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Сентябрь
2021

Precipita nel vuoto dal quarto piano di un palazzo, insegnante e artista muore per riparare la tapparella: ecco chi era

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UDINE. È precipitato nel vuoto dal terrazzo del suo appartamento, al quarto piano di un palazzo che s’affaccia su viale Duodo. Walter Zironda, insegnante al Ceconi da alcuni anni, architetto e apprezzato artista, è morto così, giovedì 9 settembre, a 48 anni.

La tragedia si è consumata alle 17.30: il personale medico e sanitario arrivato sul posto poco dopo la richiesta d’intervento giunta alla centrale operativa del Sores di Palmanova non ha potuto fare altro che constatare il decesso del quarantottenne.

Sul posto per accertare la dinamica dell’accaduto le volanti della polizia, arrivate dalla vicina questura. Secondo una prima ricostruzione Zironda, che era solo in casa al momento dell’incidente, si trovava sul balcone per sistemare una delle tapparelle che danno sul viale: sul terrazzo gli agenti e i vigili del fuoco, intervenuti con un’autoscala proprio per raggiungere l’appartamento, hanno ritrovato una scaletta e attrezzi da lavoro, che il professore con tutta probabilità stava utilizzato per la manutenzione.

Zironda potrebbe essere salito sulla scaletta e da lì aver perso l’equilibrio prima di cadere nel vuoto e rovinare sul marciapiede davanti al palazzo in cui risiedeva da alcuni anni con la moglie e la figlia.

In viale Duodo sono giunte l’ambulanza e un’automedica, con l’equipaggio dei due mezzi che ha potuto soltanto prendere atto del decesso del docente. Sul posto anche la polizia locale, impegnata a regolare la circolazione lungo il viale, resa difficoltosa dai mezzi di soccorso parcheggiati per consentire l’intervento a forze dell’ordine e operatori.

L’incidente è accaduto peraltro in un’ora di punta, nella giornata in cui il traffico in città risentiva della concomitante inaugurazione di Friuli doc.

Zironda, classe 1973, era da alcuni anni insegnante di disegno all’istituto professionale Ceconi di via Manzoni: con i suoi allievi aveva dato vita a importanti progetti, come il laboratorio tessile Made in Italy, che aveva ottenuto per la propria originalità anche la ribalta delle cronache. Assieme al collega Michele Piazza aveva dato vita per diversi anni a un apprezzato corso di disegno, ospitato a Udine e pure a Venzone.

Dopo studiato alla facoltà di Architettura di Venezia, dove si è laureato con una tesi in progettazione tensostrutturale, Zironda si era trasferito in Friuli per dedicarsi all’attività libero-professionale da architetto, svolta per quasi tre lustri. Poi la decisione di dedicarsi all’insegnamento, con le prime cattedre negli istituti superiori cittadini.

Apprezzato pittore, ha condotto negli anni friulani una personale ricerca sui linguaggi pittorici, che si è tradotta nell’allestimento di parecchie mostre, in regione e non solo: tre anni fa nella primavera del 2018, ha esposto le proprie opere nella sede del Consiglio regionale di Trieste, in piazzale Oberdan, proponendo con audacia un percorso di riflessione sul ruolo della pittura.

Un paio d’anni prima una sua personale era stata ospitata dalla galleria La Loggia, in piazza Libertà. Di recente aveva partecipato anche alla collettiva di pittori indipendenti “Faces”, a Busto Garolfo. —

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