“Penelope” sbarca a Trieste e inaugura Pordenonelegge
TRIESTE. Ha scelto di dare voce a Omero, Virgilio, Circe, Penelope e Arianna l’edizione di Pordenonelegge 2021, per l’evento inaugurale di mercoledì prossimo, che per la prima coinvolgerà anche Trieste e in particolare il Salone di Eataly affacciato sul mare. Sarà una “triplice” apertura, che oltre al contenitore tradizionale del Teatro Verdi di Pordenone, riguarderà Lignano Sabbiadoro con la sua Terrazza Mare. E se a Pordenone Edoardo Camurri e Pietro Del Soldà del programma di Radio3 “Tutta l’umanità ne parla” avvieranno il dialogo con Omero, Virgilio e Circe, che risponderanno con le voci di Giulio Guidorizzi, Nicola Gardini ed Eva Cantarella, contemporaneamente, a Trieste, l’attrice Teresa Saponangelo sarà Penelope, poi intervistata dalla curatrice di Pordenonelegge Valentina Gasparet e accompagnata dal sax di Gabriele Barbetti, mentre a Lignano Arianna avrà la voce e il volto di Iaia Forte (intervistata dall’altro curatore, Alberto Garlini sulle note del sax di Angelo Di Giorgio).
Il festival riparte dunque dal mare, “dal tempo e dagli antichi che, parlandoci attraverso i libri, generano la sensazione di sentire davvero la loro voce e percepire la loro umanità”, come dice il direttore artistico Gianmario Villalta. Ed è una scelta che ha un timbro, preciso, quello del presidente della Fondazione Pordenonelegge Michelangelo Agrusti, che l’ha «suggerito fortemente, perché c’è un deficit di conoscenza delle culture fondanti del mondo occidentale e l’attuale smarrimento valoriale deriva anche da questo. La Grecia e l’antica Roma – dice - sono pietre miliari dei valori che ispirano i libri di oggi e allora quelle pagine e quei personaggi meritavano di risorgere».
Agrusti, che ieri, nel corso della presentazione del festival a palazzo Badini di Pordenone ha definito quella ai blocchi di partenza l’edizione della rinascita, ha voluto tranquillizza gli scettici rispetto alla decisione dell’inaugurazione condivisa, «cosa che può sembrare eccentrica ma non lo è affatto». E tra le novità, ha aggiunto, «abbiamo deciso di predisporre un'area tamponi per l'accesso in sicurezza : la Fondazione Pordenonelegge sarà affiancata per questo servizio da Croce Rossa Italiana, Medici Cure Primarie Friuli Occidentale e Confindustria Alto Adriatico: abbiamo richiesto il Green pass persino prima che diventasse obbligatorio, adesso offriamo anche l'alternativa tampone per consentire il più ampio accesso del pubblico in assoluta sicurezza»
Più di 250 eventi, 500 protagonisti italiani e internazionali, 45 prime editoriali: sono i numeri dell’edizione numero 22 firmata da Villalta con Garlini e Gasparet. Ricchissimo, e impossibile da sintetizzare il programma, che nella serata inaugurale che festeggerà il 49. Premio Campiello vinto da Giulia Caminito e aprirà le celebrazioni per i 100 anni di Andrea Zanzotto con anteprime e incontri. Una delle novità di quest’anno è il ritorno degli autori stranieri, molti in presenza. Fra i più attesi il maestro del romanzo storico Fernando Aramburu, mentre in collegamento ci saranno Kazuo Ishiguro, Premio Nobel per la Letteratura e lo statunitense Peter Cameron in anteprima col romanzo «Anno bisestile». In presenza sono attesi inoltre il genetista inglese Kevin Davies, l’ex star del calcio Lilian Thuram, l’egiziana Nadia Wassef, il russo Evgenij Vodolazkin, l’olandese - iraniano Kader Abdolah.
Fra gli italiani anche Melania Mazzucco, vincitrice del 2. Premio letterario Fvg, Alessandro Piperno, Edoardo Albinati, Vittorino Andreoli, Federico Rampini, Emanuele Trevi, Mauro Covacich, Tullio Avoledo, Alessandro Mezzena Lona, Antonella Viola, Andrea Segrè, Oscar Farinetti, Daria Bignardi, Giuseppe Culicchia, Michele Serra, Lidia Ravera, Ilaria Tuti, Mauro Corona. Come sempre grande attenzione alla poesia, un festival nel festival che rinnoverà l’incontro fra generazioni diverse del “fare poesia”. Sarà esplorata l’attualità fra economia, scienza, filosofia, arte e spettacolo e in questa sezione fra i tanti anche Gennaro Sangiuliano, Massimo Recalcati, Toni Capuozzo, Gustavo Zagrebelsky, Flavio Caroli, Milo Manara, Luca Palamara, Tullio Pericoli. Il percorso delle “parole in scena” accoglierà Zerocalcare, Giuliano Sangiorgi, Ricky Tognazzi, Giacomo Poretti, Davide Toffolo, Marco Baliani. Pordenonelegge che interroga i classici ma sta “sempre sull’uscio del tempo”. Da qui un’altra scelta del festival, quella di dare voce alla tragedia dell’Afghanistan inserendo nel programma l’incontro con il giovane scrittore afgano che da anni risiede nel Pordenonese, Fawad e Raufi e il suo libro, recentissimo “Ultimi respiri a Kabul”. —