamento energetico e sisma bonus – specifica Ilaria Niccolini, coordinatore provinciale Cna costruzioni-impianti – dopo di che ci sono il bonus facciate al 90 per cento; il bonus di efficientamento energetico al 50 o 65 e bonus ristrutturazione al 50 per cento. L’ottenimento del bonus 110 prevede lo scatto di due classi dell’efficientamento energetico, dunque prima di tutto occorrerà un ingegnere termotecnico che dovrà calcolare la classe energetica di partenza dell’edificio, dopo di che si cercherà di capire quale tra queste due operazioni potrò applicare all’immobile: caldaia a condensazione o cappotti termici. Qualora riesca a procedere, cosa affatto scontata, avrò la possibilità di aggiungere operazioni che, pur appartenendo ad altri bonus, come ad esempio cambiare gli infissi rientrerebbero nel 110».

Un problema che si sta venendo a creare è quello della mancanza di materiale per fare cappotti, perché la richiesta è aumentata a livello esponenziale, facendo salire anche il prezzo. Statisticamente il bonus al 90 per cento è stato quello più utilizzato, anche perché più semplice da realizzare. Ma in generale possiamo dire che il boom che il settore edile attendeva da anni è finalmente arrivato, cosa che ha stimolato la nascita di microimprese soprattutto sul settore della ristrutturazione dove si nota infatti un certo fermento.

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