La ricarica wireless è l’ultima frontiera di sviluppo degli smartphone. Dopo anni di ricerca su display sempre più luminosi e fotocamere di qualità superiore, il raggiungimento di un apice nel percorso di evoluzione di queste caratteristiche ha spostato l’attenzione sulla batteria. Processori sempre più potenti e nuove funzionalità hanno messo a dura prova l’autonomia dei device, spingendo i produttori a trovare nuove strade all’insegna del risparmio energetico e di tecnologie di ricarica sempre più comode e veloci. Così, dopo aver abbracciato lo standard Qi, la direzione che stanno imboccando i prossimi smartphone va verso l’addio al caricatore e ai mille cavi da portarsi dietro perché potremo ricaricarli a distanza. Non servirà più il contatto tra la superficie del telefono e la basetta di ricarica, ma basterà avere un caricatore acceso nella stanza che “invierà” l’energia attraverso l’aria a metri di distanza.
A dimostrarlo è Motorola che doterà i suoi prossimi smartphone di una nuova tecnologia di ricarica rivoluzionaria che ti consentirà di ricaricare il telefono fino a 3 metri di distanza. Immagina questa scena: tu arrivi in ufficio la mattina, ti siedi alla scrivania e appoggi lo smartphone accanto alla tastiera, dopodiché non dovrai fare altro: se avrai lasciato attaccato il caricatore al computer o alla presa più vicina, si attiverà in automatico la ricarica a distanza e ti ritroverai il telefono carico al 100% nel giro di poche ore, senza doverlo attaccare ad un filo o appoggiarlo per forza su una base. Non importa se ci sono ostacoli nel tragitto o se lo lasci in tasca, la ricarica è efficace lo stesso e le 1600 antenne dell’array di ricarica possono coprire un angolo di 100 gradi, rilevando la presenza del tuo corpo per fare in modo che il raggio colpisca soltanto il telefono.
Al momento si tratta ancora di un prototipo da perfezionare, ma il fatto stesso che possa gestire fino a 4 telefoni in ricarica contemporaneamente apre la strada ad un utilizzo familiare o aziendale a 360 gradi. Basterebbero pochi caricatori nella stessa stanza per accontentare tutti, dimenticandoci i tempi in cui dovevamo portarci dietro un powerbank o comprare una cover con una batteria supplementare. Anche perché l’idea di Motorola non è una novità assoluta, ma si inserisce in un percorso condiviso anche da altri produttori: come Apple, che ha già registrato dei brevetti sul tema; Xiaomi, che ha già messo in mostra la Mi Air Charge in grado di caricare a 5 watt un singolo dispositivo in un raggio di diversi metri; e Oppo che sta perfezionando la Wireless Air Charging.
Presto l’idea stessa di dover ricaricare il telefono sembrerà soltanto un lontano ricordo.
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