La Manzanese è ora solo una srl che naviga in un mare di debiti
MANZANO. Anche l’altro giorno davanti al Consiglio direttivo del Comitato regionale della Figc il presidente della Manzanese, Filippo Fabbro ha ribadito il concetto: niente rinuncia alla Serie D e richiesta di scendere in Eccellenza per guai economici, ma solo la voglia di ricalibrare l’impegno.
Possibile dopo che la squadra orange, dalla gestione Fabbro trasformata in srl, si era regolarmente iscritta alla quarta serie del calcio nazionale e. dopo un primo anno da matricola eccellente, aveva continuato nel solco dell’ambizione facendo una squadra di una trentina di professionisti “mascherati”?
No. Semplicemente la Manzanese della gestione Fabbro, conti alla mano, è affondata in un mare di debiti: già il bilancio 2020, quello dell’anno della promozione in Serie D, a tavolino causa Covid sopraggiunto quando la squadra era in testa all’Eccellenza, parlava di un rosso da brivido di oltre duecentomila euro.
La Serie D avrà senz’altro rincarato la dose, con tecnici e giocatori che reclamano ancora soldi, anche se per approvare il bilancio 2021 la società avrà tempo fino alla fine dell’anno.
E ora chi ripianerà il debito? Il “salvagente” di Fabbro sono due fideiussioni bancarie, l’una firmata assieme alla compagna Benedetta Terraneo, Marketing and Design manager della Miko srl, impresa goriziana di successo dell’automotive che fa riferimento a una famiglia di mecenati friulani dello sport, tra basket (Gorizia), basket in carrozzina e calcio con l’Italia San Marco (Gradisca) e ciclismo quarant’anni di sponsorizzazioni alle spalle; l’altra, ben più consistente, firmata dalla stessa manager.
E il resto? Per un ex bomber di successo nel calcio dilettantistico che conta come Filippo Fabbro sarà chiaramente corsa contro il tempo. Per evitare il fallimento della sua srl dovrà ripianare il debito o trovare qualcuno che lo faccia per lui. E, nel frattempo, decidere se iscrivere la gloriosa squadra arancione almeno al campionato di Seconda categoria.
Ma con chi lo giocherebbe? Gli juniores, campioni regionali possibile colonna di un’ultima serie, sono svincolati per regolamento causa “autoretrocessione” del club, con i più piccoli potrebbe farci poco.
Ripartire solo con le giovanili, aspettando magari di trovare qualcuno che apra (o riapra) i cordoni della borsa e continuare per una stagione solo con il settore giovanile potrebbe essere una soluzione.
Ma c’è un’altra grana all’orizzonte per il rampante dirigente calcistico, o aspirante tale, oltre a dover seminare dirigenti di banca e creditori: il Comune di Manzano, indispettito da quanto accaduto, non prenderebbe in considerazione l’ipotesi di concedere a un club, ancora guidato da Fabbro, i campi per giocare. Passo indietro in vista? —
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