Ferrara, pass per tutti e aule “rotanti”. A scuola soluzioni fai-da-te

FERRARA. Tablet e controllori di green pass sono già pronti (con qualche annessa certificazione “rossa” già prevista dai presidi), c’è qualche laboratorio da riconvertire in aula per far fronte all’aumento degli iscritti, e qualche tinteggiatura in corso o qualche cartongesso da tirare ancora su per dividere gli spazi. E poi ingressi diversificati, orari scaglionati, gel igienizzante e mascherine chirurgiche. A ridosso dall’avvio, lunedì, del nuovo anno scolastico i presidi ferraresi si dicono pronti a partire. «Almeno non abbiamo fatto gli architetti o gli ingegneri come l’estate scorsa – commenta sollevata la dirigente dell’istituto comprensivo Alda Costa, Antonietta Allegretta – ovviamente la prima settimana faremo un rodaggio, soprattutto alla Boiardo visto che all’Aeronautica stanno facendo dei lavori di ristrutturazione all’edificio e momentaneamente non disporremo di quell’ingresso».

Per la prima settimana là gli orari di ingresso saranno maggiormente scaglionati, «il primo ingresso è previsto alle 8.15 per le prime, poi ci sarà quello delle seconde alle 9.15 e quello delle terze alle 10.15. Poi già dalla seconda settimana gli orari saranno scaglionati con una decina di minuti fra un ingresso e l’altro». Gli accessi saranno tre, «bisognerà avere la mascherina (chirurgica, come del resto sui bus, ndr), mantenere il distanziamento e ci saranno i vigili a controllare». Allegretta non prevede pass rossi: «Ci sono già state le prese di servizio e non abbiamo avuto problemi». E per quanto riguarda la mensa «al Guarini e al Manzoni sarà il comitato genitori ad organizzare il pasto. E creeremo gruppi fissi di alunni, per il tracciamento».

All’Einaudi si stanno invece ultimando i lavori: si tinteggia un laboratorio che sarà adibito ad aula e si costruisce una parete di cartongesso in una stanza ampia per ricavare un’altra aula e un laboratorio. Del resto quest’anno «abbiamo cento alunni in più – racconta la preside, Marianna Fornasiero – e se l’anno scorso avevo un’aula per ogni classe quest’anno, con cinque classi in più, quattro dovranno turnare: l’aula di chi è in laboratorio sarà usata da un’altra classe e stiamo modulando l’orario calibrando la capienza dell’aula con quella della classe che entra». Per il controllo pass all’Einaudi sono state arruolate per ora cinque persone, un’assistente amministrativo e quattro collaboratori, e ci sarebbero due casi, un docente e un assistente tecnico, di “ritardi” nell’ottenimento della certificazione. La scuola sta anche valutando se estendere l’obbligo di pass a tutor, educatori e oss della coop convenzionata: «Lavorano anche con ragazzi disabili, che spesso non hanno la mascherina» dice Fornasiero.

Al Vergani Navarra invece il Green pass lo si chiede a tutti: «Abbiamo il Patto di comunità, siamo legati a dimensioni professionali particolarmente socializzanti come la ristorazione o il turismo, e abbiamo una governance esterna molto importante, realizziamo molte attività, è più facile che ci siano scambi e preferisco controllare tutti» dice il preside Massimiliano Urbinati. E per il personale scolastico la situazione «è sotto controllo». Quest’anno «di positivo c’è che abbiamo tutti i docenti, e questo erano anni che non capitava – continua il preside – inoltre abbiamo fatto formazione ai docenti sulla sicurezza e su come gestire il ritorno alla normalità, sulla metodologia di insegnamento, il learning by doing, perché c’è un fattore psicologico che non è secondario».

Giovanna Corrieri

© RIPRODUZIONE RISERVATA