Le colline orlate di cipressi, le spiagge, il vino e il cibo buono e le città d’arte rientrano probabilmente nella top 5 delle associazioni turistiche legate alla Toscana, ma la quinta regione italiana per dimensione offre anche molto altro. L’universo outdoor, in particolare, sta diventando una voce sempre più importante per quanto riguarda le attività che attraggono in Toscana visitatori. A pochi chilometri da Lucca, lungo il torrente Lima che scende dall’Appennino Tosco-Emiliano, è possibile passare qualche giorno all’insegna dell’avventura, ma anche della mindfulness e del benessere. 

InMind

Forest yoga a InMind a Scesta (LU) - Foto Erica Masserano@Giramunda

Due sorelle venete, Serena e Giulia Miazzo innamorate di questa parte remota della Toscana, poco nota anche ai local, hanno acquistato un pezzo di bosco per creare un luogo dove tutto ruota intorno a un concetto molto semplice: abbiamo bisogno di riconnetterci con la natura. Qui, a InMind, si può venire a fare yoga, su una piattaforma immersa nella foresta oppure sui sup piazzati sul torrente, a ballare al tramonto per raggiungere una sorta di trance oppure semplicemente per un massaggio cullati dai suoni del bosco. Tre attività esperienziali pensate per gli adulti e una kids forest pensata per bambini fino ai 10 anni. Tutto ruota intorno agli elementi: terra, acqua e fuoco.

La terra

La magnifica piattaforma che ospita il Forest Yoga - oppure i numerosi workshop gestiti da scuole esterne - è il cuore del centro. Qui si pratica assorbendo l’energia degli alberi: un forest bathing in piena regola, dove non solo l’energia, ma anche l’aroma rilasciata dalle piante e dagli alberi hanno effetti benefici sull’organismo: la pressione arteriosa si abbassa, il battito cardiaco si calma, la mente si rilassa, la rabbia si attenua e la creatività sboccia. 

Forest yoga

Forest yoga a InMind a Scesta (LU) - Foto Erica Masserano@Giramunda

L'acqua

L’acqua, l’elemento che nello yoga è associato al secondo chakra, quello dell’emotività, della sfera affettiva e sessuale, è l’altro elemento centrale a InMind, la laguna che si forma in un ansa del torrente è la «shala» dove si pratica, questa volta non sul legno, ma su dei sup legati insieme a formare una specie di fiore. Praticando su una superficie instabile, cullati dalle correnti si hanno numerosi benefici, mentali, ma anche fisici. Il contatto ravvicinato con l’acqua, reminiscenza ancestrale del liquido amniotico, aiuta a connetterci più profondamente con noi stessi, mentre le oscillazioni della tavola impongono di sforzare la muscolatura profonda. Ogni movimento richiede un notevole sforzo per rimanere in equilibrio che va ad agire su glutei, addominali e dei muscoli dorsali.

Sup yoga

Sup yoga a InMind a Scesta (LU)

Il fuoco

Ballare fino a che non ci si sente totalmente liberi. Arriva dall’Argentina l’esperienza di Giulia in fatto di danza e a InMind si traduce in un ballo fatto al tramonto sulla stessa piattaforma immersa nel bosco che porta i partecipanti a muoversi secondo il ritmo e secondo la propria voglia: una danza guidata che punta a liberare l’istinto e a sentirsi in comunione con la natura che ci circonda. Muoversi liberamente prota a uscire dagli schemi, mentali e sociali, dalle rigidità della vita quotidiana e della routine e dà una sferzata di energia vitale.

Sunset experience

Sunset experience a InMind a Scesta (LU) - Foto Erica Masserano@Giramunda

Paolo Roverani e Francesco Ricci hanno invece dato corpo all’anima avventurosa e sportiva di questo tratto di fiume, gioiellino toscano per quanto riguarda le attività outdoor. Il Canyon Park è il primo parco avventura costruito all’interno di un canyon.  

Dall’alto

La gola entro cui scorre il torrente lima è l’incredibile scenario in cui si snoda il percorso aereo. Ci sono i classici ponti tibetani, ma anche un centinaio e passa di metri di teleferiche e slack line dove si viene lanciati - in tutta sicurezza - sopra il letto smeraldo del torrente per ammirare dall’alto i colori e i gli scorci della gola che, in alcuni tratti, ricorda i paesaggi fluviali lussureggianti del Sud America.

Ponte Tibetano nel Canyon Park a Scesta (LU)

Dal basso

Volendo ribaltare la prospettiva, e godersi lo spettacolo delle Strette di Cocciglia dal basso, l’unica alternativa è percorrere un tratto di torrente con il sup. L’acqua in questo tratto è particolarmente cristallina e offre uno spettacolo di sfumature che vanno dal blu intenso al verde oltre a sorgenti e sporgenze e insenature adatte a tuffarsi. La partnership del parco con EcoLab fornisce in questo senso una mappa interattiva, da usare su smartphone assicurato nelle sacche stagne comprese nel prezzo.

Canyoning sul sup

Canyoning sul sup nel Canyon Park a Scesta (LU)

In tenuta

L’altra prospettiva da cui si può esplorare il canyon è arrampicandosi sulle sue pareti calcaree. Le Strette di Cocciglia sono infatti la palestra ideale per chi pratica DWS (Deep Water Solo), ovvero l’arrampicata in libera, senza alcuna protezione se non la presenza di uno specchio d’acqua sotto la parete che si è scelto di scalare. Le pareti del canyon offrono numerose vie, per livelli di difficoltà che arrivano fino a 8A+

Esplorazione della laguna con il sup  - Foto Erica Masserano@Giramunda
Giulia Miazzo - Foto Erica Masserano@Giramunda
Slack line nel Canyon Park a Scesta (LU)

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