Incendio alla Marcelliana divora gli alberi secolari sotto gli occhi di centinaia di persone: ecco cosa resta del parco
MONFALCONE. In fiamme, in una pioggia incandescente di lingue rosse, il Parco della Rimembranza di Panzano. Un'imponente colonna di fumo si è levata giovedì 9 settembre verso le 21 dallo spicchio verde che si affaccia sulla rotatoria del santuario della Marcelliana. Sotto gli occhi attoniti di centinaia di adulti e bambini, uno dopo l'altro, come cerini, cinque dei secolari cipressi che incorniciano il giardino pubblico, oasi dei giochi dei fanciulli, ma anche punto di ritrovo di adolescenti, hanno preso fuoco. «Come un pignarûl della Befana, ma a settembre», ha rilevato in divisa, durante la nottata.
Sirene a tutto spiano lungo la città: da Udine, Trieste, Gorizia, ovviamente da Monfalcone, sono giunti i numerosi mezzi dei vigili del fuoco per debellare il devastante rogo, di cui, nell'immediatezza dei fatti, non si può escludere l'eventuale origine dolosa. Difficile, infatti, immaginare che conifere perenni di quella stazza prendano fuoco in autonomia, peraltro in orario serale.
Due le volanti della Polizia dal commissariato di via Foscolo e una gazzella dei carabinieri sul posto: gli agenti hanno avuto il loro bel daffare per tenere lontani i cittadini, assiepatisi in consistente numero lungo via Manlio e via Grado, spinti dalla curiosità di vedere cosa stesse precisando accadendo. Anche il sindaco Anna Cisint, che risiede a Panzano, è accorsa.
Le forze dell'ordine hanno provveduto a transennare il giardino e interdire la circolazione, pronte anche a far evacuare le famiglie del primo condominio di fronte al parco, sempre su via Manlio. A un certo punto, quando l'ultimo, longilineo, cipresso è rimasto avviluppato dalle fiamme la pioggia di scintille cadute sulla strada è infatti diventata così consistente da mettere a rischio gli alberi dell'antistante cortile privato. Si è trattato di pochi minuti: subito i pompieri, che ieri sera davvero non hanno lesinato sforzi, sono riusciti a far rientrare il pericolo. Per oltre due ore si sono protratte le operazioni di spegnimento. Già alle 22.30, comunque, la situazione risultava sotto controllo, sebbene le chiome continuassero a bruciare.
Pompieri impegnati, sempre ieri sera, anche a Lucinico, dove ancora una volta un cipresso è rimasto avvolto dalle fiamme, sul sagrato della chiesa. Vampe subito spente, nessun danno. Una combustione monitorata per ore, invece, quella di Panzano.
L'AGGIORNAMENTO
Nella mattinata di venerdì 10 settembre c’era ancora del fumo residuo che saliva dagli alberi e, vista anche la presenza di ceneri che covavano, i vigili del fuoco sono intervenuti di nuovo gettando acqua. Nell’intervento urgente di spegnimento in serata erano stati impegnati fino all’una di notte ben 11 mezzi dei pompieri tra autobotti e Aps. —
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