Arriva il sì al decreto: Green pass obbligatorio da ottobre anche per i genitori che entrano a scuola

Per ora il decreto approvato giovedì dal governo ha esteso il Green Pass ad addetti a pulizie e mense di scuole, università ed Rsa, dove anzi dal 10 ottobre scatta direttamente l’obbligo vaccinale. E, a sorpresa, l’obbligo è esteso anche ai genitori che vanno a scuola a prendere i figli o ad accompagnare i piccoli all’inserimento scolastico. Obblighi che varranno fino al 31 dicembre, quando scadrà lo stato di emergenza.

Ma Draghi lo ha detto a chiare lettere ai suoi ministri che «a breve ci sarà un intervento più ampio di estensione» del certificato. E nessuno della pattuglia leghista dell’Esecutivo ha avuto da obiettare. Anche se il decreto numero uno sulla carta verde, quello di agosto, proprio ieri ha ottenuto il via libera della Camera prima di passare al Senato con solo un terzo dei deputati del Carroccio che ha partecipato attivamente alla votazione. Evidentemente anche dopo il faccia a faccia chiarificatore tra il Premier e Salvini persistono i mal di pancia nel partito di via Bellerio. Per questo nel Governo c’è chi, come il ministro per la famiglia Elena Bonetti, parla di «estensione graduale» della certificazione verde, mentre Speranza punta al varo già la settimana prossima di un provvedimento unico per pubblici dipendenti e del privato. Anche se per questi ultimi permangono non pochi nodi da sciogliere. Quelli dei controlli e delle sanzioni, che il sindacato non vuole assolutamente possano prevedere il licenziamento.

Ma anche la questione dei tamponi, che né imprenditori, né lavoratori vogliono accollarsi, con il governo indisponibile a passarli gratis o anche solo a fare ulteriori sconti per non togliere al Green Pass la sua funzione principale, che è poi quella di spingere le persone a vaccinarsi. L’unica concessione che il ministro della Salute è disposto a concedere è quella di offrire i test gratuitamente a chi il vaccino non può farlo per motivi di salute. Casi che si contano sulle dita delle mani.

Dopo l’estensione di ieri a tutti lavoratori, anche non dipendenti, di scuole, università ed Rsa, la prossima tappa dovrebbe comunque riguardare almeno gli statali e tutti coloro con lavorano in attività dove l’accesso a utenti e clienti è già consentito solo con la carta verde. Quindi ristoratori, camerieri, baristi, addetti a sale teatrali, cinematografiche e di concerto, allenatori di palestre e piscine, addetti dei musei, hostess, piloti e personale dei treni a lunga percorrenza, oltre che tutti gli altri addetti delle attività indicate dal decreto di agosto.

Per i lavoratori delle imprese private si vedrà se imbarcarli da subito o attendere la prossima fermata. Anche se il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha detto a chiare lettere che l’estensione a tutti i lavoratori dalla prossima settimana «è l’obiettivo da raggiungere, perché se lo smart working è stato uno strumento fondamentale, oggi dobbiamo creare le condizioni per lavorare in presenza». Quello che garantirebbe appunto il Green Pass.