Добавить новость
ru24.net
World News
Сентябрь
2021

Altri 151 fra medici, infermieri e operatori a rischio di sospensione per i mancati vaccini

0

PORDENONE. Altri 151 operatori sanitari residenti in provincia di Pordenone sono in odore di sospensione. Giovedì 9 settembre l’Asfo (Azienda sanitaria Friuli occidentale) ha pubblicato l’atto di accertamento per questi dipendenti che, nonostante i solleciti, non si sono vaccinati.

Il procedimento è cominciato con l’adozione del decreto legge 44, poi convertito in legge, che stabilisce l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari. Ci sono stati diversi passaggi, tra i quali la consegna al dipartimento di prevenzione dell’elenco degli operatori che risiedono in provincia di Pordenone non vaccinati. Sono stati invitati a farlo, oppure a produrre documentazione sanitaria che attesti l’esenzione.

Una volta esaurita questa fase, il dipartimento di prevenzione ha fissato agli operatori l’appuntamento per la vaccinazioni. Alcuni si sono presentati, altri no e per questi ultimi è previsto l’atto di accertamento dell’inadempimento dell’obbligo vaccinale.

Quello pubblicato ieri è il quarto provvedimento di questo tipo emesso dal dipartimento di prevenzione guidato dal dottor Lucio Bomben e ne sono previsti anche altri. In questa ultima tranche a inviare l’elenco degli operatori non vaccinati sono stati la Regione Fvg, il Veneto e l’Emilia Romagna: sono i luoghi di lavoro degli interessati, che risiedono tutti in provincia di Pordenone.

Il dipartimento ha avviato la procedura con gli inviti previsti, ma una quota di questi sanitari «non ha provveduto a presentare quanto richiesto o in taluni casi la documentazione non soddisfa quanto previsto dal decreto, evidenziando motivazioni non accoglibili».

In 151 tra luglio e agosto sono stati invitati a vaccinarsi ma non si sono presentati e quindi per loro è scattato l’accertamento dell’inadempimento dell’obbligo vaccinale. Sono 20 medici, 55 infermieri, 21 operatori socio sanitari e per la rimanente parte appartenenti ad altre categorie del sistema sanitario che devono sottoporsi a vaccino.

L’atto viene notificato all’interessato, al datore di lavoro e all’ordine professionale di appartenenza, che dovranno procedere al demansionamento, nel caso di operatori ancora al lavoro, o alla sospensione. Ieri l’Asfo ha anche “sospeso la sospensione” di un infermiere dopo che l’Ordine lo ha riammesso tra i suoi iscritti. —




Moscow.media
Частные объявления сегодня





Rss.plus
















Музыкальные новости




























Спорт в России и мире

Новости спорта


Новости тенниса